Romagnoli: il rating ESG come criterio per valutare la GDO
La pubblicazione dell’ultimo rapporto ESG sulla sostenibilità nella GDO evidenzia un impegno crescente ma ancora disomogeneo lungo la filiera.
A richiamare l’attenzione sul tema è Romagnoli F.lli S.p.A., storica azienda ortofrutticola con sede a Bologna e specializzazione nel comparto delle patate e IV gamma, che da anni adotta un approccio strutturato e verificabile alla sostenibilità.
L’azienda, guidata da Giulio Romagnoli, si prepara a pubblicare il quinto Rapporto di Sostenibilità e a richiedere il quinto Rating ESG da Cerved, segnando una continuità che si traduce in strumenti concreti e certificabili. Romagnoli propone di adottare il Rating ESG come parametro oggettivo per valutare fornitori e partner della GDO, in linea con quanto previsto dalla nuova Direttiva Green Claims dell’Unione Europea.
Una sostenibilità verificabile e integrata
Secondo l’amministratore delegato, la sostenibilità nel retail agroalimentare non può più essere basata su dichiarazioni generiche o approcci frammentari. La normativa europea richiede un passaggio a sistemi tracciabili, verificabili e misurabili, con l’obiettivo di contrastare fenomeni di greenwashing e migliorare la comunicazione verso i consumatori.
Nel caso di Romagnoli F.lli, il percorso ESG non si limita alla rendicontazione, ma coinvolge direttamente la gestione ambientale, economica, sociale e di governance. Un modello che, dal 2020, è integrato nelle strategie aziendali secondo i principi della Lean Management, per ottimizzare processi e performance in modo continuativo.
“La sostenibilità reale – afferma Romagnoli – è un progetto di lungo periodo, che deve restituire valore al consumatore in termini di affidabilità, qualità e impatto concreto. Senza misurazione e trasparenza, ogni sforzo resta incompleto”.
Il ruolo della GDO e l’importanza di criteri oggettivi
Romagnoli sottolinea come la GDO sia chiamata a svolgere un ruolo attivo, richiedendo strumenti oggettivi come il Rating ESG per valutare l’intera catena di fornitura. Un approccio che consentirebbe di riconoscere l’impegno delle aziende virtuose e orientare le scelte commerciali in base a parametri certificabili.
Secondo Grazia Romagnoli, consigliere delegato dell’azienda, trasformare il Rating ESG in uno standard di filiera rappresenta un passaggio culturale necessario. “Serve costruire una cultura condivisa della sostenibilità, visibile e comprensibile anche per il grande pubblico”, dichiara.
L’adozione diffusa di questi strumenti avrebbe inoltre un effetto moltiplicatore su innovazione e formazione all’interno delle aziende agricole e ortofrutticole, migliorando la competitività complessiva del comparto.
Qualità, ricerca varietale e filiera trasparente
Romagnoli F.lli propone un assortimento che va dalle patate da semina e da consumo fino ai prodotti di IV e V gamma, oltre a cipolle e altre varietà orticole. Il marchio proprietario èVita, con le linee Armonia e Residuo Zero, è presente in numerose insegne della GDO.
Ogni prodotto è frutto di processi pianificati, con attenzione alla ricerca varietale, alla programmazione agricola e alla sostenibilità estesa. L’azienda ribadisce come la qualità non sia più un elemento distintivo, ma un prerequisito ottenibile solo attraverso processi misurabili.
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