Slow Wine Fair e Sana Food insieme: il futuro del vino e dell'agroalimentare è sostenibile?
La conferenza stampa di Slow Wine Fair e Sana Food è stata l’occasione per presentare la novità dell’accoppiata tra due manifestazioni che si scoprono sorelle in nome della sostenibilità e per mettere in luce una tendenza significativa che sta ridisegnando il panorama del settore vitivinicolo e agroalimentare italiano.
Il Sana raddoppia e si accoppia, per evolversi La prima novità presentata è stata la mossa coraggiosa di ripensare un appuntamento storico come Sana. Non ci sarà più l'appuntamento solito di settembre ma la componente espositiva agroalimentare(Sana Food) andrà al fianco della seconda fiera del settore vitivinicolo in Italia, Slow Wine Fair, e la componente cosmetica(Sana Beauty) sarà in accoppiata con il Cosmoprof, uno dei pezzi forti del calendario fieristico felsineo. L’operazione sembra ben congegnata e dovrebbe premiare sia i visitatori professionali del canale horeca e ristorazione sia i buyer internazionali che con un solo biglietto avranno a disposizione 250 espositori alimentari, 1000 cantine e oltre 5000 etichette di vino. Vedremo il 23-25 febbraio se gli operatori del fuori casa saranno pronti a dare ragione alla scommessa di Bologna Fiere e dei suoi partner.
Slow Wine Fair: quando il vino non è solo alcool
Le cose si fanno ancora più interessanti quando si entra nel vivo dei contenuti delle due manifestazioni ed emerge chiaro che il futuro del comparto vitivinicolo è sempre più orientato verso un posizionamento strategico basato sulla sostenibilità. Come ben sintetizzato da Giancarlo Gariglio curatore della guida Slow Wine e coordinatore della Slow Wine Coalition, in un momento di crisi dei consumi di alcolici, e del vino in particolare, sono proprio le produzioni biologiche, biodinamiche e alternative al mainstream a mostrare interessanti potenzialità di sviluppo e di resilienza. Il dato Nomisma 2023 che vede una crescita del vino biologico in Italia del 6,5% sembra una conferma del fatto che oggi si avvantaggiano quelle produzioni vitivinicole che hanno contenuti reali capaci di distinguersi dal solo contenuto alcolico il cui impatto sulla salute non è certo positivo. Anche per questo, forse, i numeri della fiera sono in crescita. Perché Slow Wine non è vissuto solo come un momento commerciale ma anche come un’occasione per conoscere quello che c’è dietro e dentro il lavoro di oltre 1000 cantine che gestiscono il suolo, la biodiversità, il packaging e i trasporti con un po’ più di cura di quanto faccia il settore.
In tema di cura, una nota di merito va anche agli aspetti espositivi e logistici. Infatti durante la tre giorni sul vino buono, pulito e giusto, il 99,5% dei rifiuti prodotti all’interno del Quartiere fieristico viene recuperato, selezionato e diviso per categoria, e infine reimmesso nel mercato come materie prime secondarie. Inoltre, l’allestimento dei padiglioni ha il marchio “CO2 Neutral” del Ministero dell’Ambiente e produce l’87% di CO2 in meno rispetto a tipologie tradizionali, grazie anche all’assenza di moquette sui 20.000 mq dell'evento.
One Health e Planet Health Diet: un nuovo modello di consumo alimentare
Questa tendenza che si intravede nel mercato del vino riflette una nuova concezione della sostenibilità, che privilegia un rapporto armonico non solo con il pianeta ma anche con il proprio corpo e la psiche. Una nuova sintesi dei valori di sostenibilità che trova solide basi scientifiche nel modello One Health (https://www.iss.it/one-health) e concrete applicazioni nel consumo alimentare grazie alla Planet Health Diet (https://eatforum.org/eat-lancet-commission/the-planetary-health-diet-and-you/) e ai principi della dieta mediterranea, nostro patrimonio nazionale e mondiale.
Se anche il vino vuole trovare un posto in questo nuovo modello la sfida per il settore vitivinicolo è quella di promuovere un consumo consapevole che metta al centro il valore culturale ma anche la salute delle persone e la integri con la tutela del pianeta. E questa è anche la sfida del settore agroalimentare che oltre al vino ha in pancia - è il caso di dirlo - una serie di prodotti che vanno assunti con moderazione se vogliamo vivere sani e a lungo. Non a caso uno dei progetti presentati a Sana Food sarà proprio una ricerca sul microbiota intestinale e la dieta mediterranea dell’università Tor Vergata di Roma.
