Nicola Mamo
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Obiettivo net Zero: sfide e opportunità per la Logistica con la CSDDD
Con la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), l’Unione Europea prosegue il percorso del Green Deal per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
Questo quadro normativo introduce nuovi obblighi di sostenibilità, coinvolgendo non solo le grandi aziende, ma anche tutta la loro rete di fornitori e partner. In Europa, si stimano coinvolte 49.000 grandi imprese, mentre in Italia l’impatto si estende a oltre 100.000 aziende della supply chain.
La Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) richiede alle aziende un controllo rigoroso sull’intera catena del valore. Il settore logistico, essendo una componente chiave, è chiamato a dimostrare pratiche più sostenibili, tracciando le emissioni e ottimizzando le operazioni. Tuttavia, questa transizione si presenta complessa e costosa, in particolare per le PMI meno strutturate.
Secondo Raffaele Ghedini, presidente di Oikyweb, molte piccole aziende rischiano di dover affrontare costi significativi per conformarsi alle nuove regole, senza garanzie di un vantaggio competitivo immediato. Per le imprese già virtuose, il problema si traduce spesso in una gestione frammentata della rendicontazione, con costi duplicati e processi poco armonizzati tra i diversi clienti.
Oikyweb dimostra come un approccio strategico e investimenti in tecnologie avanzate possano rendere la sostenibilità una componente integrata ed efficace nelle operazioni logistiche. L’azienda ha implementato strumenti avanzati per il calcolo automatico delle emissioni di CO2, consentendo di ottimizzare i percorsi di consegna e ridurre la carbon footprint. Tuttavia, come evidenziato da Ghedini, l’applicazione pratica delle normative non sempre riconosce il valore di tali sistemi interni, privilegiando soluzioni formali o standardizzate.
Il quadro normativo del Green Deal europeo mira a incentivare una transizione verso modelli economici più sostenibili. Tuttavia, l’impatto sulle piccole aziende rischia di essere gravoso, sia in termini di costi diretti per la rendicontazione che di investimenti necessari per migliorare le performance ambientali.