Fabrizio Vallari
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Nell’era del marketing digitale di massa, il cartaceo è l’alleato vincente
L'approfondimento di Guido Alberti, marketer, blogger e fondatore di Marketing al Millimetro e Materiali di Marketing.it.
Il 75% di chi riceve del materiale fisico memorizza il nome dell’azienda. L’uso del cartaceo non è qualcosa di anacronistico ma una precisa strategia. Alberti di Materiali di Marketing.it: «Tutti spingono a digitalizzare ma per distinguersi bisogna diversificare. Il cartaceo è un vero asso nella manica».
Negli anni ’90 scoppia il boom! Con l’avvento di Internet su larga scala, il marketing si sposta sul digitale, tra siti e blog. Ma già dal 1995 gli internauti prendono coscienza che cliccare sugli immancabili banner coincide con un tentativo, solo più tecnologico, di far comprare qualcosa. Risultato? Nel tempo si è passato dal 44% di click sui banner allo 0,1%. «Ormai i cellulari sono un prolungamento del nostro corpo. Passiamo gran parte del tempo davanti a uno schermo. L’arrivo dei social, poi, ha catturato tutta l’attenzione. Il marketing, ovviamente, si è subito mosso in questa direzione. Molte attività, dunque, sono una goccia nell’immenso oceano digitale… - spiega Guido Alberti (nella foto), marketer, blogger e fondatore di Marketing al Millimetro e Materiali di Marketing.it - Per questo, chi vuole emergere, deve cambiare strategia e usare quello che ritengo essere un vero e proprio asso nella manica: il cartaceo!».
Certo, il digitale è importante ma è altrettanto vero che in un mondo in cui tutti vogliono fare il sito web e le campagne social, è bene non dimenticarsi dei cari e vecchi materiali cartacei, che funzionano sempre. «In un momento in cui tutti i tuoi competitor stanno andando verso il digitale, potendo scegliere, perché non concentrarsi sul cartaceo? – continua Alberti - Perché non inizi a mettere su carta tutto quello che vorresti consigliare sul web? Attenzione, poi, magari, sfrutti anche la rete per comunicarlo!».
Non una scelta vintage, se non addirittura anacronistica, ma una vera e propria strategia di marketing perché, per distinguersi, bisogna sempre pensare in modo diverso rispetto alla massa, facendo qualcosa di alternativo così da ottenere maggiori benefici e risultati
Uno studio condotto dall’azienda di neuromarketing TrueImpact ha dimostrato che il 75% dei partecipanti che aveva ricevuto del materiale fisico, memorizzava il nome dell’azienda. Il 44% di chi invece, aveva ricevuto informazioni solo in formato digitale, non lo ricordava. Una concentrazione supportata dalla calma nel poter valutare il cartaceo. A differenza delle informazioni lette da un dispositivo, infatti, una volta conquistata l’attenzione, questa non viene distratta da notifiche, pop up, banner etc.
Ma per capire quanto sia potente la potenzialità del cartaceo, basta soffermarsi sull’azione quotidiana che si fa nel leggere la posta elettronica. Quante e-mail, teoricamente interessanti, finiscono nel cestino senza essere aperte? Una lettera cartacea, invece, viene scrutata, analizzata e non genera ansia perché non è richiesta alcuna azione immediata e, di certo, nel leggerla, non si rischia di cliccare nessuna opzione sbagliata.
Un’azienda che produce materiale fisico per i propri clienti, oltretutto, dà idea di serietà, autorevolezza e concretezza visto che chiunque, soprattutto sui social, può scrivere di tutto. Il materiale fisico, tra l’altro, raggiunge anche quella fascia di clientela non avvezza all’uso del web. Non da ultimo, La pubblicità cartacea si basa anche su emozioni che il digitale non può dare. Entra in gioco, attraverso i 5 sensi, la percezione sensoriale. Toccare la carta, stringere tra le mani un oggetto, guardarlo, girarlo, sentirne l’odore… tutti particolari che, parlando di sfera emozionale, donano beneficio, influenzando le scelte d’acquisto.
Una strategia, quella del cartaceo, che il blogger e marketer usa per primo anche per la propria attività. Prima ancora di essere un esperto di marketing, Guido Alberti è una persona che, da sempre, scende in prima linea all’interno dell’azienda di famiglia, facendola crescere attraverso professionalità e competenza ma anche a scelte ben ponderate per posizionarla adeguatamente. Da qui la creazione di Materiali di Marketing.it, proprio per supportare, con strategie già ampliamente sperimentate, le piccole e grandi realtà imprenditoriali.
«Il consiglio di usare (anche) il cartaceo, vale sia per la “big company” sia per un’azienda più piccola, che opera a livello locale. Abbiamo aiutato diversi clienti che operano nel mondo dell’edilizia a crearsi dei propri materiali cartacei affinché venissero percepiti come i migliori di zona, i più bravi. Con i materiali di marketing possiamo supportare qualsiasi attività o partita iva. Una scelta che può lasciare forse scettici in un primo momento ma che, invece, risulta vincente, rendendo molto più efficace il marketing e massimizzando i risultati», chiude Alberti.