La sostenibilità nella logistica e nella produzione non è più opzionale, ma un requisito normativo e tecnico.
Con l’entrata in vigore della CSRD, del Digital Product Passport, della direttiva SUP e della nuova EUDR, le imprese devono misurare e rendicontare gli impatti lungo tutta la filiera, in cui oltre il 70% delle emissioni aziendali deriva dalle attività indirette di supply chain (Scope 3).
Secondo l’Osservatorio Bilanci di Sostenibilità, il 90% dei manager italiani si dichiara pronto alla rendicontazione ESG. Analisi ARC Advisory stimano che l’adozione di piattaforme digitali come MES, WMS e TMS permetta riduzioni dal 5 al 15% dei costi operativi annui. Digitalizzazione e automazione diventano quindi strumenti chiave per coniugare sostenibilità ed efficienza.
Alce Nero: ha gestito un incremento del 357% degli ordini in un anno, riducendo del 25% tempi e consumi e aumentando dell’80% il fatturato e-commerce.
Rigoni di Asiago: nuovo magazzino automatico da 2.300 m² integrato con la produzione, che riduce consumi di suolo, movimentazioni e tempi di inventario.
Samo Group: digitalizzazione di 60 isole produttive e cinque stabilimenti con riduzioni del 20% nei tempi di gestione, 15% nel picking e 10% nelle inefficienze.
Alpla: implementazione del modulo RTLS di Silwa per la tracciabilità in tempo reale, con riduzione del 25% dei cicli logistici.
Infia e Alpla: avvio di un progetto di identità digitale dei materiali plastici riciclati tramite blockchain, anticipando le logiche del Digital Product Passport.
Le soluzioni di STESI abilitano ambienti sensibili e adattivi in grado di monitorare consumi, temperatura, rumore e carichi, ottimizzare ricariche energetiche e simulare scenari con digital twin. «La sostenibilità non è un costo, ma un fattore di efficienza replicabile – afferma Emilio Collot, sales director di STESI – Non basta dichiararla: va governata con dati e processi reali».
L’esperienza delle aziende dimostra che misurare e gestire i processi in tempo reale consente di ridurre sprechi e cicli logistici fino al 25% e migliorare l’efficienza fino al 20%. Un percorso che rende le filiere più trasparenti, resilienti e pronte a rispondere alle nuove sfide normative e di mercato.