Il cambio al vertice del principale operatore italiano di commercio equo porta Marta Fracasso alla presidenza e Fausto Zendron come amministratore delegato. La strategia punta su giovani generazioni, giustizia di genere e rafforzamento delle relazioni con produttori e territori, confermando una crescita del valore della produzione del 28,1% nell'ultimo esercizio.
L'assemblea dei soci di Altromercato ha definito il nuovo assetto di governance per il triennio 2025-2028, con Marta Fracasso alla presidenza e Fausto Zendron come amministratore delegato. La nomina, avvenuta il 29 novembre a Verona alla presenza degli 85 soci che compongono la più grande organizzazione di commercio equo in Italia, segna una transizione che punta a consolidare i risultati economici recenti e ad ampliare l'impatto sociale del modello.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto da Marta Fracasso come Presidente, Michele Buffa Vice Presidente Vicario, Davide Garbari Vice Presidente, Fausto Zendron Amministratore Delegato, Giorgio Dal Fiume Consigliere, Luca Dosi Consigliere, Francesco Marchetti designato dall'Associazione dei lavoratori e Maurizio Bertipaglia rappresentante dei soci finanziatori.
La nuova presidenza annuncia una chiara direzione verso il coinvolgimento delle giovani generazioni come leva strategica. «Credo fortemente nel protagonismo delle giovani generazioni: la loro energia, la loro sensibilità e la loro visione rappresentano una risorsa indispensabile per immaginare il futuro che vogliamo costruire», afferma Marta Fracasso. La strategia integra questo focus con un impegno rafforzato su giustizia di genere, protagonismo delle donne e non discriminazione, elementi che l'organizzazione considera essenziali per un movimento inclusivo.
L'approccio mantiene al centro le relazioni con i partner produttori, considerati il fulcro dell'identità organizzativa, mentre punta a costruire nuove alleanze capaci di affrontare la complessità del contesto economico attuale.
Il mandato uscente si conclude con risultati che superano le previsioni: l'esercizio 2024/25 registra un utile di 431 mila euro, una crescita del valore della produzione del 28,1% (da 36,3 milioni a 46,5 milioni di euro) e un aumento dei ricavi di vendita di oltre 11 milioni di euro rispetto all'anno precedente.
«I numeri dell'ultimo esercizio ci dicono che la nostra è un'impresa sociale caratterizzata da una gestione sana e sostenibile, capace di crescere anche in contesti complessi», sottolinea Fausto Zendron. I dati economici vengono presentati come base per generare maggiore valore nelle filiere, nelle organizzazioni socie, nelle botteghe e nei territori di presenza.
La nuova governance pone l'accento sul rafforzamento delle relazioni tra tutti gli attori dell'ecosistema: produttori, soci, lavoratori, partner e stakeholder. «Solo se continuiamo a lavorare come una vera comunità di intenti, ascoltandoci e co-progettando insieme, possiamo costruire modelli economici che mettano sempre di più al centro le persone e il pianeta», evidenzia Zendron.
La strategia prevede anche un ampliamento della visibilità del brand Altromercato per comunicare il valore del commercio equo a pubblici nuovi, con particolare attenzione alle generazioni più giovani. L'obiettivo è accompagnare le persone verso scelte quotidiane più consapevoli, traducendo i principi dell'economia alternativa in pratiche concrete.
Il nuovo corso rappresenta un esempio di come sostenibilità economica e impatto sociale possano integrarsi in un modello scalabile. La governance partecipativa, che coinvolge 85 soci e prevede rappresentanza dei lavoratori e dei finanziatori, offre un modello replicabile di come le decisioni economiche possano essere prese considerando simultaneamente equilibri finanziari, impatti sociali e sostenibilità ambientale. Il dato di crescita del 28,1% conferma che questo approccio integrato può generare performance economiche significative anche in contesti complessi.