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Green Retail  - Paolo Ricotti: “Vi spieghiamo come cambiare il mondo”
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Persone & Imprese A cura di: Fabrizio Vallari

Paolo Ricotti: “Vi spieghiamo come cambiare il mondo”

Fondatore di Plef, il top manager è stato Amministratore Delegato di Perugina-Nestlè, Ceo e capo mercato del gruppo Heineken Italia, Ceo del gruppo Coin.

di: Armando Brescia.

“Il mondo che vogliamo cambiare” è una serie di mini video-lezioni (in vendita anche sul sito e-commerce di Edizioni DMhttps://edmstore.it/ - tratte dall’attività formativa dell’Accademia della Sostenibilità d’Impresa con l’obiettivo di fornire strumenti pratici per fare impresa e mercato in modo sostenibile. Ne abbiamo parlato con Paolo Ricotti (nella foto), fondatore di Plef, autore e docente di questa iniziativa.

Come nasce l’idea di una serie di mini video-lezioni sui temi della sostenibilità?

L’idea è quella di semplificare al massimo la comprensione di cosa vuole dire Economia Sostenibile segmentandone e rendendone più comprensibile ogni sua componente applicativa. Infatti ogni “pillola” si può considerare come fine a se stessa, anche se le 22 video lezioni sono raggruppabili in quattro moduli tematici. La nostra fondazione (PLEF, Planet Life Economy Foundation, Ndr) si impegna dal 2003 a indicare e dimostrare come si può cambiare subito in direzione di una maggiore sostenibilità. E questo a partire dalle attività del mercato e delle imprese. Nell’ambito di questa mission abbiamo creato da qualche tempo l’Accademia della Sostenibilità d’Impresa, dedicata ai manager e ai professionisti che intendono approfondire le tematiche relative all’Economia Sostenibile. Un’attività che si sviluppa sia attraverso approfonditi seminari, sia con modelli e strutture di formazione didattica più snelli.

Le 22 mini-lezioni fanno parte di questa seconda modalità?

Esattamente. Ogni lezione ha una durata di mezz’ora o poco più. Tutte e ventidue sono raggruppabili in quattro moduli di cinque o sei lezioni ciascuna. Il primo si concentra sugli scenari del cambiamento, su quello che sta accadendo oggi all’interno della cultura d’impresa. Qui, tra gli altri, approfondiamo concetti come il BES (Benessere Eco-Sostenibile. NdR) o i giacimenti di energia storica dove, cioè, trovare nuovi mercati in ogni territorio. Il secondo modulo mette l’attenzione sull’applicazione delle metodologie, delle attitudini gestionali, degli strumenti operativi utilizzabili dalle imprese. Il tutto in un’ottica di evoluzione prospettica, competitiva e di mercato fortemente collegata al territorio e alla comunità di appartenenza. Il terzo ciclo verte sui fondamenti della bio-economia o della bio-ispirazione: si insiste sull’importanza dei sei principi naturali individuati dal prof. Gabbrielli, dell’Università di Firenze, quali fari da seguire nella gestione d’impresa. Il quarto e ultimo modulo fornisce indicazioni pratiche sulle pratiche gestionali collegate all’evoluzione strategica dell’impresa orientata allo sviluppo sostenibile.

Lei insiste più volte sul concetto di concretezza di queste “pillole”…

E’ così. Molte delle riflessioni e dei suggerimenti in tema di sostenibilità attualmente in uso sono pura teoria, azioni che potrebbero sembrare efficaci ma nella realtà dei fatti di un’azienda non sono applicabili. Abbiamo sviluppato queste lezioni secondo una logica di massima efficacia applicativa. Noi trattiamo questi temi da un punto di vista molto pratico, per nulla teorico o accademico, come di solito avviene. Entriamo nel vivo degli argomenti gestionali in modo concreto grazie alla dimensione manageriale che ha caratterizzato la nostra vita lavorativa.

Quali sono, idealmente, le persone a cui vi rivolgete?

Per le Pmi ci rivolgiamo soprattutto all’imprenditore, vero motore dell’impresa, capace di velocità d’azione, risolutore di problemi e obiezioni legati al cambiamento dei tradizionali modelli speculativi ed efficientisti verso una gestione più vicina ai nuovi stili di consumo e ai nuovi bisogni. Per le grandi multinazionali non esiste una figura specifica. Possono essere coinvolti i manager dell’area finance o il direttore risorse umane, responsabile del cambiamento organizzativo e culturale in azienda; il marketing o il commerciale, che deve definire i piani strategici a lungo termine; per non parlare della produzione, che deve concentrarsi sulla smaterializzazione dei processi, leggasi packaging. E poi, naturalmente, il Ceo.

Come si compone il corpo docente?

E’ composto dai fondatori della nostra fondazione, a cominciare dal sottoscritto e da Emanuele Plata. Si aggiungono poi altri professionisti, competenti ciascuno nelle varie funzioni. Naturalmente, ci avvaliamo anche delle relazioni che Plef intrattiene attraverso la partecipazione al Consiglio Nazionale della Green Economy e all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Non siete gli unici, però, a parlare di sostenibilità nel panorama formativo destinato alle aziende del retail e del largo consumo…

Non abbiamo questa presunzione. Ma nei termini in cui cerchiamo di mettere a disposizione la nostra conoscenza in tema di sostenibilità alla luce dei percorsi professionali maturati sì, possiamo parlare di qualcosa di esclusivo e originale. Questo “sapere” è la sintesi della nostra esperienza, sia di carattere manageriale che dei vent’anni di attività della Planet Life Economy Foundation. Il ciclo di video-lezioni, lo ricordo, si chiama “Il mondo che vogliamo cambiare”. Il problema è che non si sa come governare questo cambiamento. L’ambizione è di far capire cosa vuol dire economia sostenibile soprattutto sul piano della direzione strategica dell’impresa, in un contesto che è quello tutto particolare dell’economia italiana. E’ di dare suggerimenti pratici per la gestione delle imprese, ma anche favorire l’individuazione di opportunità di lavoro, lo sviluppo dei mercati, la soddisfazione di una domanda grazie a un’offerta adeguata e sostenibile. Il nostro obiettivo è di preparare i manager di sempre alle nuove sfide di domani, ma anche i giovani di domani ad affrontare il mondo in modo positivo e non frustrante per non sapere come muoversi.

Costi?

Decisamente sostenibili. Le “pillole” sono state pensate per essere diffuse a prezzi accessibili a tutti: 50 euro a lezione, 200 euro per un ciclo di 6 lezioni, sconti progressivi per un numero superiore di lezioni, agevolazioni particolari per studenti. L’invito è quello di acquistare anche una sola “pillola” e applicarne i contenuti. Rilasciamo un attestato di apprendimento al termine di un ciclo, dopo un semplice test di comprensione dei contenuti. Inoltre, va ricordato che vi è una interazione diretta con il corpo docente: si entra in contatto con noi e con l’associazione Plef, con possibilità di avviare sinergie e relazioni.

       
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