Il futuro visto dai giovani: l'indagine di Fondazione Conad Ets
Oltre 5 mila studenti e più di mille insegnanti raccontano il loro punto di vista sui grandi temi dell’impegno civico: dalla lotta alla mafia all’emergenza climatica, dal rispetto delle diversità all’educazione alimentare.
Fondazione Conad ETS presenta i risultati del sondaggio Ipsos, che ha completato il programma culturale per le scuole sviluppato con Unisona: un progetto che ha coinvolto oltre 150mila studenti di tutta Italia nel corso dell’anno scolastico appena concluso.
L'ente non profit del terzo settore nato un anno fa per implementare e sistematizzare il lavoro di soci e cooperative Conad a favore della comunità, ha sviluppato tanti ed importanti progetti con particolare attenzione a sostenere iniziative sociali e culturali rivolte alle nuove generazioni. Lo testimonia il primo Bilancio Sociale, appena presentato.
«La Fondazione in questi 12 mesi ha operato sia a livello locale, gestendo insieme alle singole cooperative e ai soci Conad progetti sociali, culturali e ambientali realizzati nelle loro comunità di riferimento, sia a livello nazionale, promuovendo iniziative con una cornice più ampia, ma sempre con una declinazione locale, per consentire a Cooperative e Soci capillarmente diffusi su tutto il territorio nazionale di poterle sostenere nelle loro rispettive aree d’azione» - racconta Maria Cristina Alfieri, direttrice della Fondazione, e aggiunge: «In particolare, siamo orgogliosi di aver sostenuto un importante progetto per i giovani, realizzato da Unisona, specializzata nella realizzazione di eventi in diretta satellitare e live streaming per le scuole: grazie al supporto della Fondazione abbiamo offerto ai ragazzi delle scuole Medie e Superiori di tutta Italia la possibilità di accedere gratuitamente a giornate di educazione ambientale e alimentare, educazione alla legalità e al rispetto dell’altro. Gli appuntamenti hanno coinvolto oltre 150mila studenti!».
Questo progetto, che si è articolato in quattro appuntamenti durante l’intero anno scolastico (ciascuno prevedeva l’invio di materiale didattico, la visione di un evento in live streaming e la visione di film a tema), aveva per obiettivo quello di sensibilizzare le nuove generazioni sui grandi temi d’attualità, dando voce ai protagonisti dell’impegno civile, sociale, umanitario, culturale e scientifico, per suscitare nei ragazzi la voglia di comprendere il presente, ponendosi sempre nuove domande e diventando attori del cambiamento sociale.
«Unisona sostiene il dialogo tra i protagonisti dell’impegno sociale e civile con i ragazzi, anche avvalendosi della capacità evocativa del cinema, con la proiezione di film, sia nelle sale cinematografiche sia nelle aule scolastiche, proposti attraverso la piattaforma di cinema per la scuola Keaton - spiega Franco Barbano, fondatore di Unisona e titolare della piattaforma di cinema education. Abbiamo sempre creduto nell’importanza di offrire ai ragazzi momenti di vero dialogo con i grandi protagonisti del nostro Paese; non solo esperti, ma personalità in grado di testimoniare l'impegno attraverso la loro vita. E con il sostegno di Fondazione Conad ETS quest’anno siamo riusciti a realizzare un programma davvero di prim’ordine».
Gli appuntamenti, patrocinati dal Ministero dell'Istruzione e dal Comune di Milano, hanno registrato un grande successo e uno straordinario coinvolgimento sia dei ragazzi presenti alla diretta da Piazza dei Mestieri di Milano, sia delle migliaia di studenti collegati in streaming dalle loro classi e dalle sale cinematografiche di tante città: ad ogni evento in live streaming erano collegati dai 30 ai 50mila ragazzi da tutte le Regioni d’Italia e migliaia di ragazzi hanno avuto l’opportunità di seguire gli eventi dai cinema delle loro zone, grazie al supporto dei soci Conad del territorio, che hanno creato degli ‘eventi nell’evento’ invitando nei cinema molti stakeholder locali, come istituzioni ed enti del terzo settore.
Al successo dell’iniziativa hanno sicuramente contribuito anche degli ospiti d’eccezione coinvolti: dal presidente Pietro Grasso che insieme a Salvo Ficarra ha parlato di legalità, ai Fridays For Future Italia e ASVIS che hanno affrontato il tema delle emergenze climatiche con Giovanni Storti; da Amnesty International, che ha parlato di educazione alla non violenza e al rispetto dell’altro, alla Fondazione Veronesi che ha toccato il tema della sana alimentazione e del suo rapporto con etica e sostenibilità, grazie anche alla testimonianza di Filippo Magnini.
