A Tutto Food va in scena il futuro del consumo di bevande alcoliche: tra moderazione e innovazione no-low alcool
A Tuttofood prove generali per il nuovo posizionamento delle bevande alcoliche: da una parte l'evento di Coldiretti e Fipe con il ministro Salvini che è venuto a rassicurare gli italiani dopo che il nuovo codice della strada ha dissuaso molti dal consumare alcool fuori casa, dall'altra un più piccolo e tecnico evento sulla crescita del no-low alcool (LNA) che ha mostrato dati sorprendenti sulla crescita di un mercato alternativo che sta ridisegnando rapidamente il panorama delle bevande in Italia ed Europa.
Il mercato italiano delle bevande alcoliche sta vivendo una significativa trasformazione, evidenziata da due tendenze contrapposte ma complementari che ridefiniscono il rapporto dei consumatori con questi prodotti.
Da un lato, emerge con forza il segmento no-low alcool (LNA), che secondo i dati Areté presentati a Tuttofood ha registrato nell'UE una crescita del 17,3% in soli due anni, passando da 7,5 miliardi di euro nel 2021 a quasi 9 miliardi nel 2023. Il trend, trainato principalmente da millennial e generazione X, risponde a esigenze salutistiche, normative più stringenti sulla guida e fattori culturali in evoluzione.
Dall'altro lato, iniziative come "Keep calm e bevi vino italiano" promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Fipe-Confcommercio, puntano a valorizzare il consumo consapevole di vino come patrimonio culturale e componente essenziale della Dieta Mediterranea. Questo approccio riconosce il valore del vino oltre la componente alcolica, integrandolo in un'esperienza che coniuga tradizione, territorio e convivialità.
La sostenibilità emerge come punto d'incontro tra queste tendenze apparentemente opposte. Come evidenziato dai dati Nomisma 2023, con una crescita del 6,5% delle produzioni biologiche, il futuro del vino sembra orientarsi verso un posizionamento strategico che valorizza pratiche sostenibili e contenuti distintivi.
Questa evoluzione riflette un più ampio ripensamento del modello di consumo alimentare, in linea con i principi del "One Health", della Planet Health Diet come della Dieta Mediterranea, dove la salute individuale si integra con quella del pianeta. Per il settore vitivinicolo e agroalimentare, la sfida sarà promuovere un equilibrio tra tradizione e innovazione, offrendo alternative che rispondano alle nuove sensibilità dei consumatori senza rinunciare alla dimensione culturale e conviviale.
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