“Ripartiamo dal Packaging” è un progetto formativo promosso dalla Fondazione Carta Etica del Packaging, in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e con ENIP-GCT (Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale Grafica, Cartotecnica e Trasformatrice).
L’obiettivo è offrire a persone detenute una concreta opportunità professionale, con ricadute dirette sul percorso di reinserimento sociale. Il progetto si sviluppa nel settore della grafica e stampa per il packaging, un comparto in evoluzione che esprime una crescente domanda di personale qualificato.
Il progetto pilota partirà a settembre 2025 presso la Casa Circondariale di Lodi, con possibilità di estensione ad altri istituti lombardi e nazionali. Il percorso prevede 75 ore di formazione in presenza, suddivise in moduli:
Prestampa (25 ore)
Stampa (20 ore)
Allestimento e finitura (20 ore)
Verifica ed esercitazioni (10 ore)
Le lezioni integrano software professionali, supporti strutturati ed esercitazioni pratiche, con l’obiettivo di trasmettere conoscenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro.
Il progetto invita le imprese a partecipare attivamente. Le aziende interessate possono sostenere un detenuto con un contributo mensile di 500 euro, coprendo i costi formativi e contribuendo allo sviluppo di una filiera produttiva più inclusiva ed etica.
Al termine del corso, le imprese avranno la possibilità di attivare stage, periodi di prova o inserimenti lavorativi. In questo modo, il progetto genera valore condiviso tra formazione, lavoro e responsabilità sociale.
Le imprese che aderiscono potranno accedere agli incentivi della Legge Smuraglia (193/2000), che promuove il lavoro penitenziario attraverso agevolazioni fiscali e contributive. L’iniziativa intende essere un modello replicabile su scala nazionale, con impatto reale su autonomia, fiducia e dignità professionale delle persone coinvolte.
“Ripartiamo dal Packaging” mette al centro il lavoro come leva di cambiamento. L’obiettivo è costruire percorsi tecnici concreti, capaci di coniugare formazione, inclusione e sviluppo sostenibile all’interno di una filiera industriale responsabile.