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Biodiversità agrumicola siciliana: l'esperienza di Agrisicilia
Le marmellate che preservano cultivar autoctone dalle Arance IGP ai Limoni di Siracusa contro la tropicalizzazione climatica
In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità del 22 maggio, il settore agrumicolo siciliano dimostra come la tutela delle varietà locali possa trasformarsi in valore economico sostenibile. Le marmellate prodotte ai piedi dell'Etna valorizzano il patrimonio agricolo regionale attraverso una filiera etica che coinvolge cooperative del territorio.
Il modello produttivo si basa sulla selezione di cultivar autoctone come le Arance Rosse di Sicilia IGP, coltivate nei terreni vulcanici della piana di Catania, dove l'escursione termica favorisce lo sviluppo di antocianine, responsabili della caratteristica pigmentazione dei frutti. La filiera coinvolge cooperative locali come "La Deliziosa" di Biancavilla (fornitrice di Arance Rosse IGP, Pere Cosce, Pesche di Bivona e Fichi d'India dell'Etna DOP), Parlapiano (Arance di Ribera DOP) e C.A.I. A.R.L. (Limoni di Siracusa IGP).
La crisi climatica rappresenta oggi la principale minaccia per queste eccellenze agricole. La siccità prolungata che ha colpito l'isola compromette in particolare la produzione delle Arance di Ribera DOP, rendendo ancora più urgenti gli interventi di tutela e la promozione di un consumo consapevole.
Il processo produttivo prevede una mondatura manuale degli agrumi che, oltre a preservare la qualità organolettica, permette il riutilizzo delle bucce edibili, contribuendo concretamente alla riduzione degli sprechi alimentari, uno degli obiettivi centrali della Giornata Mondiale della Biodiversità.
"Scegliere varietà autoctone significa custodire la memoria di un territorio, ma anche costruire un futuro in cui l'eccellenza agricola siciliana sia sinonimo di rispetto per l'ambiente e per la tradizione locale," spiega Sofia Mammana, Amministratore unico dell'azienda.
La salvaguardia della biodiversità agrumicola siciliana rappresenta quindi non solo un'azione di tutela ambientale, ma anche un modello di business sostenibile che trasforma le specificità del territorio in valore economico, culturale e sociale condiviso.