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Green Retail  - Rapporto Feve : Come produrre packaging in vetro net zero
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Innovazione & Ricerca A cura di: Domenico Canzoniero

Rapporto Feve : Come produrre packaging in vetro net zero

Per l’industria europea dei contenitori la finestra per agire è ora. La ricetta prevede la sostituzione ogni anno del 7-10% dei vecchi forni con nuovi in grado di funzionare con tecnologie a basso tenore di carbonio, nuovi strumenti finanziari Ue e prosecuzione degli esistenti, 20 mld aggiuntivi in conto capitale, accesso a vettori energetici green a prezzi sostenibili.

La transizione verso una produzione di packaging in vetro climaticamente neutra richiede l’adozione di tecnologie a basso tenore di carbonio, l’accesso a vettori energetici sostenibili e il supporto di strumenti finanziari adeguati. Per raggiungere l'obiettivo net zero al 2050, si stima necessario un investimento aggiuntivo di 20 miliardi di euro, oltre agli attuali 600 milioni di euro all'anno dedicati a innovazione e decarbonizzazione.

L'industria europea dei contenitori in vetro sta lavorando per trasformare i propri processi produttivi e ridurre le emissioni di carbonio, un passaggio necessario per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Tuttavia, per realizzare questa transizione, sarà cruciale sostituire progressivamente i vecchi forni – con una durata media di 10-15 anni – con nuovi impianti basati su tecnologie a basso tenore di carbonio, con un tasso di sostituzione annuo del 7-10%.

Attualmente, il settore affronta una sfida importante: l'80% delle emissioni dirette deriva dall'uso di gas naturale nei processi produttivi. La transizione verso fonti energetiche a basso impatto carbonico è una priorità. In questo contesto, il supporto dell'Unione Europea, con strumenti finanziari nuovi e il proseguimento di quelli esistenti, sarà fondamentale per facilitare l’accesso a tecnologie e fonti di energia green.

Il rapporto di Feve, "One Destination, Multiple Pathways: How the European Container Glass Industry is Decarbonising Glassmaking", analizza i percorsi possibili per rendere gli imballaggi in vetro non solo riciclabili e circolari, ma anche climaticamente neutri. Tuttavia, come sottolinea il rapporto, il tempo per agire è limitato, e il contributo degli stakeholder – enti governativi, fornitori di energia, produttori, distributori e consumatori – sarà determinante.

Anche in Italia, l'industria del vetro ha intrapreso un percorso di transizione energetica, con il 70% delle aziende impegnate a definire roadmap di decarbonizzazione. “Il raggiungimento dell'obiettivo net zero richiede il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera", afferma Marco Ravasi, Presidente di Assovetro.

Il vetro, grazie alla sua capacità di essere riciclato all’infinito senza perdita di qualità, rappresenta una soluzione sostenibile per il packaging. In Europa, il tasso di raccolta è stato dell’80,2% nel 2022, mentre in Italia ha raggiunto il 90,8%. Questi dati testimoniano il progresso del settore ma anche la necessità di continuare a migliorare le performance ambientali lungo tutta la filiera.

Con 162 stabilimenti di produzione in tutta Europa e oltre 125.000 posti di lavoro generati direttamente e indirettamente, il settore dei contenitori in vetro rappresenta una componente chiave dell'economia europea, supportando circa 45.000 PMI nei settori alimentare, farmaceutico e cosmetico.

Per ulteriori dettagli, il rapporto completo è disponibile sul sito Feve: feve.org/decarbonisation-glass-packaging.

       
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