FederBio e AssoBio: dall'incontro con il Sottosegretario Masaf Luigi D'Eramo un sostegno concreto allo sviluppo del bio
L’impegno ad attivare una collaborazione costruttiva per favorire la crescita del biologico.
Questo, in sintesi, quanto emerso durante l’incontro tenutosi al Masaf tra FederBio, AssoBio e il Sottosegretario con delega al settore, Luigi D’Eramo.
Dopo la storica approvazione della legge sul bio, con l’imminente attivazione del Piano Strategico Nazionale della PAC, del Pnrr e del fondo a sostegno del biologico, il colloquio è stata l’occasione per fare il punto sul settore e avviare sinergie tra le organizzazioni del bio e i rappresentanti del Governo.
Tra le tematiche al centro dell’incontro, il Piano d’azione del bio, fondamentale per impostare una strategia a sostegno sia della produzione che dei consumi, e l’attivazione del marchio Made in Italy Bio, che rappresenta un supporto concreto per l’export di prodotti bio italiani, che sta crescendo in maniera esponenziale.
Durante il colloquio si è parlato, inoltre, della possibilità di avviare campagne di comunicazione e formazione finalizzate a incentivare i consumi interni, di ricerca e innovazione a supporto delle imprese che hanno scelto il metodo biologico e della semplificazione burocratica per garantire la trasparenza del settore attraverso un sistema di controlli più tempestivo ed efficiente. È stato trattato anche il tema dell’interprofessionalità, approccio già acquisito da FederBio grazie alla sua natura associativa.
Da parte sua il sottosegretario Luigi D’Eramo ha garantito la massima disponibilità a portare avanti un confronto continuo con tutti gli attori del settore così da poter definire e attuare insieme le politiche e le iniziative migliori per un comparto in cui l’Italia è leader in Europa e non solo, e che può crescere ancora molto.
“Siamo decisamente soddisfatti per l’apertura e la grande disponibilità a sostenere il settore emerse durante l’incontro con il Sottosegretario - ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio. D’Eramo ha condiviso la consapevolezza che, in questo momento decisivo per il biologico, servano azioni concrete e strategie compartecipate tra il Governo e le organizzazioni di settore. Con il Piano Strategico Nazionale della PAC il nostro Paese si è dato l’obiettivo di raggiungere il 25% di superficie bio al 2027, adesso è prioritario andare avanti con il Piano d’Azione nazionale per favorire lo sviluppo del settore e cogliere tutte le opportunità che il biologico offre per la valorizzazione dei territori rurali, la ripresa economica e l’occupazione dei giovani. FederBio, come federazione a vocazione interprofessionale, è a disposizione per offrire massima collaborazione al Ministero e condividere tutto il nostro patrimonio di competenze, esperienze e professionalità per sostenere la transizione ecologica dell’agricoltura italiana e supportare le imprese che hanno scelto questo modello che tutela la salute delle persone e dell’ambiente”.
"AssoBio esprime piena soddisfazione per l'incontro avvenuto con il Sottosegretario Luigi D'Eramo - evidenzia Roberto Zanoni (nella foto), presidente AssoBio. Apprezziamo molto la volontà politica di riunire le rappresentanze economiche in apposite sessioni di lavoro per la definizione di strategie e orientamenti a tutela del settore. Riteniamo determinante stimolare il consumo di alimenti bio attraverso adeguati investimenti in comunicazione; il rafforzamento della presenza del biologico nella ristorazione collettiva, in particolar modo quella sanitaria; la creazione di un Marchio che valorizzi la produzione biologica italiana presente nella nuova Legge sul bio; l'introduzione di un credito di imposta sui costi di certificazione per evitare che tale onere si riverberi su produttori, trasformatori e distributori, fino al prezzo finale. Infine, riteniamo fondamentale la creazione di una piattaforma di tracciabilità per garantire la massima trasparenza dal campo alla tavola. Questi i principali obiettivi esposti al Sottosegretario, rispetto ai quali il Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare può assumere un ruolo decisivo. Ministero e Associazioni economiche possono rappresentare quel valore che, ognuno nel proprio ruolo, può restituire alla collettività in termini di conoscenza, competenza e opportunità".
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