Fabrizio Vallari
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Roncadin è l'azienda italiana più sostenibile del settore frozen food
L’azienda di Meduno Società Benefit, specializzata nelle pizze surgelate, è prima in classifica per sostenibilità nel suo settore secondo l’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza.
Stabilimento alimentato con energia elettrica 100% da fonti rinnovabili, sistemi antispreco, filiere corte e imballi ecologici valgono un punteggio di 100/100 e la Green Star dei ricercatori indipendenti.
Punteggio pieno (100/100) e primo posto assoluto per la sostenibilità fra le aziende alimentari italiane del settore surgelati: la Roncadin di Meduno (PN), che produce pizze surgelate di alta qualità per la grande distribuzione italiana e internazionale, è medaglia d’oro, anzi green, secondo l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (ITQF), autore di una ricerca indipendente che segnala le realtà che si distinguono per rispetto dell’ambiente e responsabilità sociale.
Nella categoria “prodotti da freezer” dunque la vincitrice è un’azienda da sempre fa delle scelte ben precise, in un settore tra l’altro “energivoro” come quello dei surgelati: «Massima attenzione al risparmio energetico, alimentazione 100% da impianto fotovoltaico e altre fonti rinnovabili, lavoro incessante per avere filiere di approvvigionamento sempre più corte e locali e per rendere le nostre confezioni il più possibili riciclate e riciclabili: è questo l’impegno che Roncadin si è presa fin dalla sua nascita e che da poco abbiamo inserito addirittura nel nostro statuto societario, diventando ufficialmente Società Benefit» sottolinea l’amministratore delegato Dario Roncadin, alla guida di questa realtà-modello che, nella zona pedemontana della provincia di Pordenone, cresce mettendo insieme risultati economici, rispetto per l’ambiente e sviluppo sostenibile per il territorio: Roncadin infatti dà lavoro a 780 persone (erano poco più di 400 solo cinque anni fa), fattura oltre 148 milioni di euro (+6% nel 2021) e produce 100 milioni di pizze all’anno.
ITQF ha condotto, in collaborazione con l’Istituto per Management e Ricerca Economica IMWF di Amburgo, uno studio indipendente basato sul metodo del «social listening», cioè una ricerca online con cui un’intelligenza artificiale ha analizzato milioni di citazioni a tema e stabilito aziende più sostenibili d’Italia nei rispettivi settori. I criteri: emissioni di CO2, gestione dei rifiuti, attuazione di politiche di inclusione e tanti altri, per arrivare infine ad assegnare le Green Star.
«Per Roncadin l’impegno per la sostenibilità comincia fin dalla nascita: siamo ai piedi delle Prealpi Carniche, in una zona di grande valore paesaggistico ma che in parte è ancora soggetta a spopolamento, e dove noi da sempre lavoriamo fianco a fianco con le comunità locali per portare uno sviluppo sostenibile» spiega l’amministratore delegato Dario Roncadin (nella foto). Un percorso proseguito negli anni con una serie di scelte in anticipo sui tempi: un impianto fotovoltaico che copre parte del fabbisogno, che è interamente soddisfatto con energia proveniente da fonti rinnovabili (tanto che l’azienda ha vinto nel 2014 il premio “Coop for Kyoto” nella categoria “100% sustainable energy”); un parco auto aziendale che si sta convertendo totalmente all’elettrico; sistemi di recupero delle acque di scarico e di efficientamento energetico sui tunnel di surgelazione (per un abbattimento delle emissioni pari a -600 tonnellate di CO2 all’anno); un lavoro incessante per rendere le filiere di approvvigionamento sempre più sostenibile, etiche, bio e “corte”, con valorizzazione delle materie prime e dei produttori locali. Grande attenzione anche agli imballaggi: l’80% del packaging di Roncadin proviene da materiali riciclati e, per alcune linee di prodotto, le confezioni sono realizzate al 100% con carta riciclata e riciclabile, con film interno protettivo 100% compostabile.
E la ricerca di miglioramenti non si ferma qui: l’ultima iniziativa in ordine di tempo è l’adesione di Roncadin alla campagna “Etichetta Consapevole” di Too Good To Go che sensibilizza i consumatori contro lo spreco alimentare. È solo un ulteriore tassello di una strategia che viene continuamente affinata, spiega Dario Roncadin, «Per offrire ai nostri clienti una pizza buona anche per l’ambiente, per le persone e per il territorio».