Slow wine fair 2025: Il vino sostenibile tra piacere e responsabilità
La Slow Wine Fair 2025, che si tiene a BolognaFiere in contemporanea con SANA Food, ha aperto i battenti con una forte affluenza di professionisti del settore, buyer internazionali e appassionati. L'evento si conferma come punto di riferimento per il settore vitivinicolo italiano, con un focus particolare sulla sostenibilità e l'innovazione. La concomitanza delle due manifestazioni sottolinea l'importanza crescente del legame tra vino di qualità e approccio sostenibile alla produzione.
La rivoluzione del biologico: numeri e prospettive Il settore vitivinicolo italiano mostra una notevole capacità di innovazione, come evidenziano i dati presentati da Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio: oltre il 23% della superficie vitata nazionale è già convertita al biologico, con un mercato che nel 2023 ha toccato i 57,5 milioni di euro di vendite bio, segnando una crescita del 6,5% rispetto all'anno precedente. "Il vino biologico sta diventando la punta trainante della sostenibilità economica, ambientale e sociale", afferma Mammuccini.
Le sfide del cambiamento climatico Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia, ha evidenziato le criticità attuali: "Il vino sta attraversando una fase travagliata per varie ragioni - dalla crisi climatica alle difficoltà nelle esportazioni, fino al cambiamento dei consumi." La presenza di oltre 300 buyer internazionali, principalmente dal Nord Europa e Nord America, testimonia però come il mercato premi le scelte orientate alla sostenibilità.
Verso un packaging più leggero: una sfida collettiva "La nuova sfida per ridurre il peso delle bottiglie devono farla anzitutto i produttori," sottolinea Nappini, "ma può essere vinta solo con il concorso di tutta la filiera: dagli enotecari che spiegano la scelta della cantina, al ristoratore che ne fa una dovuta promozione, fino a noi quando scegliamo cosa portare in tavola."
L'equilibrio come chiave di lettura: una nuova prospettiva sul vino Al di là delle dichiarazioni ufficiali, emerge con forza la necessità di una nuova visione del vino basata sull'equilibrio. Non si tratta solo di bilanciare produzione e sostenibilità, ma di costruire una cultura del bere che metta in armonia il piacere con la responsabilità. L'equilibrio diventa così il principio guida che attraversa tutti gli aspetti del mondo del vino: - Equilibrio tra tradizione e innovazione nelle pratiche agricole - Equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale - Equilibrio tra godimento del prodotto e consumo consapevole - Equilibrio tra esigenze del mercato e rispetto del territorio
Una nuova cultura del vino per le giovani generazioni Come osserva Giancarlo Gariglio, Coordinatore della Slow Wine Coalition: "Dobbiamo trasmettere alle giovani generazioni, più sensibili di noi alla salute, nostra e del pianeta, un messaggio di rivoluzione agricola che parte dalla coltivazione dell'uva." Questa sensibilità delle nuove generazioni sta diventando un motore di cambiamento, spingendo il settore verso standard sempre più elevati di responsabilità ambientale e sociale.
Ripensare il consumo: dal piacere alla consapevolezza La vera innovazione sta nel modo di concepire il consumo del vino. Non si tratta più solo di apprezzare un prodotto, ma di comprendere e sostenere un intero sistema di valori. Il vino "buono, pulito e giusto" diventa l'espressione di una scelta consapevole che unisce: - La qualità del prodotto - Il rispetto per l'ambiente - La tutela del lavoro - La valorizzazione del territorio - La moderazione nel consumo
Conclusioni: verso un futuro sostenibile Il vino del futuro sarà il risultato di questo nuovo equilibrio tra piacere e responsabilità. La massiccia presenza di aziende biologiche e biodinamiche alla fiera (70% dei partecipanti) dimostra che il settore ha già imboccato questa strada. La sfida ora è consolidare questi progressi, continuando a innovare nel rispetto della tradizione e dell'ambiente. Solo così il vino potrà mantenere il suo ruolo di ambasciatore culturale, portando con sé non solo il piacere della degustazione, ma anche un messaggio di sostenibilità e consapevolezza per le generazioni future.
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