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Green Retail  - Kaspersky: Gen Z vulnerabile tra FOMO, fast fashion e oversharing
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Innovazione & Ricerca A cura di: Nicola Mamo

Kaspersky: Gen Z vulnerabile tra FOMO, fast fashion e oversharing

La Generazione Z, nativa digitale e iperconnessa, rappresenta un target privilegiato per il cybercrime.

Lo evidenzia Kaspersky in occasione del lancio di Case 404, un gioco interattivo di sensibilizzazione alla cybersecurity, progettato per aiutare i più giovani a riconoscere i pericoli connessi alle loro abitudini online quotidiane: dallo shopping alla sovraesposizione sui social media.

FOMO, nostalgia e app non sicure: le nuove porte d’accesso al cybercrime

Secondo l’analisi di Kaspersky, l’esposizione digitale della Gen Z è amplificata da fenomeni sociali e di consumo fortemente radicati. Tra questi, l’oversharing su piattaforme come Instagram, TikTok e Snapchat, dove geolocalizzazioni, routine e contenuti personali vengono condivisi pubblicamente. Informazioni apparentemente innocue possono fornire ai cybercriminali dettagli utili per frodi o attacchi di social engineering.

Altro vettore di rischio è la FOMO (Fear of Missing Out), che spinge molti giovani a cliccare su link e offerte legate a eventi o prodotti esclusivi – spesso mascherati da schemi di phishing. I lanci di smartphone, i biglietti per concerti o promozioni flash sono diventati strumenti ricorrenti per veicolare truffe sofisticate.

Non meno insidiosa è la nostalgia per la moda Y2K e i videogame vintage: il download di titoli retrò non ufficiali espone la Gen Z a malware e contenuti infetti. La cultura del fast fashion, infine, crea terreno fertile per siti fake, coupon fraudolenti e promozioni trappola, con marchi come Shein o ASOS imitati per indurre alla condivisione di dati sensibili.

Il quadro si completa con l’esposizione psicologica e cognitiva legata all’uso eccessivo di dispositivi digitali, noto come iDisorder. Un giovane su tre riferisce problemi di salute mentale connessi alla tecnologia. L’utilizzo di app per il benessere mentale, pur utile, introduce ulteriori rischi legati alla raccolta e gestione di dati personali estremamente sensibili.

Case 404: il gioco educativo che trasforma la prevenzione in esperienza

“Le tendenze cambiano, le minacce restano”, avverte Anna Larkina, Privacy Expert di Kaspersky. “Serve maggiore consapevolezza: proteggere l’identità digitale significa controllare cosa si condivide, riconoscere i segnali di rischio e adottare strumenti efficaci come password robuste, autenticazione a due fattori e VPN.”

Case 404 si propone come strumento educativo per colmare il divario tra abilità tecniche e competenze difensive. Il gioco assume un ruolo formativo, aiutando a identificare link malevoli, siti clonati, file contraffatti e schemi manipolatori legati al comportamento digitale.

Kaspersky affianca all’iniziativa anche una lista di buone pratiche, tra cui:

  • evitare l’uso di app non certificate;

  • usare software di sicurezza affidabili (come Kaspersky Premium);

  • controllare sempre URL e fonti di offerte commerciali;

  • selezionare con attenzione le piattaforme di terapia online e protezione dati;

  • usare metodi di pagamento tracciabili e sicuri.

Con oltre un miliardo di dispositivi protetti, Kaspersky continua a investire in ricerca, educazione e difesa attiva contro il cybercrime. L’approccio basato su threat intelligence e prevenzione vuole contribuire alla costruzione di una cultura della sicurezza informatica, indispensabile per imprese, istituzioni e nuove generazioni.

       
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