Disability Pride, il largo consumo si mobilita

Si terrà a Roma, in Piazza del Popolo il prossimo 15 luglio, la manifestazione dedicata ai portatori di handicap.

L’iniziativa, che conta sul patrocinio di varie istituzioni a partire dal Parlamento Europeo, e di diversi testimonial del Comitato Paralimpico italiano (il nostro paese è quinto nel mondo per numeri di medaglie) ha raccolto anche il supporto di diverse realtà del retail e del largo consumo nazionale.

Tra gli sponsor del Disability Pride (che si svolgerà in In contemporanea a New York City, il cui sindaco proclamerà luglio il mese della disabilità, e a Brighton, nel Regno Unito) figurano infatti al momento aziende del calibro di Coop Italia, Enervit, New Alimenta, Felsineo, Hausbrandt, Zuegg, Di Leo, Costa d’ro, Sgambaro. Ma altre, secondo gli organizzatori, se ne stanno aggiungendo. 

Come avviene nelle altre nazioni che partecipano al Disability Pride, nel 2018 la manifestazione si concentrerà esclusivamente al corteo ed agli spettacoli, che si terranno, in contemporanea con gli altri Paesi del mondo, il 15 luglio. Appuntamento nel tardo pomeriggio vicino al Colosseo, da dove, in corteo, si raggiungerà Piazza del Popolo. La storica piazza sarà lo straordinario scenario in cui si terrà uno spettacolo di intrattenimento, accessibile e fruibile da tutti, che saprà conciliare il momento di festa con la riflessione. Le esibizioni artistiche saranno infatti intervallate dalla lettura di alcuni articoli della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone Disabili dando vita ad un programma che, coinvolgendo un pubblico auspicabilmente eterogeneo, sarà più ricco ed intenso delle precedenti edizioni.

Per organizzare in Italia l’iniziativa del Disability Pride e portare tra la gente i temi che riguardano l’intero mondo della disabilità, nasce l’associazione Disability Pride ONLUS. Oltre all’evento internazionale denominato “Disability Pride”, l’associazione organizza e partecipa nel corso dell’anno ad una serie di iniziative tese a promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Inoltre lavora, con le associazioni e gli enti che condividono il medesimo scopo, per preparare il cambiamento culturale necessario alla vera inclusione.