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Green Retail  - Biodiversità e modello cooperativo: il sistema altoatesino che integra sostenibilità e redditività agricola
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News A cura di: Redazione GreenRetail.news

Biodiversità e modello cooperativo: il sistema altoatesino che integra sostenibilità e redditività agricola

L'esperienza delle cooperative ortofrutticole della Val Venosta dimostra come sia possibile conciliare protezione ambientale e stabilità economica per i piccoli produttori. Un approccio che combina innovazione e rispetto del territorio

Alto Adige, marzo 2025 – Conciliare sostenibilità ambientale e redditività economica rappresenta una delle sfide più complesse per il settore agricolo contemporaneo. In Val Venosta, l'Associazione delle Cooperative Ortofrutticole ha sviluppato un modello che affronta questa doppia esigenza attraverso un sistema cooperativo solido e iniziative concrete per la tutela della biodiversità locale.

Un modello economico a supporto dei piccoli produttori

Il sistema cooperativo della Val Venosta coinvolge 1.500 produttori con aziende di dimensioni medie non superiori ai 3 ettari. Questa frammentazione, potenzialmente penalizzante sul mercato, viene trasformata in un punto di forza grazie alla centralizzazione di servizi strategici: dalla commercializzazione alla logistica, fino alla consulenza tecnica specializzata.

I produttori ricevono supporto professionale in ogni fase produttiva, dalla selezione varietale – privilegiando cultivar resistenti ai cambiamenti climatici e in linea con le richieste di mercato – fino alle tecniche di raccolta differenziata, che prevedono più passaggi per selezionare solo i frutti con il giusto grado di maturazione.

Particolarmente significativo è l'approccio zero sprechi adottato nella filiera: le mele danneggiate dalla grandine o da altre cause vengono indirizzate all'azienda di trasformazione VOG Products, dove vengono convertite in succhi, concentrati o puree, evitando completamente gli scarti alimentari.

ELLA: tecnologia al servizio della biodiversità

Un elemento distintivo dell'approccio altoatesino è la piattaforma ELLA (Modulo di Rilevamento degli Habitat Agricoli), sviluppata dal Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura dell'Alto Adige. Questo strumento permette di tracciare e documentare tutte le misure adottate dai coltivatori per favorire la biodiversità nei frutteti.

Le rilevazioni effettuate su un ampio campione di aziende agricole mostrano dati significativi:

  • Oltre il 70% delle aziende ha piantato siepi nei meleti
  • Più della metà ha installato cespugli perenni
  • Il 40% mantiene alberi isolati ad alto fusto

A queste pratiche si aggiungono altre misure in linea con le direttive Bioland, come la costruzione di muri per creare rifugi naturali, l'installazione di cassette nido e la creazione di strisce fiorite. L'obiettivo è che entro l'anno di produzione 2025 tutte le aziende documentino le proprie misure di biodiversità attraverso la piattaforma ELLA.

I pascoli per le api: un esempio concreto di intervento ambientale

La collaborazione con gli apicoltori locali ha portato alla creazione di specifici pascoli per api sul Monte Sole di Laces e sul Monte Sole di Corzes (Silandro). Questi spazi, realizzati anche in aree precedentemente degradate, servono a colmare il periodo di carenza alimentare che le api affrontano tra la fioritura del melo e il trasferimento degli alveari ad altitudini maggiori.

Il progetto ha visto la piantumazione di 200 alberi e l'utilizzo di sementi specifiche per fornire polline e nettare alle api, dimostrando come interventi mirati possano trasformare anche aree problematiche in risorse per la biodiversità.

L'iniziativa "Rinuncia volontaria ai diserbanti"

Particolarmente significativo è l'impegno verso la riduzione degli erbicidi. Molti produttori hanno optato per il diserbo meccanico, una scelta più ecocompatibile ma anche più onerosa rispetto ai metodi tradizionali.

Attualmente, il 28% dell'intera superficie coltivata a mele in Val Venosta viene gestito senza l'uso di erbicidi, per un totale di 1.464 ettari. Questo ha permesso di sviluppare una specifica linea di prodotti "coltivati al 100% senza diserbanti", commercializzata con un packaging ecologico in cartone che risponde alle crescenti richieste di consumatori attenti all'ambiente.

Un modello replicabile

L'esperienza della Val Venosta dimostra come sia possibile integrare obiettivi ambientali e sostenibilità economica, creando un circolo virtuoso in cui la tutela del territorio diventa anche un valore aggiunto sul mercato. Il sistema cooperativo, unito a investimenti mirati in innovazione e sostenibilità, rappresenta un esempio significativo di come l'agricoltura possa affrontare le sfide contemporanee, garantendo stabilità ai produttori e preservando al contempo la biodiversità locale.


Articolo a cura della redazione di greenretail.news

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