Governance femminile e filiera trasparente nella IV Gamma: il modello L'Insalata dell'Orto

Il Bilancio di Sostenibilità 2024 certificato GRI documenta una strategia aziendale che integra controllo di filiera, efficienza energetica e parità di genere. Con 50 milioni di fatturato, 70% di coltivazioni biologiche e leadership femminile al vertice, l'azienda veneta ridefinisce i parametri della sostenibilità nel settore ortofrutticolo.

Il settore della IV Gamma affronta oggi una duplice sfida: garantire performance economiche solide mantenendo al contempo standard ambientali e sociali misurabili. Il nuovo Bilancio di Sostenibilità 2024 de L'Insalata dell'Orto, redatto secondo gli standard internazionali GRI, dimostra come questa integrazione sia possibile attraverso un modello d'impresa che fa del controllo di filiera, dell'efficienza energetica e della governance paritaria i propri pilastri strategici.

L'azienda veneta, tra i principali player italiani della IV Gamma e leader europeo nella produzione di fiori eduli, presenta risultati che collegano direttamente sostenibilità ambientale e crescita economica: oltre 50 milioni di euro di ricavi (+6-7% sul 2023), con il 65% derivante dall'export verso i mercati del Centro e Nord Europa, trainato dalle produzioni biologiche che rappresentano il 70% delle coltivazioni.

Efficienza energetica e valorizzazione degli scarti

Gli investimenti in sostenibilità si traducono in dati misurabili. Nel 2024 L'Insalata dell'Orto ha ridotto del 44% l'utilizzo di gasolio e mantiene un consumo energetico per tonnellata inferiore del 60% rispetto alla media del settore. L'ampliamento dello stabilimento di Mira (Venezia) ha previsto l'installazione di un nuovo impianto fotovoltaico da 300 kW, che si aggiunge ai 600 kW già operativi, e l'introduzione di nuove celle frigorifere da 6.000 metri cubi.

La gestione dei rifiuti segue logiche di economia circolare: le 236 tonnellate di scarti vegetali derivanti dalla lavorazione degli ortaggi – pari al 43% del totale – sono state interamente valorizzate come sottoprodotti per la produzione di biogas, mentre carta, plastica e imballaggi sono stati gestiti in ottica di riduzione e recupero.

«Per noi la crescita non è mai fine a se stessa – afferma Cinzia Busana, amministratore delegato – Ogni investimento deve generare valore duraturo, in termini di qualità, efficienza e sostenibilità. Il controllo di filiera resta la nostra garanzia principale: significa presidiare ogni fase del processo, dal seme alla busta».

Filiera corta e agricoltura biologica

Il modello produttivo si fonda sulla collaborazione con Op La Maggiolina, di cui L'Insalata dell'Orto è filiale: una rete di 18 aziende agricole su 350 ettari, con il 70% delle superfici coltivato a biologico. La concentrazione territoriale – principalmente tra Veneto e Campania – permette di ridurre le distanze di trasporto e garantire tracciabilità completa, elemento sempre più rilevante in vista dell'applicazione della normativa europea sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

Prosegue inoltre il percorso di valorizzazione delle produzioni a Residuo Zero, un protocollo che prevede l'utilizzo controllato di principi attivi con tempi di degradazione tali da garantire l'assenza di residui chimici al momento del consumo.

«L'innovazione non è solo tecnologica – sottolinea Raffaella Busana, direttore generale – ma anche organizzativa e valoriale. Il nostro legame con Op La Maggiolina e con i produttori agricoli ci consente di creare ricadute economiche e occupazionali reali nei territori in cui operiamo».

Parità di genere come modello di governance

L'aspetto più distintivo del modello aziendale riguarda la governance femminile. L'azienda impiega 20 dipendenti diretti con parità assoluta tra uomini e donne e 276 collaboratori attraverso cooperative locali. Nel Consiglio di Amministrazione la rappresentanza femminile è paritaria, mentre la gestione operativa è affidata a Cinzia e Raffaella Busana, espressione di una leadership femminile ancora minoritaria nel settore agricolo italiano.

«Il principio di parità di genere non è solo un dato statistico, ma una scelta culturale che orienta la nostra governance – precisa Cinzia Busana – Rappresenta un modo di guidare l'impresa con equilibrio, ascolto e visione condivisa».

Secondo i dati ASviS, nel settore agroalimentare italiano le donne rappresentano il 32% degli occupati ma solo il 18% ricopre ruoli dirigenziali. La struttura de L'Insalata dell'Orto si colloca quindi tra i casi più avanzati di gender equality nel comparto.

Responsabilità sociale e territorio

Il Bilancio di Sostenibilità documenta anche le iniziative a favore della comunità locale, tra cui il sostegno continuativo all'associazione La Cometa di Mira (Venezia) e alla Fondazione Veneta per la Cura del Diabete di Padova. Nel 2023 l'azienda aveva promosso il restauro della Chiesa di San Lazzaro a Venezia attraverso una speciale confezione dedicata.

«Restituire valore al territorio significa creare un ciclo virtuoso in cui impresa, agricoltura e comunità crescono insieme – afferma Sara Menin, direttore marketing e comunicazione – È la dimensione più autentica della sostenibilità».

Standard GRI e trasparenza comunicativa

L'adozione degli standard GRI (Global Reporting Initiative) per la redazione del bilancio rappresenta un elemento di garanzia metodologica. Il framework GRI richiede la misurazione di indicatori economici, ambientali e sociali secondo criteri scientifici verificabili, facilitando la comparabilità tra aziende e settori.

In un contesto in cui l'84,5% della spesa in GDO (dato Osservatorio Immagino 2025) è destinata a prodotti con green claim monocriteriali sul packaging – spesso basati su aspetti parziali dell'impronta ambientale – la rendicontazione secondo standard riconosciuti diventa un elemento distintivo per orientare le scelte di distribuzione e consumo verso parametri oggettivi.