Conclusioni Connettendo i puntini possiamo concludere dicendo che entrambe le novità - ovvero il fatto che il vino slow è più competitivo perché non è solo alcool, e la notizia della redistribuzione del patrimonio di espositori del Sana tra Slow Wine e Cosmoprof - sembrano indicare un processo più ampio di integrazione dei principi di sostenibilità nei mercati di riferimento. Non si tratta più di costruire un'alternativa al sistema convenzionale, di creare una nicchia o un percorso parallelo ma piuttosto di promuovere una vera e propria integrazione delle metodologie e della visione sostenibile all'interno dei settori tradizionali. Un contagio positivo che sta trasformando il modo di concepire e organizzare le produzioni agroalimentari e vitivinicole e che presto ci aspettiamo arrivi anche sugli scaffali del supermercato per dare concretezza a un nuovo modello di consumo alimentare e di rapporto con il cibo.
Nella foto da sinistra: Maria Grazia Mammuccini - presidente Federbio Domenico Lunghi - direttore Food&Beverage Bologna Fiere Alice Giuliani - Exhibition Manager Slow Wine Fair Claudia Castello - Exhibition Manager Sana Food Assessorato Agroalimentare --- Comune di Bologna Giancarlo Tonelli - direttore Ascom Bologna Giancarlo Gariglio - curatore della guida Slow Wine e coordinatore della Slow Wine Coalition
Dal 12 al 21 settembre, un viaggio estremo di 10 maratone in 10 giorni per celebrare la bellezza del paese e sensibilizzare su sfide ecologiche cruciali. L'iniziativa sostiene "Puliamo il Mondo", il più grande evento di volontariato ambientale globale, con una raccolta fondi per regalare kit gratuiti alle scuole italiane. Un modello di engagement…
L'azienda del Cilento elimina plastica e colla dai propri yogurt e cremosi di latte di bufala, introducendo materiali completamente riciclabili e un sistema di fidelizzazione digitale. La strategia punta su tracciabilità della filiera, certificazioni inclusive e riutilizzo dei contenitori come modello di business sostenibile per il settore…
Lg Electronics ha annunciato l’adozione estesa del gas refrigerante R32 su tutte le soluzioni di climatizzazione destinate al settore commerciale e terziario. L’aggiornamento tecnologico rientra nella strategia di transizione verso sistemi a minore impatto ambientale, in linea con le nuove normative europee sui gas fluorurati.
L’agenzia di comunicazione Nextcom ha annunciato la propria adesione a Intrecci, il progetto promosso dalla Fondazione Grana Padano ETS per il restauro delle coperture della Chiesa abbaziale di Chiaravalle Milanese.
Balocco SpA ha annunciato la scomparsa di Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato dell’azienda, avvenuta il 4 agosto 2025 all’età di 61 anni. Alla guida della società dal 2022, Alessandra era attiva in azienda dagli anni ’90, a fianco del padre Aldo Balocco e del fratello Alberto, scomparso nel 2022.
Il gruppo immobiliare Savills, attivo in Italia con oltre 200 professionisti, ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022, standard nazionale sulla parità di genere nei luoghi di lavoro. Il riconoscimento è stato rilasciato da EQA Partners, a seguito di un audit che ha valutato l’azienda su sei macro-aree: governance, cultura aziendale, risorse…
Il prestigioso Bollino de Il Salvagente per la pasta Senatore Cappelli della linea "L'Arte delle Specialità" dimostra come la grande distribuzione possa coniugare accessibilità economica e trasparenza certificata. Un modello di posizionamento che valorizza biodiversità agricola e tracciabilità come leva competitiva nel segmento biologico.
Il Bilancio di Sostenibilità 2024 del marchio bolognese integra metriche ESRS e progetti di economia circolare, dimostrando come la transizione ecologica nell'agroalimentare possa generare valore condiviso lungo tutta la filiera retail. Dalla blockchain alla valorizzazione dei sottoprodotti, un modello replicabile per l'industria del largo…
Secondo un’analisi di Espresso Communication per conto di Vero Volley, il mercato delle sponsorizzazioni sportive globali ha registrato nel 2024 ricavi vicini ai 66 miliardi di euro
La storica azienda pugliese di pasta Casa Milo integra fotovoltaico da 1 MWp con soluzioni intermodali per costruire una filiera a zero emissioni. L'obiettivo: 855 tonnellate di CO₂ risparmiate annualmente attraverso energia pulita e trasporti sostenibili, trasformando gli stabilimenti produttivi in hub di economia circolare per l'industria…