Nespresso, in collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2, ha realizzato un intervento di forestazione lungo le rive del Po, nel Bosco Musolino (AL), con l’obiettivo di rafforzare gli argini e proteggere il territorio da esondazioni e danni climatici.
L'iniziativa, denominata “Le città che respirano”, prevede la messa a dimora di 1.000 nuove piante su una superficie complessiva di 10.000 metri quadrati, incrementando così la capacità naturale dell’area di assorbire acqua e mitigare gli effetti delle piene.
Questa azione rappresenta la risposta concreta di Nespresso alle richieste emerse dal “1° Osservatorio Partecipativo Nespresso”, un'indagine realizzata con SWG che ha coinvolto oltre 1.500 italiani, evidenziando come la piantumazione lungo gli argini dei fiumi sia una priorità per il 45% degli intervistati.
Le specie arboree selezionate, tra cui acero campestre, olmo, farnia e cerro, sono particolarmente adatte alle condizioni ambientali dell’area fluviale e contribuiscono al rafforzamento del suolo, contrastando l’erosione e riducendo il rischio di frane. Contestualmente, l’intervento include anche l’installazione di 15 Bee Hotel, speciali rifugi per api che supportano il progetto "Save The Queen" di Legambiente per proteggere gli insetti impollinatori, fondamentali per la biodiversità e l'equilibrio ambientale.
Emanuela Sarzotti, Direttrice dell'Ente di gestione Aree protette Po piemontese, ha espresso grande soddisfazione per la collaborazione: «Le 1.000 piante messe a dimora saranno scrigno di biodiversità lungo il Po, a vantaggio di tutta la cittadinanza locale».
Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana, ha sottolineato l'importanza dell’ascolto delle comunità locali nella scelta dei progetti di riforestazione: «Questa azione è il risultato diretto delle esigenze espresse dagli italiani attraverso il nostro Osservatorio Partecipativo. È un modello che guiderà le nostre attività future a beneficio dei territori e delle persone».
Sergio Capelli, Direttore di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, ha evidenziato il valore partecipativo del progetto: «Questi interventi concreti rendono i cittadini più consapevoli delle sfide climatiche che affrontiamo, creando collaborazione tra associazioni, aziende e istituzioni».
Infine, Elena Piazza di AzzeroCO2 ha ricordato che «gli habitat fluviali italiani sono tra i più vulnerabili ai cambiamenti climatici e all’azione umana. La riforestazione contribuisce a proteggere queste aree, migliorandone resilienza e biodiversità».
L’iniziativa rientra nel più ampio progetto nazionale "Mosaico Verde", promosso da AzzeroCO2 e Legambiente, che dal 2020 ha realizzato interventi di forestazione e rigenerazione ambientale per oltre 87.000 mq in diverse regioni italiane.