Il progetto "Accompagna una Famiglia" espande il modello di inclusione sociale integrata in 8 nuove diocesi italiane.
Oltre 100 famiglie, 50 operatori e 100 volontari coinvolti nel primo anno del progetto che affronta simultaneamente povertà alimentare, energetica e finanziaria attraverso formazione strutturata. I risultati misurabili includono il miglioramento dell'indicatore SEDCA da 8,7 a 11 punti su 16 e la distribuzione di 100 kit antispreco energetico. Il modello si espande nel 2025/26 coinvolgendo Cagliari, Pordenone, Rimini, Savona, Potenza, Foligno, Palermo e Cerignola.
La povertà in Italia assume forme interconnesse che richiedono risposte integrate. Secondo i dati ISTAT recentemente pubblicati, circa 800.000 persone vivono in condizioni di insicurezza alimentare moderata o grave e quasi 6 milioni non riescono a permettersi un'alimentazione adeguata. A questa emergenza si sommano la povertà energetica e l'esclusione finanziaria, fenomeni che colpiscono in particolare giovani, famiglie monogenitoriali e nuclei con redditi da lavoro precario.
Di fronte a questa complessità, il progetto "Accompagna una Famiglia" – promosso da Caritas Italiana e Fondazione Conad ETS con il sostegno di Fondazione Snam ETS – sperimenta un modello di inclusione sociale integrata che affronta simultaneamente quattro dimensioni: educazione alimentare, energetica, finanziaria e lavorativa. Dopo il primo anno di attività nel 2024/25, il progetto traccia un bilancio positivo e si prepara all'espansione in 8 nuove diocesi italiane.
Nel primo anno, il progetto ha coinvolto oltre 100 famiglie, più di 50 operatori e oltre 100 volontari Caritas in 11 diocesi (Novara, Bergamo, Modena, Forlì, Parma, Venezia, Vicenza, Pescara, Cosenza, Trivento e Salerno), producendo risultati concreti e misurabili su quattro pilastri.
Educazione alimentare: Azione Contro la Fame ha realizzato 40 incontri di formazione con 99 beneficiari e 57 volontari, registrando un gradimento di 8,8/10. Sono state condotte 51 consulenze nutrizionali individuali e organizzati 10 eventi comunitari, con la creazione di ricettari locali condivisi. L'indicatore SEDCA – che misura la qualità delle abitudini alimentari – è migliorato da 8,7 a 11 punti su 16, dimostrando un cambiamento effettivo nei comportamenti. Fondazione AIRC ha inoltre organizzato due webinar formativi sulla relazione tra alimentazione e salute, fornendo agli operatori il "piatto sano" sviluppato dall'Harvard Medical School come strumento operativo.
Educazione energetica: ATES Parma ha realizzato percorsi che hanno raggiunto oltre 450 beneficiari tra operatori e famiglie, per un totale di oltre 350 ore di formazione. Sono stati distribuiti 100 kit energetici antispreco alle famiglie e creato uno sportello informativo contro la povertà energetica in ciascuna delle diocesi coinvolte.
Educazione finanziaria: FEduF ha organizzato webinar dedicati alla prevenzione del sovraindebitamento e al contrasto della violenza economica, fornendo strumenti concreti per la gestione del bilancio familiare.
Educazione al lavoro: Fondazione Human Age Institute ETS by ManpowerGroup ha condotto percorsi formativi per i volontari sulle politiche attive del lavoro e sull'inclusione lavorativa, con focus su strumenti pratici come la preparazione del CV, la reputazione digitale e l'uso di piattaforme per l'employability.
Il progetto rappresenta un modello innovativo di collaborazione tra enti del Terzo Settore, imprese della distribuzione e reti ecclesiali, strutturato attraverso partnership operative che integrano competenze complementari. Ogni partner contribuisce con expertise specifica: Azione Contro la Fame sulla nutrizione, ATES Parma sull'efficienza energetica, FEduF sull'alfabetizzazione finanziaria, ManpowerGroup sull'inserimento lavorativo, AIRC sulla prevenzione attraverso l'alimentazione.
«Il primo anno di Accompagna una Famiglia ci ha restituito un segnale di grande speranza: le famiglie coinvolte hanno partecipato con entusiasmo e migliorato concretamente le proprie abitudini, rafforzando la fiducia nelle proprie capacità», ha affermato don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana. «È la prova che la comunità, quando accompagna con ascolto e competenza, genera dignità e futuro».
Maria Cristina Alfieri, direttrice generale di Fondazione Conad ETS, ha sottolineato: «Siamo orgogliosi di aver lanciato e coordinato un progetto che ha saputo unire solidarietà e formazione, costruendo una rete concreta di sostegno a chi è più fragile. Il successo del primo anno conferma la forza di un modello pensato per 'accompagnare' le comunità verso uno stile di vita più sano e sostenibile».
La seconda edizione 2025/26 coinvolgerà 8 nuove diocesi: Cagliari, Pordenone, Rimini, Savona, Potenza, Foligno, Palermo e Cerignola. Il modello prevede la replica dei percorsi formativi nelle quattro aree tematiche, con l'aggiunta di strumenti scalabili come un minicorso in video-pillole sull'educazione alimentare accessibile a tutte le diocesi e la distribuzione di una Guida a uno stile di vita più sano e sostenibile.
Il progetto ha inoltre prodotto materiali divulgativi, tra cui un Decalogo nazionale con consigli pratici per un consumo consapevole, distribuito nelle diocesi partecipanti e disponibile in più lingue per garantire accessibilità alle famiglie straniere.
Alessandro Zehentner, presidente di Fondazione Snam ETS, ha evidenziato: «Offrire alle famiglie strumenti per una vita più consapevole e responsabile significa investire nel futuro delle nostre comunità. È un impegno che va oltre l'assistenza: è un percorso condiviso che costruisce dignità, autonomia e fiducia nel futuro. Questo progetto di inclusione sociale rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra Terzo Settore e realtà territoriali in grado di generare opportunità concrete di sviluppo per le fasce più fragili della nostra società».
L'approccio definito "3P al cubo" di Fondazione Snam affronta in modo integrato Povertà Energetica, Educativa e Alimentare, utilizzando tre strumenti trasversali: volontariato, formazione e supporto economico. Questo modello riconosce l'interconnessione tra le diverse forme di esclusione sociale e la necessità di interventi sistemici anziché frammentati.
Il progetto dimostra come la grande distribuzione possa assumere un ruolo attivo nella costruzione di reti di protezione sociale territoriale, andando oltre la mera donazione di prodotti per contribuire a percorsi strutturati di empowerment e autonomia. L'impegno di Fondazione Conad ETS si inserisce nella strategia di responsabilità sociale di Conad, che conta una rete di circa 1.200 punti vendita in Italia e impiega complessivamente oltre 18.000 persone tra rete diretta e franchising.
«Il quadro della povertà alimentare in Italia è preoccupante», ha affermato Simone Garroni, direttore generale di Azione Contro la Fame. «Con il nostro programma in Italia 'Mai più Fame: dall'emergenza all'autonomia', ci impegniamo a offrire un supporto completo, che va dall'assistenza immediata alla spesa, fino a percorsi di educazione alimentare e formazione professionale, per restituire a queste persone non solo il cibo, ma anche la dignità e le opportunità di autonomia economica».
Il progetto "Accompagna una Famiglia" rappresenta un modello di sostenibilità sociale replicabile e scalabile, che trasforma la presenza capillare della distribuzione moderna in opportunità di inclusione e contrasto alle diseguaglianze, confermando il ruolo crescente del retail come attore di welfare territoriale.