Coop Alleanza 3.0 unica della GDO tra i Leader della Sostenibilità: un settore in ritardo sui criteri ESG?
Solo una catena distributiva tra le 240 aziende riconosciute come Leader della Sostenibilità 2025 da Statista e Sole24ore
La Grande Distribuzione Organizzata italiana mostra ancora significative lacune nell'adozione di pratiche ESG strutturate, come evidenziato dalla classifica dei Leader della Sostenibilità 2025 che ha analizzato oltre 5.000 aziende attraverso 35 indicatori specifici. Coop Alleanza 3.0 risulta l'unica realtà del settore distributivo tra le 240 aziende premiate, evidenziando un gap competitivo importante per l'intero comparto.
L'analisi, basata su dati di bilancio e informazioni pubblicamente disponibili, ha valutato le performance aziendali nei tre ambiti ESG: environmental, social e governance. La scarsa rappresentanza della GDO italiana nel ranking solleva interrogativi sulla capacità del settore di integrare la sostenibilità nei propri modelli di business
Le aree di eccellenza riconosciute
Coop Alleanza 3.0 ha ottenuto il riconoscimento per il quinto anno consecutivo, distinguendosi in tre ambiti specifici:
Gestione delle risorse idriche: implementazione di politiche di utilizzo responsabile dell'acqua e iniziative concrete per la riduzione degli sprechi lungo tutta la filiera operativa.
Sicurezza sul lavoro: adozione di standard elevati di prevenzione e programmi strutturati di formazione per la tutela dei lavoratori, aspetto critico in un settore ad alta intensità di manodopera.
Trasparenza nella governance: rendicontazione sistematica delle performance attraverso il bilancio di sostenibilità annuale e comunicazione accessibile degli impatti ambientali e sociali.
Il Piano di sostenibilità 2024-2027
La cooperativa ha strutturato il proprio approccio alla sostenibilità attraverso "La mia spesa fa di più", piano strategico che integra obiettivi ambientali e sociali con la proposta commerciale. L'iniziativa punta a sviluppare un'offerta che generi valore per ambiente, persone e territori, coinvolgendo attivamente i soci nelle scelte d'acquisto sostenibili.
Il piano rappresenta un modello replicabile per l'intero settore distributivo, dimostrando come l'integrazione ESG possa essere compatibile con obiettivi di convenienza e qualità dell'offerta.
Le sfide per la GDO italiana
La presenza di una sola catena distributiva tra i leader della sostenibilità evidenzia ritardi strutturali del settore nell'adozione di:
Sistemi di misurazione degli impatti ambientali e sociali
Politiche integrate di gestione delle risorse
Trasparenza nella rendicontazione ESG
Coinvolgimento attivo dei consumatori nelle scelte sostenibili
Con l'entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), la pressione normativa verso standard ESG più rigorosi renderà questi aspetti sempre più determinanti per la competitività del settore.
Prospettive per il retail sostenibile
L'esperienza di Coop Alleanza 3.0 dimostra che l'integrazione della sostenibilità nei modelli distributivi può rappresentare un vantaggio competitivo concreto, creando valore condiviso per consumatori, territorio e ambiente. Il settore della GDO italiana necessita di investimenti strutturati in competenze ESG e sistemi di misurazione per non perdere competitività rispetto ai benchmark internazionali.
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