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Bolton rinnova alleanze strategiche per sostenibilità sociale e ambientale

L'azienda estende da 130.000 a 700.000 tonnellate annue il tonno sotto criteri sostenibili, raggiungendo il 12% della pesca mondiale. Alleanze strategiche integrano tutela oceani e diritti umani con metodologie scientifiche validate, creando modello replicabile per la transizione del settore ittico verso standard ESG misurabili.

Strategia di transizione verso un modello di business responsabile

La leadership nella transizione ecologica e sociale del settore ittico richiede alleanze strategiche capaci di trasformare intere filiere produttive. Bolton Food dimostra come le partnership multi-stakeholder possano generare impatti misurabili, rinnovando fino al 2028 le collaborazioni con WWF e Oxfam per ridefinire gli standard di sostenibilità nel seafood globale.

L'iniziativa, presentata durante l'evento "Insieme per un impatto positivo" presso IBM Studios di Milano, evidenzia un approccio Human&Green che integra tutela degli oceani e diritti umani in un framework di business sostenibile replicabile dall'intero settore.

Impatti misurabili della strategia sostenibile

Le partnership hanno generato risultati quantificabili che dimostrano il business case della sostenibilità:

  • 99,7% degli approvvigionamenti di tonno da fonti responsabili certificate MSC o progetti FIP credibili
  • 100% di tracciabilità "dal mare alla tavola" per i prodotti Rio Mare e Saupiquet
  • 70% delle scuole elementari italiane raggiunte dal progetto educativo "Insieme per gli oceani"
  • 8.000 ettari di foreste di mangrovie protette in Ecuador attraverso iniziative di conservazione

L'estensione del perimetro di azione rappresenta un salto dimensionale strategico: da 130.000 a 700.000 tonnellate annue di tonno sotto criteri di sostenibilità, equivalenti al 12% del tonno pescato mondiale.

Framework scientifico per la misurazione degli impatti

La metodologia adottata integra evidenze scientifiche validate con standard internazionali. I nuovi sustainable fisheries criteria si basano su certificazioni MSC e misure di conservazione ISSF, creando un sistema di misurazione oggettivo per la salute degli stock ittici e la gestione responsabile.

La collaborazione con Oxfam ha introdotto lo Human Rights Impact Assessment (HRIA) in Ecuador, Marocco e Colombia, sviluppando piani d'azione triennali per prevenire, mitigare e rimediare agli impatti sui diritti umani identificati.

Visione Human&Green: prendersi cura di persone e pianeta

Un visione integrale della sostenibilità emerge dalle dichiarazioni dei protagonisti. "Un'azienda che vuole agire la sostenibilità in maniera concreta deve assumersi la responsabilità del proprio impatto: non solo migliorare le proprie performance, ma contribuire attivamente a un cambiamento più ampio e sistemico", sottolinea Luca Alemanno, CEO Bolton Food.

Alessandra Prampolini, Direttrice Generale WWF Italia, evidenzia come "le grandi sfide ambientali richiedano risposte immediate, coraggiose e collettive", mentre Roberto Barbieri di Oxfam Italia enfatizza l'importanza di "costruire alleanze che aiutino a innalzare gli standard di diritti umani, equità e inclusione lungo le filiere".

Emergenza ambientale e opportunità di business

Il contesto ambientale giustifica l'urgenza dell'azione. Secondo il Living Planet Report 2024 del WWF, le popolazioni marine monitorate sono diminuite del 56% tra il 1970 e il 2020, compromettendo biodiversità marina, sicurezza alimentare e resilienza socioeconomica delle comunità costiere.

Parallelamente, l'indagine Oxfam Italia 2023 rivela che quasi un terzo delle aziende italiane non considera adeguatamente i rischi di violazioni dei diritti umani, mentre solo il 12% ha adottato strumenti di due diligence.

Roadmap operativa 2025-2028

I nuovi obiettivi strategici definiscono una crescita sostenibile ambiziosa:

Sostenibilità ambientale:

  • 95% del tonno acquistato conforme ai sustainable fisheries criteria entro il 2028
  • 100% del tonno Rio Mare da pesca certificata MSC entro il 2030
  • Estensione dei criteri di sostenibilità all'intero portfolio aziendale

Sostenibilità sociale:

  • Implementazione HRIA in Indonesia e altre geografie strategiche
  • Sviluppo di piani d'azione per uguaglianza di genere, living wage e libertà di associazione
  • Rafforzamento del sistema di due diligence lungo l'intera catena di fornitura

Modello replicabile per la transizione settoriale

Le partnership rappresentano un framework scalabile per la trasformazione dell'industria alimentare. L'integrazione di compliance normativa (anticipando i requisiti CSRD), advocacy istituzionale e engagement dei consumatori crea un modello che trasforma obblighi normativi in vantaggi competitivi.

