Si è tenuto il 10 giugno a Roma il “Forum Erion sui modelli circolari per la crescita”, promosso da Erion, il più grande Sistema multi-consortile italiano di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR).
L’evento ha riunito istituzioni, aziende e accademici per discutere il ruolo strategico dell’economia circolare nel futuro quadro normativo europeo, in vista del Circular Economy Act.
Italia leader nel riciclo, ma con gap industriale
L’Italia vanta un tasso di utilizzo circolare dei materiali del 20,8%, rispetto all’11,8% della media UE, superando Paesi come Francia (17,6%), Germania (13,9%) e Spagna (8,5%). Tuttavia, la capacità di trasformare questa leadership ambientale in crescita industriale resta limitata. Il Paese registra ancora una forte dipendenza da materie prime importate (48% contro il 22% UE) e un calo occupazionale del –7% nel settore del riciclo rispetto al 2019.
Le cinque leve proposte da Erion
Nel corso del Forum, Erion ha avanzato cinque proposte operative alla Commissione Europea:
Politica di filiera integrata: superare la frammentazione normativa e favorire la cooperazione tra gli attori della catena del riciclo.
Mercato unico europeo dei rifiuti: armonizzare normative e criteri end-of-waste per facilitare lo scambio intra-UE di materiali riciclati.
Raccolta efficiente e omogenea: adottare standard condivisi e infrastrutture moderne.
Valorizzazione dei sistemi EPR: integrare le competenze dei consorzi nella gestione di fine vita e materie prime critiche.
Cultura della circolarità: educare cittadini e imprese tramite progetti formativi mirati.
“La circolarità non può più essere vista soltanto come un obiettivo ambientale,” ha affermato Danilo Bonato, Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion. “Va intesa come asset industriale strategico per rafforzare l’autonomia produttiva europea, creare nuova occupazione e accelerare la decarbonizzazione. Operiamo in un quadro normativo troppo frammentato e complesso, che scoraggia le imprese e ostacola la circolazione dei rifiuti da cui ricavare Materie Prime Critiche.”
Politiche industriali e semplificazione normativa
Nel dibattito sono intervenuti rappresentanti istituzionali tra cui Antonio Misiani (PD), che ha sottolineato:
“Abbiamo bisogno di politica industriale verde per aiutare le imprese che investono nell’economia circolare. Servono incentivi fiscali, eco-contributi modulati, ma anche semplificazione normativa e maggiore certezza del diritto.”
Sono inoltre intervenuti rappresentanti del MASE, del MIMIT, del Parlamento Europeo, dell’Università Bocconi e di Confindustria. La giornata è stata aperta dal Viceministro Vannia Gava, con la presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2024 di Erion a cura di Andrea Fluttero e Luca Campadello.
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