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Essity rivela la propria impronta ecologica nell’Environmental Paper Company Index del WWF
Essity mostra il suo impegno verso la trasparenza prendendo parte all’Environmental Paper Company Index 2017 (EPCI).
Il gruppo svedese ha ricevuto un punteggio globale del 78,7% e del 94% su un massimo del 100%, grazie all’approvigionamento responsabile delle materie prime. L’EPCI è uno strumento del WWF che ha l'obiettivo di promuovere la trasparenza e il continuo miglioramento nei settori di polpa di cellulosa, carta e imballaggi, in un’ottica di maggior sostenibilità.
L’EPCI del WWF tiene traccia nel tempo delle prestazioni aziendali in termini di approvvigionamento responsabile, impatti della produzione e sistemi di gestione ambientale/reporting. Il Gruppo, che prende parte per la prima volta all’EPCI come Essity (dopo tre partecipazioni come SCA Hygiene), ha ottenuto nella categoria “approvigionamento responsabile” il 94% del totale; particolare importanza ha avuto, nel raggiungimento del punteggio, l’elevato utilizzo da parte di Essity di fibra riciclata. L’azienda ha poi ottenuto il 69% nell’ambito della produzione e il 71% per quel che riguarda la trasparenza, per un punteggio totale del 78,7%.
“In Essity viviamo come una sfida continua l’idea di andare sempre più lontano e migliorarci costantemente, assicurando un business sempre sostenibile e responsabile; per questo,è estremamente gratificante vedere i buoni risultati raggiunti nel nostro settore, in ogni ambito.L’Indice realizzato dal WWF offre una straordinaria opportunità di valutazione dei nostri continui progressi e miglioramenti in campo ambientale”, ha affermato Kersti Strandqvist, Senior Vice President Sustainability di Essity.
All’edizione 2017 di EPCI hanno partecipato 35 aziende, su 100 inizialmente invitate. L’Indice, infatti, si basa sulla condivisione volontaria dei dati da parte dei partecipanti, riguardo a 50 indicatori che il WWF considera importanti nella valutazione dell’impronta ecologica di un’azienda. Il WWF, infine, pubblica i risultati confrontando singolarmente ogni azienda; in questo modo, l’Indice permette di tenere traccia del percorso compiuto dalle aziende e dai diversi settori industriali coinvolti, verso la sostnibilità. I risultati ottenuti dai partecipanti all’edizione 2017 di EPCI, provenienti da Europa, Sud America, Asia e Nord America, coprono il 26% del comparto mondiale del tissue, il 23% del comparto mondiale della carta grafica, il 17% della carta per giornali usata nel mondo, il 9% della carta per packaging, oltre al 15% della popla di cellulosa impiegata a livello mondiale.