Natale a tavola, un italiano su tre spreca più di un quarto del cibo acquistato
Una ricerca condotta da Too Good To Go in collaborazione con YouGov ha indagato sulle abitudini a tavola degli italiani durante le Feste.
Secondo la ricerca l’86% degli intervistati dichiara di sprecare cibo durante le festività natalizie, con il 37% di questi che getta via oltre un quarto del cibo acquistato. Tra loro, vi sono soprattutto giovani nella fascia 18-24 anni che sprecano il 25% della quantità di cibo acquistata (per un intervistato su due) contro il 18,5% della fascia 25-44 anni.
La categoria di cibo più sprecata? I dolci Ciò che non può di certo mancare sulla tavola degli italiani durante pasti e cene di Natale sono i dolci, il cui prezzo, però, soprattutto del panettone, è in costante aumento. Lo confermano i dati Codacons: nel 2022 i prezzi sono aumentati del 37% rispetto all’anno precedente e un ulteriore rincaro è previsto anche quest’anno, insieme a una diminuzione delle proiezioni di vendita. E sono proprio i dolci ad essere la categoria di cibo più sprecata: secondo la ricerca di Too Good To Go, 4 italiani su 10 dichiarano di avanzare maggiormente i dolci tipici, come panettone, pandoro e torte, seguiti dal pane (35%) e dagli antipasti come salumi, stuzzichini o torte salate (25%).
Una quantità eccessiva di spesa per le feste è spesso ciò che porta alle grandi quantità di cibo sprecato. 6 italiani su 10 tendono ad acquistare più alimenti rispetto al solito, a seconda dell’occasione e del numero di ospiti. Nonostante questo, emerge la volontà degli italiani per quest’anno di diventare dei “Good Host” attenti agli sprechi, con il 93% degli intervistati che afferma di trasformare gli avanzi in nuove ricette. Tra le soluzioni per evitare lo spreco prima, durante, e dopo le Feste, gli italiani scelgono ad esempio di congelare gli avanzi (51%), condividere il cibo in eccesso (45%) e utilizzare proprio le ricette anti-spreco (43%). Questi accorgimenti vengono adottati in percentuali differenti a seconda della fascia d’età: i giovani tra i 18 e i 34 anni sono più inclini a condividere gli avanzi in famiglia o con amici (il 57% contro il 45% di media), mentre gli over 55 tendono a congelare le pietanze in eccesso (55%).
“Siamo contenti dei risultati che stiamo raggiungendo nel nostro Paese: dal 2019 ad oggi, infatti, sono stati salvati oltre 16.500.000 pasti. Tuttavia, le festività rappresentano tra i periodi in cui si registrano i picchi più alti per le eccedenze alimentari” afferma Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go. “Too Good To Go ha come obiettivo primario la riduzione dello spreco alimentare a livello globale, ma sappiamo che per raggiungerlo occorre soprattutto lavorare sulla consapevolezza del singolo, ispirando e responsabilizzando su un tema che è sempre più rilevante a diversi livelli. Ognuno, infatti, nel suo piccolo può fare la differenza. E proprio il periodo del Natale può rappresentare un momento in cui fare questa differenza, con comportamenti di acquisto e di consumo il più responsabili possibile”.
Il paradosso: l’inflazione e il rincaro prezzi “aiutano” a diminuire la spesa - Secondo i dati Codacons del 2022, lo scorso Natale ha visto un aumento considerevole dei prezzi degli alimenti maggiormente consumati durante festività: rispetto all’anno precedente gli italiani hanno speso, nel 2022, 340 milioni di euro in più per pranzi e cene natalizie, con rincari che hanno interessato principalmente farine e cereali, riso, pane e pasta. Nel corso del 2023 il rincaro generale dei prezzi e l’inflazione hanno impattato fortemente sulle abitudini di acquisto degli italiani, con il 43%, secondo una precedente analisi di Too Good To Go, che ha affermato di aver ridotto la quantità di spesa per limitare gli sprechi. Anche per il Natale 2023, con l’aumento dei prezzi, questa tendenza è confermata: circa un terzo degli intervistati, infatti, pensa di ridurre la quantità di cibo da acquistare.
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