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Green Retail  - Il biologico diventa strategia misurabile: Alce Nero traccia la rotta per il retail sostenibile
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Finanza & Rendicontazione A cura di: Domenico Canzoniero

Il biologico diventa strategia misurabile: Alce Nero traccia la rotta per il retail sostenibile

Il Bilancio di Sostenibilità 2024 del marchio bolognese integra metriche ESRS e progetti di economia circolare, dimostrando come la transizione ecologica nell'agroalimentare possa generare valore condiviso lungo tutta la filiera retail. Dalla blockchain alla valorizzazione dei sottoprodotti, un modello replicabile per l'industria del largo consumo.

Il settore biologico affronta una fase di ridefinizione strategica, dove la sostenibilità autentica si distingue dai claim di facciata attraverso metriche scientifiche e impatti misurabili. Alce Nero rappresenta un caso studio significativo di questa evoluzione, presentando il Bilancio di Sostenibilità 2024 che integra gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) in anticipo rispetto agli obblighi normativi.

Strategia basata su evidenze scientifiche

L'approccio adottato dall'azienda bolognese si fonda sul principio della doppia materialità, valutando simultaneamente gli impatti ambientali e sociali delle attività e i rischi finanziari collegati. Una metodologia che trasforma il reporting da adempimento burocratico a strumento gestionale strategico.

«In un anno complesso, segnato da un contesto sempre meno favorevole al biologico, il nostro Bilancio di Sostenibilità testimonia l'impegno continuo verso lo sviluppo sostenibile», sottolinea Erika Marrone, Direttrice Qualità, Ricerca & Sviluppo, Filiere di Alce Nero. «Nonostante il posticipo del recepimento degli obblighi previsti dalla Direttiva CSRD, proseguiamo nel nostro lavoro di allineamento alle norme UE in cui il reporting non è solo adempimento normativo ma uno strumento gestionale chiave».

Economia circolare: dal sottoprodotto al valore aggiunto

Il progetto BON.TÀ emerge come esempio concreto di economia circolare applicata alla filiera agroalimentare. Attraverso il recupero dei sottoprodotti agricoli, l'azienda sviluppa nuovi ingredienti a valore nutrizionale e ambientale, con potenziali applicazioni anche nel settore non-food.

Questa iniziativa dimostra come la transizione ecologica possa generare opportunità di business concrete, trasformando i costi di smaltimento in flussi di ricavo aggiuntivi e riducendo simultaneamente l'impronta ambientale dell'intero processo produttivo.

Tecnologia per la trasparenza: blockchain e tracciabilità

L'integrazione di tecnologie avanzate rappresenta un elemento distintivo della strategia sostenibile. L'applicazione della blockchain a specifici prodotti garantisce tracciabilità completa lungo la filiera, rispondendo alla crescente domanda di trasparenza da parte dei consumatori e dei retailer.

Questo approccio tecnologico supporta il dialogo con la grande distribuzione, offrendo strumenti concreti per comunicare il valore della sostenibilità nei punti vendita e differenziare l'offerta in scaffale.

Governance partecipata e supply chain sostenibile

Il modello di governance adottato - con un Consiglio di Amministrazione composto prevalentemente da rappresentanti degli agricoltori e trasformatori soci - rappresenta un paradigma innovativo per il settore. Questa struttura partecipata facilita l'allineamento di tutta la filiera agli obiettivi di sostenibilità, creando valore condiviso dal produttore al consumatore finale.

La rete di oltre 1.000 produttori in Italia e nel mondo viene coordinata attraverso protocolli che integrano criteri ambientali, sociali e di qualità, dimostrando la scalabilità del modello anche per realtà di grandi dimensioni.

Impatti ambientali quantificati

Il bilancio documenta risultati misurabili in termini di riduzione degli impatti:

  • Efficienza energetica attraverso impianti fotovoltaici nei magazzini
  • Riduzione delle emissioni lungo la catena logistica
  • Gestione ottimizzata di risorse idriche e rifiuti
  • Tutela della biodiversità attraverso pratiche agroecologiche

L'approccio "Nature Positive" integra la transizione climatica con la preservazione degli ecosistemi, offrendo un framework replicabile per altre realtà del settore agroalimentare.

Prodotto come veicolo di sostenibilità

La filiera corta, la qualità alimentare e la scelta di non utilizzare ingredienti superflui trasformano ogni prodotto in un veicolo di comunicazione della sostenibilità. Le certificazioni internazionali (incluso Fairtrade) permettono l'accesso a mercati sempre più attenti agli aspetti ESG.

Il cibo viene concepito come "atto agricolo e culturale", integrando tradizione e innovazione in un'offerta che risponde alle esigenze del retail moderno di differenziazione basata su valori autentici.

Partnership strategiche per il valore sociale

Le collaborazioni territoriali con associazioni, enti locali e iniziative educative dimostrano come la sostenibilità possa generare impatti positivi oltre i confini aziendali. Questo approccio crea capitale sociale che rafforza il posizionamento del brand e facilita l'accettazione dei prodotti nei mercati locali.

Prospettive per il retail sostenibile

Il caso Alce Nero illustra come la transizione ecologica nell'agroalimentare possa essere guidata da metriche scientifiche piuttosto che da claim generici. L'integrazione di governance partecipata, economia circolare, tecnologie digitali e impatti misurabili offre un modello replicabile per l'industria del largo consumo.

«Guardando avanti, siamo determinati a costruire un futuro basato su una crescita responsabile, solidità finanziaria e attenzione ai valori che ci hanno sempre contraddistinti», dichiara Arturo Santini, Presidente e Amministratore Delegato. «Per ribadire il nostro posizionamento come punto di riferimento nel mercato del cibo di altissima qualità».

La disponibilità del Bilancio sul sito aziendale conferma l'impegno verso la trasparenza come elemento strategico per il dialogo con retailer, consumatori e stakeholder istituzionali.

       
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