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Agricola Moderna: L’agricoltura verticale come alternativa al consumo di suolo
In occasione della Giornata Mondiale del Suolo 2024, Agricola Moderna, azienda agritech fondata a Milano nel 2018, evidenzia il potenziale dell’agricoltura verticale per contrastare l’erosione e il degrado dei terreni coltivabili.
“L’agricoltura verticale è l’alternativa al consumo di suolo che produce più cibo di qualità, salubre e a km 0,” afferma Pierluigi Giuliani, CEO e co-founder di Agricola Moderna.
Secondo il rapporto “Stato della Salute del Suolo”, il 95% del cibo globale dipende da terreni fertili, ma il loro impoverimento è ormai critico: ogni 5 secondi un campo da calcio di suolo fertile viene eroso. Con il tasso attuale, entro il 2050 il 90% dei suoli sarà a rischio, e in Italia il 28% dei terreni coltivabili è già scomparso negli ultimi 25 anni.
L’agricoltura verticale proposta da Agricola Moderna si basa su coltivazioni indoor sviluppate su più piani, riducendo fino al 98% il consumo di suolo e del 95% quello di acqua. Questo sistema permette un recupero totale delle risorse idriche, che vengono microfiltrate e rimesse in circolo, eliminando il rischio di contaminazione da pesticidi o agenti chimici.
Il nuovo impianto di Agricola Moderna ad Agnadello (Cremona), operativo dal 2025, sarà alimentato interamente con energia green di prossimità. Qui verranno prodotti 2 milioni di chilogrammi di ortaggi a foglia all’anno entro il 2026, grazie a cicli di crescita ottimizzati di circa tre settimane, indipendenti da clima e stagioni. “Quando sarà operativo 365 giorni l’anno, il nuovo impianto integrerà tutta la catena produttiva, dalla semina al confezionamento fino alla logistica,” aggiunge Giuliani.
Agricola Moderna punta a ridurre gli sprechi e garantire una produzione programmata e continua. Lo sfrido nelle coltivazioni verticali è limitato al 2%, contro percentuali molto più alte dell’agricoltura tradizionale, spesso influenzata da stagionalità e attacchi di patogeni. Questo modello si rivolge a una filiera corta, accorciando i tempi di trasporto e diminuendo le emissioni della logistica.