Fabrizio Vallari
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Chep lancia il progetto Predict e aumenta di 500 mila unità all'anno il recupero dei pallet in Europa
L'azienda leader nel pallet pooling, punta sui dati per la gestione del rapporto con i clienti e l’ottimizzazione dei processi per il ritiro dei pallet.
Con il progetto “Predict” al via la digitalizzazione di molteplici aree in tutta l’organizzazione.
Fornitore globale di soluzioni per supply chain, Chep sta mettendo a punto la trasformazione digitale delle sue attività, comprese le modalità di gestione di recupero dei pallet e le operazioni del call center di Lisbona, centro nevralgico per tutta l’Europa. Progetti pilota simili sono in corso anche in USA e Brasile.
Come spiega Alfonso Martín, Asset Productivity Solutions Director in CHEP Europe: “Un anno fa abbiamo lanciato il “progetto Predict”, teso a promuovere un approccio basato sui dati per il recupero degli asset aziendali. Facendo leva sulle tecnologie di machine learning e sui dati che riceviamo da produttori, trasportatori e clienti al dettaglio, abbiamo sviluppato una serie di algoritmi che definiscono le attività settimanali per gli operatori dei nostri call center. Lo strumento gestisce i ritiri da oltre 100.000 sedi e, solo lo scorso anno, ci ha aiutato ad incrementare di ben 500.000 unità i pallet recuperati, con conseguente aumento dell’efficienza delle supply chain e supporto alla sostenibilità”.
L’ambizione di CHEP di reinventare il pooling - modello circolare che prevede il riutilizzo delle sue piattaforme - comporta il potenziamento di una soluzione globale già leader di mercato, creando simultaneamente nuove capacità commerciali e identificando opportunità inedite con cui apportare valore per il cliente. Tutto questo si basa su una trasformazione digitale che massimizzerà il potere dei dati e le informazioni digitali. In sinergia con i suoi principi fondanti - riutilizzo, resilienza e rigenerazione - CHEP fa da pioniere nell’avvento delle supply chain del futuro.
Christian Carrasco, CHEP Asset Productivity Process Transformation, Global Director, commenta: “Stiamo finalizzando una mappatura esauriente dei processi per la totalità degli aspetti gestiti dal call center, che consentirà di identificare le aree da ottimizzare su cui fare leva per la nostra trasformazione. La trasformazione del call center è incentrata su tre pilastri. Il primo è migliorare l’esperienza dei clienti. Tutti i nostri utenti, interni o esterni che siano, esigono lo stesso tipo di servizio da noi. Il secondo è la digitalizzazione globale, che va allineata agli altri programmi trasformativi in corso al nostro interno. E il terzo, infine, è rappresentato dagli incrementi dell’efficienza, derivanti dalla semplificazione dei processi e dalla riduzione del tempo che dedichiamo a risolvere le problematiche”.
Al momento il call center si occupa dei contatti sia in entrata che in uscita per il servizio clienti, relativamente al recupero delle attrezzature. Più di 100 operatori curano questi aspetti in ben 25 lingue, supportando 28 nazioni europee. Inoltre, il sito collect.chep.com permette di richiedere in modo semplice e rapido il ritiro dei pallet online.
Nella foto: da sx Sonia Guerra, Manager, CHEP European Call Center, Christian Carrasco e Alfonso Martin.