Linkontro Nielsen celebra la svolta green nel piatto: boom di fresco e plant-based nei primi mesi del 2025
L'analisi NIQ presentata oggi a Forte Village in Sardegna rivela come la transizione ecologica stia ridisegnando le abitudini alimentari degli italiani. La svolta green si afferma anche nel carrello della spesa: frutta e verdura guidano la crescita con +7,9%, mentre i prodotti vegetali pronti aumentano del 15,6%.
Il primo quadrimestre 2025 segna una svolta significativa verso modelli di consumo più sostenibili nel retail italiano. Secondo l'analisi presentata durante la 40° edizione di Linkontro, i consumatori stanno orientando le proprie scelte d'acquisto verso prodotti freschi, vegetali e a minor impatto ambientale, ridisegnando la composizione del carrello della spesa in chiave Human&Green.
Nei primi quattro mesi dell'anno, il settore della grande distribuzione ha registrato un fatturato di oltre 45 miliardi di euro a totale negozio, con una crescita del 4,4% a valore e del 2,6% nei volumi del largo consumo confezionato. Dietro questi numeri si nasconde una trasformazione sostanziale delle abitudini alimentari degli italiani.
Il ritorno al naturale: la transizione green nel carrello degli italiani
Il dato più significativo che emerge dall'analisi è la forte crescita del comparto del fresco, con frutta e verdura che registrano un +7,9% a valore (+4,4% nel 2024). Questo trend rappresenta un chiaro segnale della crescente consapevolezza dei consumatori verso un'alimentazione più naturale e sostenibile, con benefici sia per la salute personale che per l'ambiente.
L'attenzione alla sostenibilità alimentare si riflette anche nell'impennata di specifiche categorie di prodotti:
Il mango segna un impressionante +114,3% a volume
L'avocado cresce del 47%
I semi (fonte di proteine vegetali) aumentano del 32,2%
I piatti pronti vegetali crescono del 15,6%
I surgelati vegetali registrano un +11,9%
Questi dati evidenziano un progressivo spostamento verso diete più plant-based, che secondo numerosi studi scientifici comportano una minore impronta carbonica rispetto alle diete ricche di prodotti animali. La crescita dei prodotti vegetali pronti suggerisce inoltre che i consumatori cercano soluzioni che combinino sostenibilità e praticità.
Sostenibilità accessibile: l'inflazione sotto controllo per i prodotti freschi
Un fattore che favorisce questa transizione verso modelli alimentari più sostenibili è il contenimento dell'inflazione, che nei primi quattro mesi del 2025 si attesta intorno al +1% nel Largo Consumo Confezionato, raggiungendo quota +0,8% ad aprile. Questo ha permesso a molte famiglie di aumentare il consumo di prodotti freschi senza un significativo aggravio di spesa.
Tuttavia, l'andamento dei prezzi non è uniforme: caffè, cioccolato, burro e salmone fresco registrano aumenti di prezzo maggiori. Questa disparità potrebbe spingere ulteriormente i consumatori verso scelte alimentari basate principalmente su frutta, verdura e cereali, in linea con i principi della dieta mediterranea, riconosciuta non solo per i benefici sulla salute ma anche per il minor impatto ambientale.
Il 29% degli italiani continua a indicare l'incremento dei costi alimentari tra le principali preoccupazioni, evidenziando come la sostenibilità economica resti un fattore determinante nelle scelte di consumo quotidiane.
I canali distributivi che favoriscono la transizione ecologica
La svolta sostenibile nel consumo alimentare si riflette anche nei trend dei diversi canali di vendita:
I superstore (+3,4% a volume) stanno ampliando l'offerta di prodotti freschi e sostenibili
L'e-commerce continua la sua crescita (+4,4% a valore) con una quota pari al 7,1%, riducendo potenzialmente l'impatto ambientale legato agli spostamenti per gli acquisti
I negozi specializzati nel canale online mostrano un notevole incremento (+10,5% a valore), testimoniando l'interesse dei consumatori per prodotti di nicchia sostenibili
Particolarmente significativo il caso del Sud Italia, che ha registrato una crescita doppia rispetto alla media nazionale (+5,6% a valore e +5,0% a volume), segnale di come la transizione verso modelli alimentari più sostenibili stia coinvolgendo l'intero territorio nazionale.
Green marketing: le strategie di MDD e Industria di Marca
Nel primo quadrimestre 2025, sia l'Industria di Marca (IDM) che la Marca Del Distributore (MDD) hanno colto l'opportunità rappresentata dalla domanda crescente di prodotti sostenibili, ma con approcci differenti:
La Marca Del Distributore (+450 milioni di euro, 43% della crescita totale) ha puntato sull'ampliamento dell'assortimento di prodotti sostenibili, con particolare attenzione alle famiglie con figli, dimostrando come la sostenibilità sia ormai un valore trasmesso alle nuove generazioni
L'Industria di Marca (+608 milioni di euro, 57% della crescita) ha lavorato principalmente sul posizionamento premium dei prodotti sostenibili, riuscendo a crescere sia nelle famiglie ad alto reddito (+0,2 punti) che in quelle a basso reddito (+0,6 punti)
Questi dati suggeriscono che la sostenibilità non è più percepita come un lusso accessibile solo a determinate fasce di popolazione, ma sta diventando un criterio di scelta trasversale che influenza il comportamento d'acquisto di diverse tipologie di consumatori.
La sostenibilità nutrizionale come driver di cambiamento
L'analisi dei dati evidenzia come la sostenibilità nutrizionale stia diventando un potente driver di cambiamento nel retail alimentare. L'aumento della frequenza di acquisto e il calo dello scontrino medio nell'80% dei gruppi distributivi suggeriscono che i consumatori stanno frammentando la spesa per selezionare i prodotti più allineati ai propri valori di sostenibilità e benessere.
La crescita significativa di prodotti tradizionalmente associati a diete più equilibrate e sostenibili - come frutta, verdura, semi e legumi - riflette un'evoluzione culturale verso modelli alimentari più consapevoli. Questo cambiamento rappresenta una concreta opportunità per il retail di guidare la transizione ecologica nel settore alimentare, promuovendo sistemi produttivi e di consumo a minor impatto ambientale.
In questa prospettiva Human&Green, il carrello della spesa diventa non solo un indicatore delle preferenze dei consumatori ma anche uno strumento per misurare il progresso verso obiettivi di sostenibilità condivisi tra produttori, distributori e consumatori finali.
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