Educazione ambientale per i blue jobs: a La Maddalena il progetto "NauticinBlu" forma i futuri professionisti del mare
Gli studenti dell'Istituto Nautico "Giuseppe Garibaldi" protagonisti di un percorso formativo intensivo che unisce teoria e pratica per sviluppare competenze in sostenibilità marina e blue economy
Il progetto "NauticinBlu" ha fatto tappa a La Maddalena coinvolgendo attivamente gli studenti delle terze classi dell'Istituto Tecnico Nautico "Giuseppe Garibaldi" in un percorso formativo intensivo sui temi della transizione ecologica e della sostenibilità ambientale. L'iniziativa, realizzata da Marevivo con il supporto di MSC Foundation, ha alternato lezioni in aula ed esperienze dirette sul territorio per quattro giorni consecutivi.
Un approccio formativo integrato
Il programma si distingue per il suo approccio integrato che combina teoria e pratica: durante le escursioni a Cala d'Inferno, gli studenti hanno esplorato l'ecosistema del Parco Nazionale di La Maddalena, partecipando anche a un intervento di pulizia della spiaggia di Punta Tegge. Le sessioni didattiche in aula, condotte da biologi e operatori specializzati con la partecipazione del Comandante Emiliano Santocchini della Capitaneria di Porto, hanno approfondito tematiche cruciali come la biodiversità marina, l'economia circolare e le opportunità emergenti nel settore dei "Blue Jobs".
"NauticinBlu" rappresenta un esempio concreto di formazione Human&Green che pone al centro sia il benessere dell'ecosistema marino sia lo sviluppo professionale dei giovani. Il progetto, giunto alla sua ottava edizione, ha formato dal 2017 oltre 5.600 aspiranti professionisti del settore marittimo, contribuendo a creare una nuova generazione di operatori consapevoli dell'importanza della tutela ambientale.
Verso l'inclusione dell'educazione marina nei programmi scolastici
L'iniziativa si inserisce nella più ampia campagna "Il Mare a Scuola", che promuove l'inclusione dell'educazione marina nei programmi scolastici di ogni ordine e grado come elemento fondamentale per garantire una gestione sostenibile delle risorse oceaniche.
"Per promuovere davvero una blue economy dobbiamo partire dall'educazione ambientale nelle scuole", spiega Maria Rapini, Responsabile nazionale del progetto per Marevivo, evidenziando come la formazione specializzata sia essenziale per consentire alle future generazioni di "trarre i massimi benefici dal rispetto dell'equilibrio dell'ecosistema marino".
L'evento ha ricevuto il patrocinio del Comune di La Maddalena, il cui Assessorato all'Ambiente ha sottolineato il valore strategico di investire nella formazione dei giovani come elemento chiave per il futuro ambientale ed economico della comunità.
Blue economy: un settore in crescita
La blue economy rappresenta un settore in forte espansione che richiede figure professionali con competenze specifiche in sostenibilità e conservazione marina. Secondo i dati recenti, questo ambito ha registrato una crescita del 35% negli ultimi cinque anni in termini di opportunità lavorative, confermando l'importanza di percorsi formativi dedicati come quello proposto da "NauticinBlu".
Il valore della formazione sul campo
Particolarmente significativa è stata l'attività di pulizia della spiaggia, che ha permesso agli studenti di:
Raccogliere dati sulla tipologia di rifiuti più frequenti nell'area
Applicare concretamente i principi dell'economia circolare
Sviluppare competenze pratiche di monitoraggio ambientale
Queste esperienze dirette costituiscono un valore aggiunto fondamentale nella formazione dei futuri professionisti del mare, combinando l'acquisizione di conoscenze teoriche con lo sviluppo di una sensibilità ambientale radicata nell'esperienza.
La transizione verso una logistica a basso impatto ambientale passa anche attraverso la riprogettazione dei materiali di supporto alle filiere distributive. I pallet in plastica riciclata rappresentano un esempio concreto di come l'economia circolare possa generare soluzioni tecniche efficaci per ridurre l'impronta carbonica del settore.
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