La co-innovazione tra azienda e ONG dimostra come alleanze strategiche possano accelerare la transizione verso modelli di business che generano valore condiviso per tutti gli stakeholder, dal produttore al consumatore finale.

Prospettive di sviluppo sistemico

L'iniziativa anticipa l'evoluzione del settore verso standard più rigorosi di sostenibilità sociale e ambientale. L'approccio Human&Green di Bolton può ispirare una nuova generazione di partnership trasformative nel largo consumo, dove la sostenibilità diventa leva di competitività e differenziazione.

Il business case dimostrato dalle metriche raggiunte conferma che prendersi cura di persone e pianeta non è solo una responsabilità etica, ma una strategia che genera valore economico sostenibile nel lungo periodo.

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La catena tedesca implementa un modello di transizione energetica su 44 punti vendita irlandesi, dimostrando come il retail possa conciliare obiettivi di carbon neutrality con la sostenibilità economica. Il progetto con Greenvolt Next da 5 milioni di euro prevede una capacità installata di 6,3 MW con riduzione del 30% dei consumi elettrici.

Business case della transizione energetica

L'iniziativa si inserisce nella strategia di lungo periodo di Aldi per la decarbonizzazione del retail irlandese. Ogni punto vendita genererà 95.500 kWh annui attraverso 288 pannelli solari, garantendo l'autoconsumo del 30% del fabbisogno energetico.

Il progetto dimostra come la sostenibilità ambientale rafforzi la competitività economica: la riduzione della dipendenza dalla rete elettrica tradizionale protegge l'azienda dalle volatilità del mercato energetico, garantendo stabilità nei costi operativi e supportando la strategia di prezzi competitivi del retailer.

La roadmap biennale prevede 22 installazioni nel 2025 e completamento nel 2026, permettendo un'implementazione graduale che minimizza i rischi operativi.

Impatti misurabili e scalabilità settoriale

Le evidenze quantitative del progetto mostrano 6,3 MW di capacità installata che contribuiscono agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni nel settore retail. L'utilizzo ottimale delle superfici esistenti dei tetti trasforma asset sottoutilizzati in leve di sostenibilità senza compromettere l'operatività commerciale.

"Il settore retail gioca un ruolo fondamentale nell'accelerare la transizione energetica, e la generazione distribuita è uno degli strumenti più efficaci per raggiungere questo obiettivo. Sfruttando asset esistenti come le ampie superfici dei tetti, grandi catene come Aldi possono ridurre significativamente la propria impronta di carbonio, aumentare l'indipendenza energetica e migliorare l'efficienza dei costi"

ha dichiarato João Manso Neto, CEO di Greenvolt Group.

Modello replicabile per la distribuzione europea

L'iniziativa offre un framework scalabile per l'intero settore retail. La generazione distribuita emerge come soluzione sistemica per catene con ampie reti territoriali, trasformando ogni punto vendita in un hub di produzione energetica sostenibile.

Greenvolt Next gestisce un portafoglio di oltre 2.500 progetti in 12 mercati europei, con 764 MWp in sviluppo e 583 MWp di capacità contrattualizzata, posizionandosi come partner strategico per la transizione energetica del retail continentale.

L'approccio integra Power Purchase Agreement (PPA) che permettono l'accesso a energia rinnovabile senza investimento iniziale, facilitando l'adozione da parte di catene con diverse strutture finanziarie.

Governance ESG e reporting sostenibilità

L'integrazione con i sistemi di ESG reporting permette il monitoraggio real-time degli impatti ambientali, fornendo evidenze quantitative per la rendicontazione di sostenibilità e il raggiungimento degli obiettivi Science Based Targets.

"In ALDI siamo costantemente impegnati a investire in soluzioni verdi che migliorino l'efficienza energetica e riducano il nostro impatto ambientale. Siamo entusiasti di avviare questo programma di retrofit solare, partendo da 22 negozi nel 2025 e proseguendo nel 2026"

ha sottolineato Rachel Nugent, Sustainability Manager di ALDI Ireland.

Performance operative e community impact

Aldi Ireland opera 163 negozi con oltre 4.750 dipendenti e ha già dimostrato impegno nella sostenibilità operativa donando 4,7 milioni di pasti tramite FoodCloud, evitando 2 milioni di kg di sprechi alimentari e 6,5 milioni di kg di CO₂.

L'azienda collabora con oltre 330 fornitori irlandesi e ha investito 10 milioni di euro nel programma "Grow with ALDI" per lo sviluppo della filiera locale, supportando oltre 1.000 organizzazioni locali con 758.000 euro in Community Grants.

Il progetto energetico si inserisce in una strategia integrata che comprende economia circolare e community engagement, posizionando il retailer come player attivo nella transizione ecologica del sistema distributivo irlandese.

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