Nelle settimane successive agli incontri, i ragazzi hanno risposto a un questionario per esprimere la loro opinione rispetto ai temi trattati: grazie alla collaborazione con Ipsos - leader mondiale nelle ricerche di mercato - che ha analizzato le risposte in forma aggregata, questa survey realizzata su un campione di circa 5mila ragazzi/e delle scuole superiori di tutta Italia e circa mille insegnanti, può restituire oggi il punto di vista delle nuove generazioni su quattro tematiche di grande attualità sociale: lotta alle mafie - educazione ambientale - educazione alla non violenza e rispetto dell’altro - educazione alimentare. Un prezioso osservatorio che Fondazione Conad ETS mette a disposizione dei rappresentanti del mondo politico-istituzionale, della cultura e dell’impegno civile.
«Grazie alla sua presenza in oltre 90 Paesi, Ipsos è in grado di riflettere i grandi cambiamenti sociali e le mutate e crescenti sensibilità dell’opinione pubblica nel mondo intorno ai grandi temi alla radice della sostenibilità: diritti, clima, dinamiche demografiche, accesso ai beni primari. Opinioni e bisogni che devono informare le politiche, indirizzare le azioni di governi e istituzioni, imprimere alle società impulso per un progresso continuo» - commenta Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, e conclude: «Plaudo all’iniziativa di Fondazione Conad ETS ed esprimo la mia soddisfazione per la scelta di Ipsos come contributore a questo spazio informativo, che mette in primo piano i dati, strumento irrinunciabile di conoscenza delle dinamiche della società, in Italia e nel mondo».
I PRINCIPALI DATI EMERSI DALL’INDAGINE
Nella tavola rotonda “Il futuro visto dai giovani”, con la direttrice Alfieri e Franco Barbano, presidente di Unisona, a commentare i dati emersi dall’indagine sono stati Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, Massimiliano Valerii, direttore generale Censis, il filosofo Umberto Galimberti, Chiara Pacifici, responsabile scuola Amnesty International Italia, Valentina Mazzacane, docente dell’Istituto Falcone Righi di Corsico.
Tra gli highlights, rivelatori del punto di vista delle giovani generazioni, segnaliamo:
➢ In media il 27% degli intervistati non aveva mai partecipato ad approfondimenti su questi temi né a scuola né fuori.
➢ In media oltre l’80% ha dichiarato di essersi preparato a questi momenti informativi dimostrando interesse per la tematica trattata e il giudizio post evento è stato molto positivo (gradimento dall’86 al 93% per i ragazzi e dal 93 al 98% per gli insegnanti).
➢ Sul tema lotta alle mafie, il 39% dei ragazzi pensa che stia crescendo la mentalità mafiosa tra i giovani e solo il 30% pensa che i giovani non siano disposti ad accettare atteggiamenti mafiosi oggi. Il 43% pensa di non poter fare la differenza nel combattere questo fenomeno.
➢ Sul tema ambientale, l’88% si dice preoccupato per il cambiamento climatico; il 44% dichiara di voler fare una professione che contrasti il cambiamento, ma solo il 24% dichiara di avere un ruolo attivo in famiglia nel promuovere comportamenti più sostenibili.
➢ Sull’educazione alla non violenza e in particolare sulla violenza di genere, il 66% pensa che la causa siano gli stereotipi di genere e il 54% la cultura ancora maschilista e patriarcale. Il 17% dei maschi dichiara che la violenza scatta per colpa degli atteggiamenti provocatori delle donne!
➢ Sul bullismo il 58% segnala di sentirsi limitato nel fare commenti (soprattutto i ragazzi che lo dichiarano nel 69% dei casi) e ha paura di passare per scorretto. Il 42% si pente spesso di ciò che dice nelle discussioni (soprattutto le ragazze che lo dichiarano nel 47% dei casi).
➢ Sull’educazione alimentare il 46% dice di informarsi sull’impatto che hanno sull’ambiente i cibi e il 61% è disposto a cambiare alimentazione pur di mangiare cibi che impattano meno sull’ambiente.
➢ In generale, la percentuale di ragazzi che sente di poter fare la differenza con i propri atteggiamenti rispetto a questi temi oscilla tra il 33 e il 55%... ancora molti pensano di non poter fare la differenza.
«Sono proprio i dati emersi ad indicarci la via – commenta Maria Cristina Alfieri. I ragazzi hanno bisogno di più informazione, più coinvolgimento; devono sentirsi attori protagonisti del cambiamento e della coscienza sociale. Per questo, anche l’anno prossimo Fondazione Conad ETS proseguirà con Unisona questo cammino di sensibilizzazione e riflessione con i giovani studenti, partendo proprio dalle tematiche che loro ci hanno segnalato rispondendo al sondaggio».
E non è l’unica iniziativa della Fondazione per diffondere il valore dell’informazione e della cultura. Sempre grazie alla collaborazione con Ipsos, sulla piattaforma web www.fondazioneconadets.it un Osservatorio permanente sulla sostenibilità offrirà ai lettori un’overview sui trend della Csr a livello internazionale.
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