Secondo l’ultimo report dell’Osservatorio Agrofarma realizzato da Areté, il settore agricolo italiano sta aumentando gli invsetimenti per la ricerca, l' innovazione tecnologica e la produzione bilogica, in linea con la nuova vision europea.
Nel 2023, la superficie agricola utilizzata per il biologico in Italia ha raggiunto i 2,5 milioni di ettari, pari al 20,4% della SAU nazionale, un dato superiore alla media europea dell'11,4%. Le colture più diffuse in regime biologico sono foraggere, prati e pascoli, seguite dai cereali.
Il report evidenzia anche l’importanza delle partnership tra l’industria degli agrofarmaci e istituzioni scientifiche del territorio nazionale. Negli ultimi cinque anni, le imprese associate ad Agrofarma hanno attivato quasi 1.900 collaborazioni con università, centri di ricerca, organizzazioni produttive e laboratori privati per lo sviluppo di soluzioni innovative e più sostenibili per l’agricoltura.
Paolo Tassani, Presidente di Agrofarma-Federchimica, ha commentato: «I numeri dell’Osservatorio confermano che la nostra industria sta supportando concretamente l'evoluzione verso un sistema agroalimentare sostenibile e competitivo. Investire in ricerca e sviluppo, mettendo in rete le competenze italiane, è essenziale per rispondere con successo alle sfide future del comparto agricolo.»
Altro aspetto centrale è la digitalizzazione: il settore dell'Agricoltura 4.0 continua a crescere, sebbene nel 2024 abbia registrato una lieve contrazione dovuta al calo degli incentivi. Le tecnologie digitali, comprese quelle basate sull'intelligenza artificiale, rimangono però strategiche, con agricoltori sempre più convinti dei benefici derivanti dal loro utilizzo.
Secondo Enrica Gentile, CEO di Areté, «il report descrive un comparto dinamico, in cui bio e tecnologia giocano ruoli complementari e fondamentali. Questi due elementi rappresentano una risposta concreta alle nuove esigenze europee, in particolare alla Vision for Agriculture and Food della Commissione UE, che punta proprio sulla digitalizzazione e sull'accelerazione dei prodotti per il biocontrollo.»
Il documento europeo, infatti, promuove una strategia digitale per il settore agricolo e il supporto alle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), soluzioni moderne già adottate con successo dall'industria agrochimica italiana.