MartinoRossi e AstraRicerche: Consumatori italiani verso diete a base vegetale
L'alimentazione onnivora scende al 38% entro il 2035. Strategia di transizione alimentare guidata da sostenibilità e benessere.
L'evoluzione delle abitudini alimentari italiane disegna un quadro di transizione strategica verso modelli nutrizionali più sostenibili. Una ricerca condotta da AstraRicerche per MartinoRossi su oltre 1.000 consumatori rappresentativi della popolazione italiana tra i 18-70 anni evidenzia come la domanda di prodotti plant-based stia ridefinendo le dinamiche del settore agroalimentare.
I dati indicano una progressiva diminuzione dell'alimentazione onnivora, che dovrebbe passare dal 56% attuale al 42% entro due anni e al 38% nell'arco di 5-10 anni. Parallelamente, crescono la dieta mediterranea (dal 30% al 39%) e l'alimentazione flexitariana e vegetariana (dal 14% al 22%).
Impatti misurabili sulla filiera agroalimentare
La ricerca fotografa un mercato in espansione con il 45% degli italiani che intende aumentare il consumo di alimenti di origine vegetale, con un picco del 61% tra le donne della Generazione Z. Questo trend genera opportunità concrete per le aziende della filiera che investono in ingredienti vegetali di alta qualità.
Le motivazioni d'acquisto si articolano su tre pilastri principali: curiosità e sperimentazione (44%), etica e sostenibilità (40% per il benessere animale, 35% per l'ambiente), benefici per la salute attraverso riduzione di grassi e colesterolo e incremento di fibre e proteine alternative.
Superamento delle barriere di mercato
L'indagine evidenzia le criticità ancora presenti nel settore plant-based: la percezione di prodotti troppo processati (30%), liste ingredienti troppo lunghe (21%) e prezzi elevati (28%). Questi elementi rappresentano le aree di intervento prioritarie per le aziende che vogliono consolidare la propria posizione competitiva.
La soddisfazione dei consumatori per le alternative vegetali raggiunge livelli elevati: il 73% si dichiara soddisfatto degli ingredienti e del profilo nutrizionale, il 70% del gusto. I prodotti più consolidati sono i burger vegetali (59%), le bevande vegetali (54%) e gli yogurt vegetali (54%).
Vision di lungo periodo per il retail
La dieta flexitariana emerge come modello di riferimento per il retail sostenibile, percepita dal 60% del campione come benefica per salute e benessere, e dal 57% come a minore impatto ambientale. Il 54% la considera facile da seguire e non eccessivamente restrittiva.
Il comportamento d'acquisto si dimostra sempre più consapevole: il 43% legge attentamente la lista degli ingredienti, privilegiando prodotti con data di scadenza lunga, tracciabilità del Paese d'origine, valori nutrizionali trasparenti e assenza di allergeni.
Prospettive di mercato e innovazione
I consumatori ricercano caratteristiche specifiche: prodotti 100% vegetali, ricchi di fibre e proteine, privi di additivi e coloranti, sostenibili e senza OGM, oltre alla praticità di preparazione. Questa domanda orienta le strategie di innovazione verso ingredienti puliti e processi produttivi trasparenti.
«I risultati di questa ricerca ci hanno ulteriormente incoraggiati nel proseguire il nostro percorso all'insegna dell'innovazione, con un'attenzione particolare alla trasparenza e semplicità degli ingredienti», dichiara Stefano Rossi, amministratore delegato di MartinoRossi. «I nostri prodotti sono ricchi di proteine e fibre, vantano una lista ingredienti corta oltre che essere buoni e per tutti, in quanto totalmente privi di allergeni. Questo approccio va proprio nella direzione di superare le barriere e i pregiudizi che ancora oggi accompagnano le proposte vegetali».
Il nostro commento: la prospettiva Human&Green
La ricerca conferma come l'industria alimentare italiana debba "prendersi cura" sia del benessere dei consumatori sia della sostenibilità ambientale, integrando evidenze scientifiche e rispondendo a una domanda sempre più orientata verso un'alimentazione che bilancia salute personale e responsabilità ecologica.
I dati evidenziano l'emergere di un nuovo paradigma alimentare che non contrappone più benessere delle persone e sostenibilità del pianeta, ma li integra in un approccio sistemico. Le scelte alimentari degli italiani si orientano verso modelli che massimizzano simultaneamente i benefici nutrizionali e la riduzione degli impatti ambientali, dimostrando come la transizione verso diete più vegetali rappresenti una strategia vincente per l'intero ecosistema agroalimentare quando sostenuta da evidenze scientifiche e trasparenza degli ingredienti.
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