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Green Retail  - PLEF: IA ed epigenetica per nuovi modelli di salute ambientale
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News A cura di: Nicola Mamo

PLEF: IA ed epigenetica per nuovi modelli di salute ambientale

Martedì 27 maggio, la Fondazione UNIMI ospiterà presso la sala MISOM il secondo incontro 2025 del Comitato Scientifico di PLEF – Planet Life Economy Foundation ETS, con un approfondimento sui legami tra epigenetica ambientale, intelligenza artificiale e salute pubblica.

Protagonisti del confronto saranno Valentina Bollati, professoressa ordinaria di Medicina del Lavoro e responsabile del Laboratorio di Epigenetica Ambientale dell’Università di Milano, ed Elia Biganzoli, professore ordinario di Statistica Medica, entrambi attivi anche in progetti di ricerca europei su esposoma, longevità e sistemi predittivi.

L’incontro propone una riflessione sul passaggio da un modello medico centrato sulla patologia a una visione sistemica del benessere, in cui ambiente, relazioni, stili di vita e dati biologici dialogano in tempo reale. In questo quadro, l’intelligenza artificiale viene adottata come strumento tecnico per l’analisi integrata di dati epigenetici, ambientali e comportamentali, con l’obiettivo di costruire indicatori trasparenti e utilizzabili per la prevenzione e la pianificazione sanitaria.

Un aspetto distintivo dell’approccio riguarda il ruolo delle esperienze estetiche e delle emozioni positive nella regolazione epigenetica. Stimoli come arte, natura, musica o armonia sensoriale possono influenzare meccanismi come la metilazione del DNA e l’attività ormonale, contribuendo alla modulazione dello stress, dell’infiammazione e dell’equilibrio psicofisico.

Al centro del confronto vi è anche il concetto di “esposoma”, l’insieme cumulativo di esposizioni ambientali e sociali vissute da un individuo. Questo approccio supera la visione deterministica della genetica, considerando la salute come risultato dinamico dell’interazione tra fattori biologici e ambientali.

Nel contesto di pressioni crescenti su sanità pubblica e sistemi ambientali, i modelli presentati da Bollati e Biganzoli offrono una chiave operativa per interventi preventivi personalizzati, sostenibili e scalabili. L’IA, se sviluppata in modo inclusivo e trasparente, può supportare la costruzione di ambienti più sani e favorire la resilienza biologica e sociale delle comunità.

PLEF promuove questo incontro come occasione di dialogo tra scienza, responsabilità sociale e innovazione sistemica. L’appuntamento si inserisce in una visione evolutiva della salute che integra biologia molecolare, tecnologia e cultura del benessere, offrendo uno sguardo pragmatico su come affrontare in modo sostenibile le sfide della salute pubblica e ambientale nei prossimi anni.

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