Grupo Consorcio, attivo nel settore delle conserve ittiche da settantacinque anni, ha pubblicato l’ottava edizione del suo Bilancio di Sostenibilità, con risultati riferiti all’anno 2024. Il documento, digitale e interattivo, si articola su quattro assi strategici: prodotto, produzione efficiente, persone e società-territorio.
Nel 2024, l’azienda ha raggiunto il 99,23% di accreditamento MSC (Marine Stewardship Council) per le acciughe del Cantabrico, prodotto core della gamma. Contestualmente, il tonno pinna gialla certificato MSC o APR ha raggiunto il 94,8%. Tutte le materie prime provengono da flotte regolate da Organismi Regionali di Gestione della Pesca.
Nel campo della tracciabilità, è stato lanciato il portale italiano “Viaggio alle origini”, che consente di verificare l’origine e il processo produttivo di ogni referenza tramite codice.
L’approccio all’economia circolare è stato rafforzato con la valorizzazione degli scarti ittici: oltre 125.000 kg di pesce recuperati tra Spagna e Perù sono stati trasformati in farine, conserve secondarie e ingredienti per l’industria. La lavorazione artigianale e la selezione manuale hanno richiesto soluzioni di riutilizzo per le parti non impiegate nei prodotti principali.
Il personale femminile ha raggiunto il 65,9% della forza lavoro, in aumento rispetto all’anno precedente. Nel 2024 sono state erogate oltre 4.000 ore di formazione su scala globale, segnando un incremento del 44% sul 2023.
Il 51% degli acquisti è stato effettuato presso fornitori situati entro 250 km dagli stabilimenti, riducendo l’impatto dei trasporti e rafforzando l’economia locale. Tra le iniziative sociali del 2024 figurano le donazioni a San Patrignano e Fondazione Megamark in Italia. Inoltre, il gruppo ha aderito al progetto internazionale Upcycling the Oceans in collaborazione con Fundación Ecoalf, impegnandosi fino al 2027 in attività di pulizia dei mari e riutilizzo dei materiali raccolti.
Nel 2024 Grupo Consorcio ha aperto una filiale italiana a Milano, attivando una gestione diretta del business nel Paese. Il 59% del fatturato è oggi generato all’estero. Il gruppo, fondato in Cantabria nel 1950, ha chiuso il 2024 con un fatturato superiore a 78 milioni di euro e oltre 900 collaboratori attivi in Spagna, Perù e Italia.