Il pastificio trentino presenta i risultati del bilancio di sostenibilità 2024: energia elettrica completamente da fonti rinnovabili, pack plastic free al 28% della produzione e un accordo innovativo per sostituire il metano con calore da biomasse locali. Un percorso di decarbonizzazione che risparmierà 1.152 tonnellate di CO₂ all'anno.
Il Pastificio Felicetti compie un passo significativo nella transizione energetica, raggiungendo nel 2024 il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate e avviando un progetto che sostituirà l'energia termica da metano con calore generato localmente da cippato. I risultati, presentati nel bilancio di sostenibilità 2024 presso il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, testimoniano un approccio metodico alla decarbonizzazione che ha valso all'azienda trentina il riconoscimento di Forbes tra le 100 imprese più sostenibili d'Italia per il terzo anno consecutivo.
L'impegno verso la riduzione delle emissioni si traduce in numeri concreti: 84 tonnellate di CO₂ risparmiate grazie al packaging plastic free in carta certificata Pefc, che rappresenta il 28% della produzione totale con una crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2023. La riduzione del consumo di fonti fossili del 4,3% e l'abbattimento dell'intensità energetica del 2,41% dimostrano come la sostenibilità possa integrarsi efficacemente nei processi produttivi senza comprometterne l'efficienza.
Il nuovo mix energetico: dall'elettricità al calore rinnovabile
Il completamento del passaggio a energia elettrica da fonti rinnovabili certificate ha permesso di ridurre significativamente le emissioni indirette Scope 2. Ma è l'accordo sottoscritto nel 2025 con Bioenergia Fiemme a rappresentare la svolta più significativa: la sostituzione dell'energia termica prodotta in caldaia a metano con calore generato dalla combustione di cippato consentirà di risparmiare 590.000 metri cubi di metano e 1.152 tonnellate di CO₂ equivalenti ogni anno, sostituendo 4,8 milioni di kWh termici con fonte completamente rinnovabile.
«L'esperienza compiuta fin qui ci ha insegnato che il contributo alla transizione energetica non può che sostanziarsi in piccoli passi concreti e misurabili», commenta Riccardo Felicetti, amministratore delegato dell'azienda. «È con questo spirito che abbiamo ridotto ulteriormente il ricorso a fonti fossili, cominciando dall'energia elettrica e avviando il percorso per rendere rinnovabile anche quella termica. Sappiamo che il tempo per agire è poco, ma siamo altrettanto convinti che le svolte efficaci si costruiscano con coerenza e continuità, evitando risultati effimeri».
Pack plastic free: obiettivo 30% entro il 2027
A quattro anni dalla loro introduzione, le confezioni in carta 100% riciclabile certificata Pefc sono diventate un elemento strutturale della strategia ambientale del pastificio. Il 28% di incidenza sul totale della produzione raggiunto nel 2024 rappresenta un incremento significativo, con un obiettivo dichiarato di superare il 30% entro il 2027. L'azienda sta inoltre valutando collaborazioni per introdurre nuovi materiali innovativi compostabili, smaltibili direttamente nell'organico.
La scelta di ridurre la dipendenza dagli imballaggi plastici genera effetti positivi misurabili: oltre alle 84 tonnellate di CO₂ risparmiate, contribuisce alla tutela degli ecosistemi e alla riduzione dell'impronta carbonica complessiva, dimostrando come le decisioni di packaging possano tradursi in benefici ambientali concreti.
Economia circolare e valorizzazione degli scarti
L'approccio circolare alla gestione dei materiali caratterizza l'intera filiera produttiva: l'89% degli imballaggi e dei componenti secondari viene riutilizzato o riciclato, mentre l'impiego di cartone riciclato ha raggiunto 1.611 tonnellate, con un incremento del 17% rispetto al 2023. Per il secondo anno consecutivo, il 100% dei rifiuti prodotti è stato avviato al recupero, eliminando completamente il ricorso alla discarica.
Particolare rilevanza assume l'accordo per la cessione gratuita dei residui del processo di trafilatura al biodigestore di Predazzo, che li trasformerà in biogas per la rete di teleriscaldamento e in biodigestato per l'agricoltura locale. Il progetto, il cui avvio operativo è previsto al termine degli adeguamenti tecnici in corso, rappresenta un tassello importante nella creazione di una comunità energetica diffusa, rafforzando il legame tra il pastificio e il territorio della Val di Fiemme.
Un modello di sostenibilità radicato nel territorio
La strategia di Felicetti dimostra come la sostenibilità possa essere integrata organicamente nel modello di business di un'impresa manifatturiera, mantenendo efficienza produttiva e competitività. La scelta di valorizzare le risorse territoriali – dall'acqua di sorgente al cippato locale – si traduce in un vantaggio competitivo misurabile, riducendo la dipendenza da fonti energetiche esterne e consolidando il posizionamento di un'azienda che dal 1908 produce pasta a oltre 1.000 metri di altitudine.
I risultati del bilancio di sostenibilità 2024 sono stati presentati alla presenza di istituzioni, clienti, fornitori e rappresentanti del territorio, con una riflessione sulla rappresentazione della montagna affidata allo sguardo di Davide Rampello, direttore artistico e regista. Un tema particolarmente significativo in un territorio che si prepara ad accogliere le Olimpiadi invernali 2026 e che vede nella sostenibilità non solo un imperativo ambientale, ma un elemento distintivo della propria identità.