RiVending: 90 milioni di bicchieri riciclati
Oltre 89 milioni di bicchieri raccolti e avviati a riciclo in dodici mesi, con un risparmio stimato di 613 tonnellate di CO₂ equivalente.
La transizione digitale come leva per una sostenibilità equa e inclusiva è stata la tematica protagonista di un evento collaterale organizzato da UN Global Compact Network Italia e dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite in occasione dell’High-Level Political Forum 2025.
L’incontro si è svolto il 21 luglio a New York e ha coinvolto istituzioni internazionali, imprese e organizzazioni multilaterali attive nella trasformazione dei sistemi agroalimentari.
Il messaggio condiviso è chiaro: l’adozione di tecnologie digitali – inclusa l’intelligenza artificiale – può accelerare la transizione verso catene del valore resilienti, trasparenti e sostenibili, a condizione che vengano ridotti i divari digitali e garantita l’inclusione delle comunità agricole meno connesse.
La prospettiva italiana, illustrata da Filippo Bettini, Presidente di UNGCN Italia, punta su un’integrazione strategica tra digitalizzazione e sostenibilità. Le imprese sono chiamate a orientare i propri investimenti verso soluzioni misurabili in ottica ESG, capaci di generare valore condiviso lungo tutta la filiera agroalimentare. Per Bettini, il settore privato deve distinguersi per trasparenza, etica e responsabilità nella trasformazione digitale.
Dello stesso avviso Sanda Ojiambo, CEO del Global Compact, secondo cui l’intelligenza artificiale può supportare le aziende nella raccolta di dati ambientali, nell’ottimizzazione delle risorse e nella previsione delle rese agricole, contribuendo a ridurre fame, povertà e sprechi.
Intervenuto all’evento, il Sottosegretario Claudio Barbaro ha evidenziato gli sforzi italiani nell’ambito della cooperazione allo sviluppo per garantire connettività e alfabetizzazione digitale nelle aree rurali, in particolare in Africa e nella sponda sud del Mediterraneo. L’Italia intende promuovere una digitalizzazione co-progettata con le comunità locali, affinché la tecnologia risponda ai bisogni di lungo periodo delle persone e dell’ambiente.
Anche Daniela Bernacchi, Executive Director di UNGCN Italia, ha sottolineato l’urgenza di condizioni abilitanti per le imprese, come infrastrutture, formazione e accesso a investimenti. Ha inoltre annunciato la pubblicazione, a ottobre, di un position paper sviluppato con 47 aziende aderenti al Global Compact, dedicato ai rischi e alle opportunità della digitalizzazione nel settore privato.
Il panel ha ospitato contributi da parte di FAO, UNIDO, UN Digital Envoy, Kenya, Canal Sugar, Lavazza, Illycaffè, Industrial Promotion Services, a dimostrazione dell’approccio multilaterale promosso dalla diplomazia italiana. Tra i temi affrontati: agricoltura rigenerativa, blockchain nella tracciabilità, sviluppo di soluzioni digitali condivise e digital public infrastructure.
L’evento, moderato dall’Ambasciatore Maurizio Massari, si è svolto a pochi giorni dallo United Nations Food Systems Summit Stocktaking (Addis Abeba, 27–29 luglio), appuntamento in cui Italia ed Etiopia discuteranno strategie globali per accelerare la trasformazione dei sistemi alimentari.