SIPO - Cause-related marketing nel settore ortofrutticolo: la sfida della misurazione degli impatti sociali
SIPO rafforza la partnership con Fondazione Maratona Alzheimer attraverso una campagna di sensibilizzazione sui packaging del brand Sapori del mio Orto. Un caso che evidenzia l'evoluzione necessaria dal sostegno dichiarato alla quantificazione verificabile degli impatti generati nelle iniziative di responsabilità sociale d'impresa.
Le partnership tra aziende agroalimentari e organizzazioni del terzo settore rappresentano una componente consolidata delle strategie ESG del settore. SIPO, azienda romagnola attiva nella produzione e commercializzazione di ortaggi, rinnova l'impegno avviato nel 2017 con la Fondazione Maratona Alzheimer attraverso una campagna che utilizzerà il packaging come strumento di comunicazione sociale: il logo della Fondazione sarà presente su tutte le confezioni del brand Sapori del mio Orto distribuite nella GDO italiana ed estera fino ad agosto 2026.
L'iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla misurazione degli impatti delle attività di responsabilità sociale. Mentre le strategie di cause-related marketing nel settore food si moltiplicano, emerge con chiarezza la necessità di superare la dimensione puramente dichiarativa per costruire sistemi di rendicontazione che quantifichino il valore generato per le comunità di riferimento.
Visibilità commerciale e awareness sociale: metriche da definire
La collaborazione tra SIPO e Fondazione Maratona Alzheimer – che ogni settembre organizza a Cesenatico l'evento sportivo dedicato alla sensibilizzazione sulla malattia e al sostegno delle persone affette da demenza – si sviluppa attraverso due direttrici: sostegno economico attraverso donazioni volontarie e amplificazione della visibilità attraverso i canali distributivi dell'azienda.
L'utilizzo del packaging come veicolo di comunicazione offre potenzialmente una copertura significativa, considerando la presenza di SIPO nelle principali insegne della distribuzione moderna. Tuttavia, l'assenza di dati quantitativi – volume di confezioni distribuite annualmente, reach stimato, incremento di awareness generato, entità degli investimenti economici – rende difficile valutare l'efficacia dell'iniziativa secondo parametri di impatto sociale misurabili.
La Fondazione Maratona Alzheimer – che supporta i bisogni delle persone con malattia di Alzheimer e altre forme di demenza garantendo servizi e assistenza – potrebbe beneficiare di questa partnership in termini di raccolta fondi, awareness e recruitment di volontari. La quantificazione di questi impatti permetterebbe di costruire un business case più solido per iniziative simili nel settore agroalimentare.
Dal sostegno dichiarato alla rendicontazione strutturata
L'evoluzione delle partnership tra imprese e terzo settore richiede sempre più frequentemente l'adozione di framework di misurazione condivisi. Strumenti come il Social Return on Investment (SROI), gli indicatori di teoria del cambiamento o le metriche di SDG contribution permettono di quantificare il valore sociale generato rispetto agli investimenti effettuati.
Nel caso di SIPO – azienda fondata negli anni '50 da Dario Ceccarini e nota per la valorizzazione di ortaggi locali attraverso il marchio Verdure di Romagna – la partnership di lungo periodo con la Fondazione Maratona Alzheimer (attiva dal 2017) evidenzia continuità nell'impegno sociale. Un elemento distintivo che, integrato con metriche di impatto verificabili, potrebbe rafforzare significativamente il posizionamento ESG dell'azienda.
Trasparenza e competitive advantage nella comunicazione sociale
Il contesto normativo europeo – con la CSRD che estende gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità anche alle PMI inserite in catene di fornitura di grandi imprese – sta modificando gli standard di trasparenza attesi dalle aziende. Anche per le iniziative di responsabilità sociale, la tendenza è verso la disclosure di informazioni quantitative che permettano agli stakeholder di valutare concretamente l'impatto generato.
Per il settore ortofrutticolo – dove le strategie di differenziazione passano sempre più attraverso elementi di identità territoriale e responsabilità sociale – la capacità di misurare e comunicare efficacemente gli impatti sociali generati può rappresentare un elemento di competitive advantage. La visibilità ottenuta attraverso il packaging, se integrata con campagne di comunicazione che rendano trasparenti i risultati raggiunti, potrebbe rafforzare la percezione di autenticità dell'impegno aziendale.
Prospettive evolutive: dalla donazione alla partnership strategica
Le collaborazioni tra aziende alimentari e organizzazioni impegnate in ambito sanitario e sociale possono evolvere da semplici donazioni economiche verso partnership strategiche più articolate: co-progettazione di servizi, coinvolgimento dei dipendenti in attività di volontariato aziendale, integrazione delle competenze dell'impresa nei progetti della Fondazione, costruzione di piani di comunicazione congiunti con obiettivi misurabili.
La campagna che vedrà il logo della Fondazione sui prodotti SIPO fino ad agosto 2026 rappresenta un primo livello di integrazione. L'evoluzione verso modelli più strutturati richiederebbe la definizione di obiettivi quantificati – incremento percentuale delle donazioni raccolte, numero di nuovi sostenitori acquisiti, reach della comunicazione, ore di volontariato aziendale – e la rendicontazione periodica dei risultati raggiunti.
L'impegno sociale di SIPO – che secondo il comunicato supporta con donazioni volontarie le attività della Fondazione sia in occasione delle festività natalizie che in concomitanza di eventi territoriali – potrebbe trovare maggiore valorizzazione attraverso la pubblicazione di un report di sostenibilità che integri le dimensioni ambientale, sociale ed economica secondo standard riconosciuti come i GRI Standards.
Un percorso che permetterebbe di trasformare la narrazione dell'impegno sociale in evidenza misurabile, rafforzando al contempo la relazione con i consumatori sempre più attenti alla coerenza tra valori dichiarati e azioni verificabili.
Questo articolo è stato pubblicato su greenretail.news, testata specializzata in sostenibilità strategica nel retail e nell'agroalimentare.
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