Il PPWR dopo il voto del Parlamento Europeo, un passo avanti verso la sostenibilità
Il commento di Pro Food – Gruppo Produttori di Imballaggi per Alimenti Freschi – a seguito del voto del Parlamento europeo sul Regolamento imballaggi e rifiuti da imballaggio.
Il giorno del voto dell’assemblea plenaria sulla proposta di PPWR è arrivato e anche passato: gli esiti del voto hanno innescato una marea di commenti di ogni tipo. Pro Food ha preso da subito e più volte posizione rispetto ai passaggi della proposta di regolamento, evidenziandone i pregi (secondo noi pochi), e i difetti (secondo noi tanti). Ora c’è tempo e spazio per valutazioni e analisi approfondite, utili anche per supportare il successivo percorso di questo provvedimento che, non va dimenticato, attende ora la presa di posizione del Consiglio dell’Unione Europea.
UNA “VITTORIA” DEL BUON SENSO E DI UN MODELLO GLOBALE
Sembrava un “Italian affair”, ma giorno dopo giorno la critica alla proposta di regolamento che stava prendendo forma - pesantemente condizionata da un ambientalismo ideologico e poco attento alla vita reale- ha raccolto adesioni da realtà anche lontanissime fra loro in termini geografici ed economici, traducendosi al momento del voto in un forte consenso verso emendamenti ragionevoli e netti al testo proposto dalla Commissione ENVI. Per tornare entro i confini nazionali, la proposta di radicali modifiche al testo presentato in assemblea Plenaria è giunta da tantissime filiere diverse, raccogliendo tantissime voci: da quella dei produttori agricoli ai sindacati, dalle cooperative a Confindustria, dal mondo del riciclo fino ad associazioni di consumatori. Oltre naturalmente a quella dei produttori di imballaggi per alimenti che fin da subito hanno evidenziato i rischi per tutta la filiera. Il voto non ha rappresentato una vittoria di una lobby o di un’altra, come qualcuno si è affrettato a commentare, ma solo l’inevitabile conseguenza del prevalere del buon senso sull’ideologia. Pro Food evidenzia come questo voto abbia invece rappresentato una apertura di credito verso un modello, quello italiano, fatto di produzioni di imballaggi sempre più sostenibili, di utilizzi sempre più accorti (no overpackaging), e di un sistema di raccolta, selezione e riciclo dei rifiuti da imballaggio che già funziona, e che cresce: un sistema certamente migliorabile, ma non sostituibile.
UN’AZIONE POLITICA ACCORTA E BEN COORDINATA
Sembrava un “Italian affair”, e forse all’inizio lo era: e allora onore al merito degli Europarlamentari italiani che da subito si sono impegnati, quasi “soli contro tutti”, in una critica costruttiva della proposta originale, portando con tenacia proposte alternative. Un lavoro che giorno dopo giorno ha raccolto adesioni, producendo una posizione italiana alla fine unita oltre le distinzioni di appartenenza politica (salvo poche eccezioni): una posizione evidentemente apprezzata anche da molti rappresentanti di altri stati, che l’hanno fatta loro. Grazie allora a chi ci rappresenta a Bruxelles e si è impegnato dal primo giorno di discussione, a difesa non di interessi ristretti ma di un intero sistema produttivo, e dei lavoratori che vi operano.
RESTA MOLTO DA FARE
Il percorso legislativo del Regolamento è ancora lungo, i suoi passaggi a volte complessi, e la proposta uscita dall’assemblea plenaria del Parlamento contiene dei punti ancora migliorabili. "Come Pro Food continueremo a difendere e promuovere le nostre ragioni e restiamo a disposizione del Governo Italiano, che in questi passaggi giocherà un ruolo fondamentale, a maggior ragione dopo gli esiti del voto di martedì scorso. L’auspicio è che nei lavori del Consiglio dell’Unione prima, e nel confronto tra Consiglio, Parlamento e Commissione poi - dichiara ProFood - l’Italia possa consolidare le posizioni, continuando a sostenere i propri interessi e a difendere la sostenibilità e la qualità dei nostri sistemi di produzione, distribuzione e consumo di cibi e bevande (e gestione dei relativi rifiuti): eccellenze invidiate all’estero, in cui gli imballaggi giocano un ruolo fondamentale. Anche quelli monouso in plastica, tanto vituperati ma in realtà ormai sempre meglio usati, sempre più riciclabili e riciclati e, in molti casi, insostituibili".
La società del gruppo avicolo ottiene la certificazione UNI/PdR 125:2022, consolidando una strategia ESG che punta su equità salariale, leadership femminile e ambiente di lavoro inclusivo. Il risultato si inserisce nel Piano di Sostenibilità al 2030 che definisce dodici aree prioritarie di intervento su ambiente, sociale e governance.
Il cambio al vertice del principale operatore italiano di commercio equo porta Marta Fracasso alla presidenza e Fausto Zendron come amministratore delegato. La strategia punta su giovani generazioni, giustizia di genere e rafforzamento delle relazioni con produttori e territori, confermando una crescita del valore della produzione del 28,1%…
In un contesto in cui oltre il 90% delle merci viaggia via mare, REMIRA Italia presenta una piattaforma digitale per gestire procedure doganali e flussi logistici nei porti, in linea con gli obiettivi del programma strategico nazionale “Porto 2040”.
Alla 28a edizione della fiera internazionale Ecomondo 2025 il Movimento Internazionale Sociale “ALLATRA” ha presentato le iniziative dedicate alla consapevolezza ambientale e al dialogo tra scienza, istituzioni e società civile.
L'alleanza tra Legambiente e Associazione Italiana Scatolifici trasforma il regalo di Natale in strumento di sostenibilità e supporto sanitario ai bambini di Chernobyl. Un modello che integra filiere agroalimentari certificate, materiali riciclabili e progettualità sociale, ma che richiederebbe metriche più precise per validare il business case…
Si aggiudicano gli Utility Award: Octopus Energy, Green Telecomunicazioni, A2A Energia, ènostra: Cooperativa Energetica, ETRA, Granular Energy. Gli IKN Award vengono consegnati a: Giovanna Marzolla, Martina Ravasi, Jonathan Perrotta, Plenitude.
Il progetto "Accompagna una Famiglia" espande il modello di inclusione sociale integrata in 8 nuove diocesi italiane. Oltre 100 famiglie, 50 operatori e 100 volontari coinvolti nel primo anno del progetto che affronta simultaneamente povertà alimentare, energetica e finanziaria attraverso formazione strutturata. I risultati misurabili includono il…
Il dodicesimo Bilancio di Sostenibilità di Selex documenta performance solide su energia (+18% fotovoltaico) e territorio (11 milioni investiti). Ma emerge il limite di un approccio che eccelle sugli impatti laterali evitando la questione centrale: quale ruolo può giocare un network di 780 punti vendita nella gestione della domanda alimentare…
Probios Ventures, il programma di corporate venture capital di Probios Group (Agreen Capital), acquisisce il 30% di Vegeatal, realtà plant-based specializzata in alternative vegetali senza glutine a prodotti caseari e carnei.
Il quarto report di sostenibilità documenta risultati significativi su energia (112.000 GJ risparmiati, 5,1% autoproduzione) e introduce obiettivi strategici sulla Planetary Health Diet (+20% proteine vegetali entro 2030). Emerge la complessità di rendicontare impatti che attraversano i confini tradizionali tra ambiente, salute e strategia di…