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Green Retail  - I materiali Next-Gen possono trasformare la moda
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Innovazione & Ricerca A cura di: Nicola Mamo

I materiali Next-Gen possono trasformare la moda

I materiali rappresentano circa il 30% del costo del venduto (COGS) nell’industria della moda e sono responsabili di oltre il 90% delle emissioni complessive legate all’estrazione, lavorazione e produzione.

Tuttavia, secondo il nuovo report di Boston Consulting Group (BCG) e Fashion for Good, intitolato Scaling Next-Gen Materials in Fashion: An Executive Guide, le aziende del settore potrebbero ridurre significativamente il loro impatto ambientale attraverso l’adozione su larga scala dei materiali di nuova generazione (Next-Gen Materials).

Questi materiali, realizzati con biotecnologie avanzate, risorse riciclate e bio-based – come funghi, alghe, scarti agricoli e polimeri biodegradabili – potrebbero coprire fino all’8% del mercato globale delle fibre entro il 2030, pari a 13 milioni di tonnellate, rispetto all’1% attuale.

"L’industria della moda ha l’opportunità di ridefinire il proprio impatto ambientale e costruire un modello di crescita più sostenibile e competitivo. In un mercato in continua evoluzione, i materiali di nuova generazione non sono solo una risposta alla pressione normativa e alle aspettative dei consumatori, ma un motore di innovazione per il futuro del settore", ha dichiarato Guia Ricci, Managing Director & Partner di BCG. "Non si tratta quindi solo di sostenibilità, ma di rimanere rilevanti in un mercato in trasformazione. Affinché queste soluzioni diventino lo standard, è essenziale superare le barriere economiche e operative che ne limitano la diffusione. Servono investimenti mirati, partnership strategiche e un impegno concreto lungo tutta la filiera."

L’adozione dei materiali Next-Gen non rappresenta solo un’opzione sostenibile, ma anche un vantaggio economico. Secondo BCG, la loro integrazione su larga scala potrebbe ridurre il COGS fino al 4% nei prossimi cinque anni, migliorando la competitività delle aziende.

Inoltre, una supply chain più diversificata e meno dipendente dalle materie prime tradizionali potrebbe ridurre i rischi legati alle interruzioni produttive e alle fluttuazioni dei prezzi delle fibre tessili convenzionali.

Nonostante il loro potenziale, i materiali Next-Gen devono ancora superare ostacoli significativi per diventare uno standard nell’industria della moda. Il report di BCG e Fashion for Good identifica tre leve fondamentali per accelerarne l’adozione:

  • Rafforzare la domanda: accordi di fornitura a lungo termine e incentivi finanziari possono ridurre l’incertezza per le aziende e favorire l’integrazione di questi materiali nei processi produttivi.
  • Ottimizzare la produzione: l’alto costo di questi materiali è ancora un limite, poiché molte tecnologie non hanno raggiunto economie di scala sufficienti. Investire in impianti produttivi più efficienti è cruciale per ridurre i costi e renderli più accessibili.
  • Facilitare l’accesso ai capitali: la crescita dei materiali Next-Gen dipende dalla disponibilità di finanziamenti. Partnership tra brand, investitori e innovatori sono fondamentali per garantire investimenti adeguati e scalare la produzione.

L’adozione su larga scala dei materiali di nuova generazione non è solo una risposta alle normative emergenti, ma una leva per rafforzare la posizione competitiva dei brand.

"Il tempo per agire è però limitato: con regolamentazioni sempre più stringenti e consumatori sempre più orientati verso scelte green, il settore deve muoversi rapidamente per creare sinergie capaci di garantire un futuro più competitivo e attento all’impatto ambientale", si legge nel report.

L’innovazione nei materiali può quindi rappresentare una svolta strategica per il settore, con benefici sia ambientali che economici. Chi saprà cogliere questa opportunità guiderà la trasformazione della fashion industry nei prossimi anni.

       
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