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Green Retail  - Conserve Italia punta alla decarbonizzazione: piano da 86 milioni per tagliare 39.000 tonnellate di CO₂
Ripresa aerea dello stabilimento di Mesagne (BR) con impianto fotovoltaico e evaporatore Thor
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News A cura di: Domenico Canzoniero

Conserve Italia punta alla decarbonizzazione: piano da 86 milioni per tagliare 39.000 tonnellate di CO₂

Il Gruppo cooperativo agroalimentare definisce target vincolanti per il triennio 2025-2027: energia rinnovabile al 42% del fabbisogno e abbattimento emissioni equivalente all'assorbimento di una città di 17.000 abitanti. Un modello di transizione ecologica che integra efficienza produttiva, innovazione tecnologica e valorizzazione della filiera agricola italiana.


Il settore agroalimentare italiano accelera verso la decarbonizzazione attraverso piani industriali strutturati e misurabili. Conserve Italia ha formalizzato i propri Obiettivi di Sostenibilità Ambientale 2025-2027, un programma che prevede la riduzione di 39.045 tonnellate di emissioni di CO₂ e l'incremento della quota di energia elettrica da fonti rinnovabili dal 30% al 42% del fabbisogno energetico aziendale entro dicembre 2027.

Il programma si inserisce in una strategia di lungo periodo già operativa dal 2019, quando il Gruppo cooperativo ha avviato interventi sistemici che hanno già generato un abbattimento di oltre 54.500 tonnellate di CO₂. Con i nuovi target, Conserve Italia punta a raggiungere 93.500 tonnellate di CO₂ risparmiate in 9 anni (2019-2027), un impatto equivalente all'assorbimento delle emissioni annue di una città di 17.000 abitanti.

Piano investimenti e aree di intervento prioritarie

Il raggiungimento degli obiettivi è sostenuto da un Piano investimenti da oltre 86 milioni di euro, che interessa i sette principali stabilimenti italiani del Gruppo con interventi di ammodernamento tecnologico, automazione, digitalizzazione e riduzione dell'impatto ambientale.

Gli interventi si articolano su cinque ambiti operativi prioritari, ciascuno con obiettivi specifici di riduzione delle emissioni:

Packaging sostenibile e alleggerimento materiali: adozione di materiali a minore impatto ambientale nel processo produttivo e nella gestione logistica, incremento dell'uso di materiali riciclati e riduzione del peso degli imballaggi del packaging primario.

Ottimizzazione packaging secondario: riduzione del film estensibile nei processi di confezionamento per intervenire direttamente sugli imballaggi di trasporto.

Efficientamento energetico e autoproduzione rinnovabile: ammodernamento tecnologico degli impianti produttivi, produzione di energia da biomasse per autoconsumo, installazione di nuovi impianti fotovoltaici negli stabilimenti, ricorso a energie rinnovabili (eolico e idroelettrico) tramite società partecipate.

Logistica multimodale: incremento del trasporto intermodale con maggiore uso di modalità ferroviarie e multimodali in sostituzione del trasporto su gomma. Attualmente l'azienda trasporta già il 20% delle proprie merci con trasporto intermodale in Italia e in Europa.

Innovazione nella movimentazione merci: adozione di slip sheet (fogli in fibra compatta) al posto dei pallet in legno per ottimizzare i carichi sui tir e ridurre i materiali di movimentazione.

Il modello cooperativo come leva di transizione ecologica

«Il nostro impegno è fare della sostenibilità una leva di crescita per tutta la filiera cooperativa», ha dichiarato Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia. «Gli obiettivi che ci siamo dati per il triennio 2025-2027 rappresentano una tappa concreta in un percorso avviato vent'anni fa con la pubblicazione del primo Report di Sostenibilità, una strada che abbiamo convintamente intrapreso e che unisce tutela dell'ambiente, benessere sociale, sviluppo economico e valorizzazione dei soci produttori».

Il modello implementato da Conserve Italia dimostra come la transizione ecologica possa integrarsi con la competitività industriale attraverso investimenti in efficienza, innovazione tecnologica e ottimizzazione dei processi. «Con questo Piano stiamo traghettando Conserve Italia verso un modello produttivo a basse emissioni e ad alta efficienza», ha spiegato il direttore generale Pier Paolo Rosetti. «Intendiamo misurare i nostri progressi per raggiungere gli obiettivi individuati. Innovazione e sostenibilità camminano insieme: è così che rendiamo più competitiva la nostra filiera agricola e più responsabile la nostra industria agroalimentare».

Prospettive di settore e replicabilità del modello

L'approccio adottato da Conserve Italia evidenzia come la definizione di target quantificabili, sostenuti da piani di investimento strutturati, rappresenti la condizione necessaria per tradurre gli impegni di sostenibilità in risultati misurabili. Il modello cooperativo, che integra la dimensione della filiera agricola con quella della trasformazione industriale, offre inoltre un framework replicabile per altre realtà del settore agroalimentare italiano nella gestione della transizione verso sistemi produttivi a minore intensità carbonica.

L'esperienza del Gruppo dimostra inoltre come la decarbonizzazione possa essere perseguita attraverso interventi su molteplici fronti — dall'autoproduzione energetica all'ottimizzazione logistica, dall'alleggerimento dei materiali alla riorganizzazione dei processi — creando sinergie che amplificano l'impatto complessivo degli investimenti.

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