Il primo quotidiano sulla sostenibilità nel retail
Aggiornato a
Green Retail  - Siccità, per Greenpeace è un problema strutturale
Information
News A cura di: Fabrizio Vallari

Siccità, per Greenpeace è un problema strutturale

Occorre fermare i cambiamenti climatici e cambiare modello agricolo.

«Se vogliamo affrontare il problema siccità, ormai diventato un fenomeno strutturale e non più solo emergenziale, dobbiamo intervenire sui due fattori che incidono principalmente sulla scarsità idrica. Dobbiamo ottimizzare al meglio le risorse idriche a disposizione, mettendo in discussione come e per quali scopi utilizziamo questo bene sempre più scarso, a partire dai consumi per l’agricoltura, e dobbiamo accelerare nella lotta alla crisi climatica in corso». Così Simona Savini, della campagna agricoltura di Greenpeace Italia, commenta la mancanza di acqua che sta ormai da mesi colpendo il Paese da nord a sud.

Secondo i dati dell’European Environment Agency, l'agricoltura è il settore che più necessita di risorse idriche: in Europa circa il 59% dell’acqua dolce è utilizzato per questa attività, con l’Italia secondo Paese del continente per ricorso all’irrigazione per le proprie coltivazioni. Non a caso, le stime delle organizzazioni di categoria sui danni all’agricoltura previsti a causa della siccità nel 2022 oscillano tra uno e tre miliardi di euro. In particolare nel bacino del Po è a rischio circa il 50% della produzione agricola.

«Sono a rischio soprattutto colture come mais e soia, la cui reperibilità sul mercato è già complicata a causa della guerra in Ucraina. Queste materie prime però non sono destinate al consumo umano, perché vengono quasi interamente indirizzate alla filiera zootecnica», continua Savini. «C’è dunque bisogno di ripensare il sistema degli allevamenti intensivi che, oltre ad avere impatti importanti sul clima del Pianeta, consuma oltre un terzo di tutta l’acqua usata dal settore agricolo, anche per le grandi estensioni di terreni irrigui dedicati alla produzione di mangimi. Queste percentuali mostrano che stiamo utilizzando in modo poco efficace risorse naturali sempre più scarse come l’acqua, e proprio per questo è urgente ridurre subito il numero di animali allevati», conclude Savini.

Il mais è infatti, dopo il riso, la seconda coltivazione italiana per consumi irrigui (circa il 20% del volume totale). Greenpeace ritiene perciò preoccupanti le intenzioni del MIPAAF e di alcune organizzazioni di categoria, come Coldiretti, di seminare mais sui terreni cosiddetti “a riposo”, approfittando delle deroghe concesse dall’Unione Europea in risposta alla crisi connessa al conflitto in Ucraina.

Per l’organizzazione ambientalista è necessario proteggere i terreni agricoli da ulteriori stress, affinché possano continuare a essere produttivi negli anni a venire. Questo significa rafforzare e non derogare a quelle misure ambientali che, proteggendo l’ambiente, tutelano anche la salute e la fertilità dei suoli e delle aree agricole, ad esempio aumentando la loro capacità di trattenere umidità. Continuare a usare terreni, risorse naturali e acqua per alimentare un sistema di produzione zootecnica intensiva è un errore che non va più commesso.

ALTRI ARTICOLI

Green Retail  - Siccità, per Greenpeace è un problema strutturale

Seven ottiene la certificazione B Corp

Seven S.p.A., azienda leader nella produzione di zaini e un’ampia gamma di articoli per la scuola e l’educazione, ha ottenuto la certificazione B Corp dopo un percorso di trasformazione iniziato con l’adozione della qualifica di Società Benefit nel 2024 Il percorso di Seven Partecipata dal fondo di private equity Green Arrow Capital, Seven entra…
Green Retail  - Siccità, per Greenpeace è un problema strutturale

iN’s Mercato riceve per il secondo anno il Sigillo Altroconsumo

Per il secondo anno consecutivo iN’s Mercato ottiene il Sigillo Altroconsumo come discount più conveniente nella categoria spesa mista. Il riconoscimento, pubblicato su Altroconsumo Inchieste di settembre 2025, premia l’impegno dell’insegna nel garantire convenienza reale e continuativa senza compromessi sulla qualità.
Green Retail  - Siccità, per Greenpeace è un problema strutturale

Italchimica pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2025

Italchimica presenta la sesta edizione del Bilancio di Sostenibilità, un documento di 85 pagine redatto su base volontaria secondo i più recenti GRI Sustainability Reporting Standards (2023). Il report sintetizza risultati, metriche e obiettivi su clima, filiera e coinvolgimento degli stakeholder.
Green Retail  - Siccità, per Greenpeace è un problema strutturale

CIA-Conad inaugura "Parole Pari", biblioteca aziendale per la parità di genere

La cooperativa forlivese ha creato uno spazio inclusivo nella propria sede per promuovere uguaglianza e diversità tra i collaboratori. L'iniziativa consolida il percorso che ha portato all'ottenimento della certificazione per la parità di genere, offrendo un corner di crescita culturale accessibile a dipendenti e famiglie con testi per tutte le…
Green Retail  - Siccità, per Greenpeace è un problema strutturale

ILIP porta a Fruit Attraction 2025 nuove soluzioni per l' ortofrutta

ILIP, parte del Gruppo ILPA e specializzata in soluzioni di packaging alimentare sostenibile, sarà presente a Fruit Attraction 2025 (Madrid, 30 settembre – 2 ottobre, Stand B21 – Padiglione 9). L’azienda esporrà novità dedicate all’ortofrutta fresca e al settore ortoflorovivaistico, con l’obiettivo di coniugare innovazione, funzionalità ed…
Green Retail  - Siccità, per Greenpeace è un problema strutturale

Tosca presenta gli espositori riutilizzabili “Crystal Clear”

Tosca, azienda internazionale specializzata in soluzioni di packaging riutilizzabile, ha presentato gli espositori Crystal Clear, pensati come alternativa concreta al cartone monouso. La proposta unisce resistenza, modularità e trasparenza, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti e migliorare la visibilità dei prodotti in negozio.
       
    Il sito Green Retail  - Siccità, per Greenpeace è un problema strutturale