SDA Bocconi: il nuovo Report 2024/2025 del Monitor for Circular Fashion
Il Monitor for Circular Fashion (M4CF), Osservatorio di Ricerca parte del Sustainability Lab di SDA Bocconi School of Management, ha presentato il suo nuovo Report 2024/2025.
L’analisi valuta l’impatto delle strategie di circolarità delle aziende della moda nel contesto delle recenti normative europee su sostenibilità e responsabilità sociale.
All’evento di presentazione, ospitato nel campus milanese di SDA Bocconi, hanno partecipato Commissione Europea, EURATEX, OECD e le aziende partner del Monitor.
I risultati del Report: le sfide del nuovo quadro legislativo
Le 28 aziende aderenti al Monitor, che complessivamente rappresentano 123.000 lavoratori e un fatturato di 34 miliardi di euro nel 2023, hanno valutato la loro conformità alle normative su Ecodesign, EUDR, Passaporto Digitale, Green Claims, Nature Restoration Law e Due Diligence Directive.
Dall’analisi emergono tre aree prioritarie per le aziende del settore:
Ecodesign e biodiversità: l’uso di materiali rinnovabili e non tossici è ritenuto essenziale, ma la mancanza di chiarezza normativa rende difficile quantificare i costi e i benefici.
Monitoraggio della filiera produttiva: il rispetto degli standard ambientali e sociali lungo tutta la supply chain è una priorità, soprattutto dopo l’introduzione della Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD).
Tecnologie per la circolarità: nei prossimi tre anni si prevede una crescita del 31% nell’adozione dell’intelligenza artificiale a supporto della transizione circolare, seguita dalle piattaforme per la tracciabilità (+12%) e per la circolarità (+19%).
Secondo un’indagine condotta in collaborazione con Certilogo, il 49% dei consumatori dichiara di avere familiarità con il Digital Product Passport, che dal 2027 sarà obbligatorio in Europa per garantire maggiore trasparenza sui prodotti. Tuttavia, persistono ostacoli all’acquisto di moda sostenibile:
Costo elevato (37%)
Timore di contraffazioni (29%)
Preoccupazioni sul greenwashing (22%)
Progetti di circolarità e misurazione dell’impatto
Dal Report emergono 14 progetti concreti di moda circolare, tra cui:
Think Leather (HModa, GAB Group, Seriscreen e Progetto QUID), che trasforma rimanenze di pellame in nuovi accessori.
Kintsugi (YKK, Save The Duck, Temera), che introduce un sistema di riparazione ispirato alla tecnica giapponese del restauro.
One Next Step (TOD’S Group, Mastrotto, UNIC, ICEC), che sviluppa calzature secondo i principi dell’ecodesign, sostituendo il 79% dei materiali con alternative più sostenibili.
Digital Product Passport (Save The Duck e Certilogo), che permette ai consumatori di accedere a informazioni dettagliate sui prodotti e contribuire all’economia circolare tramite funzioni di resale su eBay e donazione tramite Humana People to People Italia.
Il Circular Fashion Manifesto: trasparenza e tracciabilità
Durante l’evento è stato presentato il Circular Fashion Manifesto 2024, che riafferma l’impegno delle aziende del Monitor per la trasparenza e la tracciabilità nella filiera della moda.
Francesca Romana Rinaldi, Direttrice del Monitor for Circular Fashion SDA Bocconi, ha commentato: "Oggi manca ancora una cultura della sostenibilità e della circolarità: le Direttive e i Regolamenti non possono crearla, ma stanno spingendo le aziende a muoversi in quella direzione. Spetta alle aziende mettere in atto strategie e strumenti per plasmare questa cultura. Il M4CF è uno spazio pre-competitivo dove ingredient-brands, vendors, brand, retailers e fornitori di servizi del settore moda possono cooperare nella condivisione di buone pratiche, avendo come obiettivo l’armonizzazione e l’accelerazione della twin transition."
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