Il primo social network geolocalizzato, senza algoritmi di profilazione e contenuti aggressivi, violenti o irrispettosi.
Secondo l’annuale ricerca Hootsuite, gli utenti che utilizzano i social media in Italia sono 35 milioni (il 58% della popolazione), con una crescita importante dal 2019 (+6,4%, che significa 2.1 milioni in più). Gli utenti attivi sui social da dispositivi mobili sono il 98%. Il social predominante resta Facebook, con 29 milioni di utenti, seguita da Instagram (20 milioni). Ottime anche le performance di Linkedin (14 milioni). Staccati, ma sempre ragguardevoli nell’utilizzo, Twitter (3,17 milioni) e Snapchat (3.05 milioni). L’88% degli utenti mostra engagement o comunque ha postato almeno un contenuto al mese, con un tempo medio giornaliero di permanenza che sfiora le 2 ore (1 ora e 57 minuti). Ogni utente ha in media 7.8 account e il 31% di questi usa i social per motivi lavorativi.
Ma esiste anche un rovescio della medaglia: social “mainstream” come Facebook stanno in realtà perdendo terreno e altri crescono ad un ritmo inferiore rispetto alle attese.
Da queste premesse parte il lancio di Sblind - www.sblind.com - il primo social media geolocalizzato (a “kilometro zero”) nato per connettere tutti coloro che si trovano nella stessa area geografica. La visione del Team è di realizzare un social network che sia connesso al territorio e abbia caratteristiche di sostenibilità e trasparenza. Ridefinire o meglio ridare significato al concetto Social, riportando la socialità e la società al centro del progetto.
Sblind identifica in Social tutto ciò che accade in relazione al mondo con il quale l’Utente interagisce. “Vogliamo offrire un’esperienza social che sia diretta, vera e kmzero – dichiara Francesco Bertuletti (nella foto), AD e cofunder della startup. Ridefinire quindi il perimetro e le modalità di condivisione per favorire una conoscenza ed una crescita che sia sostenibile e molto aderente alla realtà ed al territorio nel quale ci muoviamo e creiamo le nostre relazioni”.
Ma come funziona Sblind?
Sblind funziona apparentemente come un normale social media. Dopo aver scaricato gratuitamente la App Sblind e aver attivato il proprio account, è possibile caricare i post o visualizzare i contenuti pubblicati dagli altri utenti. Immaginiamo di avere il paese mappato con 107 aree ben definite, le nostre città/province, Sblind rappresenta la App con la quale posso scoprire 107 social differenti tra loro. L’utente decide in quale città caricare il proprio contenuto e da quel momento il post sarà visibile a chiunque si trovi in quella città E’ il contenuto che viene geolocalizzato, pertanto ad ogni città corrisponderanno contenuti differenti. E a proposito di contenuti: “Questi – continua Bertuletti - vengono validati singolarmente senza utilizzo di algoritmi dedicati. Nel team ogni giorno si validano i post prima di autorizzare il caricamento. Un modo chiaro e responsabile nella gestione dei contenuti. Nessun follower da conquistare, ogni utente vale ciò che ha da comunicare. Semplice e chiaro, dopo 30 giorni i contenuti vengono eliminati definitivamente”.
I numeri sembrano dar ragione all’approccio rivoluzionario di Sblind: dalla Beta lanciata ad aprile nel territorio bergamasco e poi esteso a Brescia ed una parte di Milano, sono state oltre 500.000 le visualizzazioni singole e 13.000 i contenuti caricati. Segno di un desiderio non più tanto latente di cambiamento.