Personalizzabile, “social” e gustoso: il poké secondo gli italiani intervistati da Ami Poké
Riso bianco, tonno o salmone, avocado, salse orientali e frutta secca: è l’identikit della poké bowl preferita dagli italiani under 35.
A condividere una panoramica sulle preferenze e le abitudini nel Bel Paese è Ami Poké.
Colorato, invitante, sano ed esotico quanto basta: è il poké, piatto tipico hawaiano che sta conquistando cuori e palati dello Stivale. Ma quali sono le preferenze degli italiani quando si parla di poké?
A condividere una panoramica sulle abitudini di consumo è Ami Poké, catena di pokerie nata nel 2018 a Roma e tra i primi player in Italia, che attraverso i suoi canali social ha condotto un sondaggio per individuare le preferenze degli italiani quando si parla della coloratissima bowl, dagli ingredienti immancabili ai punti di forza più apprezzati.
Come rivela il sondaggio, il piatto hawaiano, amato da tutti, viene scelto nel 75% dei casi perché ritenuto un pasto completo e gustoso, ma gli utenti lo amano anche perché è facile e veloce da consumare e perché si presta bene sia al delivery che al take away (25%). Proprio queste due opzioni sono tra le modalità di consumo preferite, scelte rispettivamente nel 47% e dal 16% dei casi, mentre il 33% degli utenti preferisce consumare negli store.
Il momento migliore della giornata per consumarlo? Il pranzo, che raccoglie il 71% delle preferenze dei poké lover, seguito dalla cena (27%).
Il successo della personalizzazione e gli ingredienti preferiti Tra le chiavi del successo della bowl hawaiana anche la possibilità di comporla a proprio piacimento, come afferma l’87% degli utenti (contro il 13% che opta per gli Home Poké già presenti nei menù), che preferisce creare il proprio piatto in autonomia a partire dalla dimensione della ciotola — regular nel 60% dei casi e large nel 40% — e dalla base. Su questo fronte, a raccogliere il maggior numero di preferenze è il riso bianco (69%), seguito da riso nero (15%) e “half & half” (13%), ossia la combinazione delle due tipologie di riso.
Tra le proteine — che secondo il 64% degli utenti non possono mai mancare tra gli ingredienti della poké bowl — il primo posto spetta a tonno e salmone (88%), che distaccano nettamente pollo (7%), surimi di granchio e polpo (3%) e tofu (2%). Gli amanti delle poké bowl hanno idee chiare anche quando si parla di frutta, ingrediente immancabile per il 20% degli utenti: a prevalere, nel 75% dei casi, è l’avocado, seguito dal mango al 17% e da ananas e mela verde, entrambi al 4%. Per quanto riguarda i condimenti, invece, si guarda all’oriente: spiccano la salsa di soia o teriyaki (69%), seguite da maionese, yogurt o philadelphia (20%), olio EVO o citronette (6%) e sriracha piccante o sweet mango (5%). Più omogenea, invece, la distribuzione delle preferenze quando si parla di topping: nel 38% dei casi la scelta ricade sulla frutta secca (mandorle, pistacchi, arachidi), nel 32% su un ingrediente crispy come cipolla o platano e nel 30% sui semi.
In accompagnamento alla bowl, gli italiani prediligono l’acqua (79%), seguita da soft drink e smoothies (13%); poco apprezzati invece gli alcolici, come birra, vino e cocktail, che raccolgono solo l’8% delle preferenze.
Condiviso e social: il poké si gusta meglio in compagnia
Parola chiave per il mondo dei poké è “condivisione”: il 79% degli utenti lo sceglie come pasto da consumare in compagnia — chi con gli amici (48%), chi con il proprio partner (25%) e chi con i colleghi di lavoro (6%) — e quasi la metà degli intervistati l’ha scoperto attraverso le condivisioni sui social (48%) o grazie ai consigli di amici (26%).
“Il poké è un piatto che unisce gusto, praticità e ingredienti salutari e permette di giocare con diverse combinazioni, caratteristica apprezzatissima dai consumatori, come dimostrano anche i dati che abbiamo raccolto", spiegano i founder di Ami Pokè Alessandro De Crescenzo e Riccardo Bellini. “Il successo del poké è confermato anche dai dati di settore: nel 2020 ha dominato la classifica dei cibi più ordinati a domicilio, crescendo del 133% rispetto al 2019 e attestandosi a un valore di €86 milioni di fatturato, e ora punta ai €143 milioni entro il 2024 (Growth Capital, 2020). È un mondo in continua crescita e in continuo sviluppo”.
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