Esseoquattro accelera verso un packaging PFAS free
Esseoquattro, azienda attiva dal 1977 nel settore del packaging alimentare, annuncia la completa eliminazione dei PFAS da tutte le sue linee antigrasso entro il 2025.
Nel 2025 ogni italiano getta in media 667,4 grammi di cibo a settimana, in crescita del 17,9% rispetto al 2024.
Solo 14,9 grammi sono surgelati, pari al 2,23% del totale. Il dato proviene da una ricerca dell’Osservatorio Waste Watcher per IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati, basata su un campione di 1.000 maggiorenni.
Il consumo di frozen food è cresciuto negli ultimi cinque anni, ma senza generare un aumento proporzionale dello spreco, rimasto stabile sopra il 2%. Un italiano su tre afferma di non buttare mai surgelati. I principali motivi dello spreco, quando avviene, sono legati a cattiva conservazione, mancanza di spazio o dimenticanze.
Secondo Andrea Segrè, direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher, “lo spreco alimentare non è solo una cattiva abitudine individuale, ma un indicatore di fragilità socio-culturale. Contrastarlo richiede educazione alimentare, accesso a elettrodomestici efficienti e strumenti per trasformare i freezer domestici in riserve alimentari sostenibili”.
Nel Nord Italia si sprecano 12,5 grammi settimanali di surgelati, il 16% in meno rispetto alla media nazionale. Le famiglie con figli riducono lo spreco dell’11%, così come i consumatori dei ceti medio e medio-basso. Chi vive in piccoli centri spende l’8% in meno rispetto alla media, mentre nelle grandi città il risparmio è del 5%.
L’indagine classifica i consumatori in quattro profili: i Custodi del Freezer (34,1%), gli Spreconi Inconsapevoli (13%), i Congelatori Cronici (36,3%) e i Distratti Organizzati (16,6%). Solo questi ultimi mostrano sprechi superiori alla media.
Secondo un’indagine AstraRicerche per IIAS, i surgelati risultano più economici rispetto agli equivalenti freschi. I filetti di merluzzo freschi costano fino al 60% in più, considerando anche il valore dello spreco. I fagiolini freschi superano del 53% il costo della versione surgelata. Per piatti elaborati come la paella, la differenza raggiunge il 246%.
I surgelati sono tra gli alimenti meno sprecati, con uno scarto inferiore del 37,6% rispetto alle verdure fresche. Giorgio Donegani, presidente IIAS, propone di aggiornare i criteri degli appalti pubblici sulla ristorazione:
“Il Decreto CAM del 2020 limita l’uso dei surgelati nella ristorazione collettiva. Visti i dati, è opportuno riconsiderare questa norma e l’obbligo dell’asterisco nei menù: pratiche superate che non riflettono il reale valore dei surgelati nella lotta allo spreco”.