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Green Retail  - MICS e CNR lanciano "Cycloplastic Economy"
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Ambiente & Territorio A cura di: Nicola Mamo

MICS e CNR lanciano "Cycloplastic Economy"

In occasione della Giornata Internazionale Rifiuti Zero, celebrata il 30 marzo, il progetto “Cycloplastic Economy”, sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) all’interno del partenariato MICS - Made in Italy Circolare e Sostenibile, propone soluzioni innovative per trasformare i residui plastici industriali in nuove materie prime.

Il progetto "Cycloplastic Economy", finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca con fondi del PNRR, si concentra sul recupero e sulla rigenerazione dei rifiuti plastici provenienti dai settori tessile, calzature, arredamento e imballaggi. L’obiettivo è creare materie prime seconde di alta qualità da utilizzare nelle filiere produttive della moda, della farmaceutica e della cosmetica.

Ogni anno nel mondo si producono oltre 2 miliardi di tonnellate di rifiuti urbani, di cui solo il 61-62% viene trattato in impianti controllati. In questo contesto, "Cycloplastic Economy" intende sviluppare metodi innovativi, tra cui il riciclo chimico e la depolimerizzazione, per valorizzare i materiali plastici considerati rifiuti. La plastica, in particolare poliesteri, poliammidi e poliuretani, sarà rigenerata e trasformata in nuove risorse utilizzabili nell’industria italiana.

Il progetto vede impegnato un team di 38 ricercatori coordinati da Pierluigi Barbaro del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Partecipano inoltre numerose università italiane, tra cui la Federico II di Napoli, l’Università di Padova, l’Università di Palermo, l’Alma Mater di Bologna, il Politecnico di Milano e la Sapienza di Roma.

Secondo Francesco Brandi, ricercatore del CNR-ICCOM, «il riciclo chimico della plastica dei filati rappresenta una grande sfida tecnologica, con un potenziale enorme di applicazione industriale. L'Italia può giocare un ruolo chiave in questo scenario, grazie alla leadership nei settori tessile e manifatturiero».

Per Pierluigi Barbaro, responsabile dello Spoke 3 di MICS, «Cycloplastic Economy risponde concretamente ai bisogni del sistema industriale italiano in termini di innovazione sostenibile. L'obiettivo è sviluppare nuovi processi di riciclo chimico che permettano di riutilizzare efficacemente gli scarti plastici, trasformandoli in materiali utili in vari comparti produttivi».

Il partenariato MICS, con una dotazione complessiva di oltre 125 milioni di euro, rappresenta il maggiore investimento italiano nella ricerca per l'economia circolare. Coinvolge 12 partner pubblici e 13 aziende leader nei settori abbigliamento-moda, arredamento e automazione-meccanica, e mira a promuovere innovazioni tecnologiche e digitali, ridurre l’impatto ambientale e sviluppare nuovi materiali sostenibili.

       
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