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Il monitoraggio della biodiversità entra nella filiera del grano: l'esperienza di Molini Pivetti
Sensori IoT e intelligenza artificiale per misurare l'impatto ambientale dell'agricoltura: un modello di transizione ecologica che coniuga qualità del prodotto e cura dell'ecosistema
La digitalizzazione della sostenibilità agricola trova nuove applicazioni pratiche nel monitoraggio scientifico della biodiversità. L'innovazione tecnologica si concretizza attraverso soluzioni che permettono di misurare per migliorare l'interazione tra attività produttive e ambiente naturale.
Strategia di transizione ecologica misurabile
La filiera Campi Protetti rappresenta un modello concreto di economia circolare applicata all'agricoltura: dal 2016 traccia ogni fase produttiva su Bologna, Modena e Ferrara, garantendo salubrità totale dei grani attraverso disciplinare rigoroso. La certificazione internazionale CSQA valida un approccio che integra benessere delle persone e sostenibilità ambientale.
Il carbon footprint viene monitorato da sette anni consecutivi, generando dati scientifici che orientano le scelte produttive verso la riduzione degli impatti. Questo approccio evidenzia come la trasparenza ambientale possa diventare fattore competitivo nel settore agroalimentare.
Innovazione sostenibile: tecnologie al servizio della biodiversità
La nuova partnership con 3Bee introduce un sistema di monitoraggio digitale della biodiversità attraverso sensori bioacustici IoT e intelligenza artificiale. La tecnologia classifica e conta la presenza di impollinatori, generando un indice di biodiversità quantificabile attraverso piattaforma digitale dedicata.
«La collaborazione con 3Bee nasce dall'interesse che abbiamo nel valutare le interazioni delle attività degli operatori agricoli con la biodiversità dei territori circostanti, con la volontà di migliorarla una volta misurata. Come abbiamo fatto con l'analisi del Carbon Foot Print, vogliamo "misurare per controllare" gli impatti della filiera Campi Protetti Pivetti in tutte le attività che riguardano le interazioni con l'ambiente», precisa Alessandro Zucchi, agronomo e responsabile dei progetti di filiera.
Prendersi cura attraverso la scienza
L'approccio "misurare per controllare" rappresenta l'essenza della sostenibilità scientifica: utilizzare evidenze scientifiche per orientare decisioni che beneficiano simultaneamente persone e pianeta. La qualità superiore del grano 2025 - nonostante un calo quantitativo del 15% - dimostra che pratiche sostenibili possono migliorare i parametri qualitativi.
I bassi livelli di micotossine DON e l'ottimo peso specifico testimoniano come l'attenzione all'ecosistema si traduca in prodotti più salubri per i consumatori.
Ecosistema di partnership per la sostenibilità
La strategia integra competenze complementari attraverso collaborazioni mirate:
- xFarm Technologies: digitalizzazione e monitoraggio colture in tempo reale
- Yara Italia: fertilizzanti a ridotto impatto carbonico con strumenti digitali integrati
- 3Bee: valutazione remota biodiversità e sensori IoT per impollinatori
Questo ecosistema dimostra come la transizione ecologica richieda approcci sistemici che combinano innovazione tecnologica e responsabilità ambientale.
Impatti sociali e territoriali
La filiera corta controllata su tre province emiliane genera valore per l'ecosistema locale: agricoltori, tecnici agronomi e operatori del settore partecipano a un modello produttivo che valorizza il territorio come bene comune.
Le farine 100% emiliane delle linee Gran Riserva e Da Agricoltura Sostenibile rappresentano l'evoluzione di tradizioni locali attraverso standard ambientali scientificamente validati.
Scalabilità del modello sostenibile
La fase sperimentale coinvolge la Società Agricola Alberto Pivetti, dimostrando l'applicabilità del monitoraggio biodiversità su scala aziendale. I risultati orienteranno l'estensione del modello ad altre realtà della filiera, creando un laboratorio di innovazione sostenibile replicabile.
L'integrazione di carbon footprint e biodiversità in un unico sistema di monitoraggio rappresenta l'evoluzione verso una misurazione olistica degli impatti ambientali in agricoltura.
Visione di lungo periodo
Questo approccio dimostra come il settore agroalimentare possa anticipare le sfide della transizione ecologica attraverso investimenti in tecnologie che si prendono cura simultaneamente di persone, territorio e redditività aziendale.
La combinazione di tradizione emiliana e innovazione digitale offre un modello replicabile per trasformare la sostenibilità da obbligo normativo a vantaggio competitivo duraturo.