Fabrizio Vallari
Visite: 1045
Fabrizio Vallari
Visite: 1045
- Information
- Logistica & Processi
Ripensare la logistica in un'ottica green
One Express è tra i protagonisti del convegno organizzato a Roma il 26 ottobre per discutere su un futuro sostenibile.
Il primo pallet network italiano per qualità illustra con il Presidente Claudio Franceschelli come ripensare la logistica in un’ottica green.
L’impegno profuso da One Express nell’ambito della sostenibilità e il senso di responsabilità espresso e dimostrato nel corso di numerose iniziative vede il primo Pallet Network italiano per Qualità un interlocutore di primo piano anche in ambito istituzionale. Con questi presupposti One Express è tra i protagonisti del Forum Sostenibilità, il 26 ottobre a Roma, presso il Centro Congressi Augustinianum, nell’incontro organizzato per delineare il futuro delle imprese tra innovazione e ambiente. Tra i relatori proprio il Presidente Claudio Franceschelli (nella foto) con un focus su come ripensare la logistica in un’ottica green. Un intervento che porterà sui tavoli delle Istituzioni, alla presenza del Presidente della Regione Lazio e del Sindaco di Roma i valori e gli obiettivi del Network, espressi al tavolo con realtà del calibro di Enel, Atlantia, Eikon, Acea e primarie rappresentanze di Confindustria e del Vaticano. Un incontro in cui tra i grandi player nazionali One Express intende portare all’attenzione un focus su come ripensare la logistica in un’ottica green.
“One Express vuole essere sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale, con la determinazione che la caratterizza e non lasciando il concetto di azienda ecofriendly come una mera affermazione di facciata. Anzi siamo passati dalle parole ai fatti già da tempo, massimizzando il nostro impatto positivo sulla natura e sulla società, continuando a considerare la sostenibilità un criterio decisionale strategico, con l’ambizione di essere tra i protagonisti di quella trasformazione sostenibile che il nostro settore può e deve attuare” – spiega il Presidente di One Express Claudio Franceschelli.
La crescita costante che ha caratterizzato lo sviluppo del Network non ha per questo tralasciato l’impegno concreto nella riduzione dell’impatto ambientale, considerata anzi come un’opportunità, perché nonostante i costi che comporta, rappresenta una forma di risparmio, con una forte ricaduta positiva su tutti. Tante le azioni intraprese, come l’adesione a RiVending, il progetto di economia circolare promosso da Confida, Corepla e Unionplast con l’adozione del primo bicchiere realizzato in rPS (polistirolo riciclato) derivante dal ciclo chiuso di recupero e riciclo di bicchieri in plastica che secondo una stima interna, nel 2021 ha permesso di recuperare 60.000 bicchierini in PS, 60.000 palettine in PS e 30.000 bottiglie in PeT.
Se l’attenzione per l’ambiente ha messo in strada progetti per lo sviluppo di consegne con mezzi elettrici in alcuni centri storici pilota, azzerando l’inquinamento e facilitando il carico/scarico nei centri urbani preclusi al traffico, anche a livello infrastrutturale One Express ha dato un segnale concreto. Dopo aver installato presso l’Hub di Milano a Torrevecchia Pia (PV) un impianto fotovoltaico con potenza nominale di 260 kWP, con una produzione annua stimata di 304 kWh e una conseguente riduzione di emissione di C02 prevista nella misura di 163 kg, anche Bologna ha la dotazione in essere. Sono infatti presenti due impianti termosolari, uno al blocco 9.6 e l’altro al blocco 9.7. Il primo ha una potenza nominale di 8 kWp, con una produzione annua stimata di 9,917 e una riduzione di emissione di C02 prevista nella misura di 5,355 kg. Il secondo, invece, presenta una potenza nominale di 10 kWp, con una produzione annua stimata di 12,396 kWh e una riduzione di emissioni prevista nella misura di 6,694 kg. Recentemente One Express ha accresciuto il proprio impegno nell’abbattimento dell’impatto ambientale con un impianto fotovoltaico della potenza di 451 kWp presso il quartier generale all’Interporto di Bentivoglio. La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili comporta una consistente riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2 e più precisamente: energia annua prodotta 515.931 e conseguenti emissioni evitate di CO2 273.959.
Così come da Bologna ha preso il via, in collaborazione con Progetto Natù, l’iniziativa “ONE FOREST” che prevede la messa a dimora di alberi per la rinaturalizzazione del territorio e la compensazione delle emissioni di C02, partito a Bentivoglio (BO) ed estesosi anche in altri Comuni italiani con il coinvolgimento di tutti gli affiliati del network che potranno aderire, con il proprio contributo all'iniziativa per la diffusione di una nuova cultura ambientale e la piantumazione di alberi, realizzando così forestazione urbana compensativa al fine di conferire un valore aggiunto al proprio territorio, ottenendo effetti climatici positivi sia a livello locale che globale.
“Siamo da sempre attenti all’ambiente che ci circonda e da sempre cerchiamo di conciliare il nostro business con azioni positive per la collettività realizzando partnership con le amministrazioni e gli enti dei territori su cui operiamo quotidianamente. Essere parte attiva, compiere gesti concreti e farli conoscere è il miglior modo per fornire un esempio da seguire per il bene dell’intera collettività di oggi e di domani. Abbiamo intrapreso un percorso virtuoso che ci permette di essere orgogliosi del nostro operato e far sentire la nostra voce in azienda, nel territorio e ai tavoli istituzionali, come il Forum di Roma. Siamo riusciti a dimostrare come l’errata considerazione di modello inquinante sia in realtà un esempio virtuoso da cui prendere ispirazione per cambiare radicalmente non solo la percezione del mondo dei trasporti, ma anche per testimoniare che le aziende possono davvero fare la differenza e non a caso One Express è il primo pallet network italiano per qualità. Una qualità che non si esprime solo con performance invidiabili e inarrivabili per altri, ma anche nella qualità della vita che vogliamo garantire a noi stessi e ai nostri figli, alle generazioni future” – conclude Franceschelli.