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Green Retail  - Creative Harbour: la startup che valorizza lo smart working è stata selezionata da Bravo Innovation Hub di Invitalia
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Finanza & Rendicontazione A cura di: Fabrizio Vallari

Creative Harbour: la startup che valorizza lo smart working è stata selezionata da Bravo Innovation Hub di Invitalia

Nata nel 2021 in Valle d’Aosta la startup ha intercettato il trend del remote working con l’obiettivo di stimolare la creatività e rafforzare la produttività di freelance e digital nomads offrendo loro esperienze di viaggio soggiorno e networking esclusive.

Creative Harbour, startup traveltech che facilita il lavoro da remoto di nomadi digitali e freelance grazie ad esperienze suggestive, è stata selezionata per partecipare a Brindisi a Bravo Innovation Hub, il programma di Invitalia e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ideato per accelerare la crescita delle startup sul territorio nazionale.

Bravo Innovation Hub offre alle startup selezionate un grant “equity free” di 20.000 euro e un percorso di accelerazione di 12 settimane gestito da LVenture Group, The Qube Incubator e Cetma all’interno di Palazzo Guerrieri a Brindisi simbolo dell’incoraggiamento alle imprese del Meridione verso l’innovazione, sviluppo ed imprenditoria.

A conclusione del percorso di accelerazione si terrà martedì 28 novembre a Brindisi, a partire dalle 15.30 presso Palazzo Guerrieri il Demo Day di Bravo Innovation Hub, per favorire l’incontro di opportunità di business, dove Creative Harbour presenterà la propria soluzione ad una platea di investitori.

Creative Harbour, nata nel 2021 dalla visione di tre giovani imprenditori “freelance”, Simone Lattanzi, Ceo & Co-Founder e Alessandro Renna COO & Co-Founder, entrambi con esperienza decennale nell'organizzazione e nella gestione di grandi eventi, e Matteo Marchesano, CPO & Co-Founder, specializzato in prototipazione e prodotti digitali presso Talent Garden, attualmente conta una community internazionale di 15 mila lavoratori a distanza. Oltre 1000 professionisti hanno già aderito ai viaggi organizzati dalla startup che, offre una vasta gamma di destinazioni e una rete di strutture ricettive accessibili tramite la sua piattaforma. Creative Harbour conta clienti corporate quali Accenture, Amazon, Capgemini, Deloitte, Growens e Nexi e scale-up nazionali e internazionali come Doctolib, Epicode, Subito, Talent Garden e Unobravo.

Grazie al programma di Bravo Innovation Hub, la startup sta sviluppando ulteriormente la community di professionsti, grazie a nuovi format per migliorarne l’ingaggio e il canale di vendita B2B. L’obiettivo è quello di rafforzare e continuare a far crescere la community interattiva di remote workers e, contemporaneamete rafforzare il contatto con corporate e grandi aziende che offrono posizioni lavorative in “full-remote”. “Per realizzare la nostra visione stiamo costruendo un vero e proprio ecosistema, costituto da una community di professionisti e una serie di servizi che li abilita a vivere e lavorare viaggiando. Il punto di forza di Creative Harbour è il servizio che nasce e cresce verticale sui bisogni dei lavoratori da remoto. L’obiettivo a lungo termine è quello di creare la più grande community da remoto di Europa, con un network di strutture, dove questa community si può incontrare, vivere e creare valore” - afferma Simone Lattanzi, Ceo & Co-Founder.

Nella foto: I co-founders di Creative Harbour Lattanzi, Renna e Marchesano.

 

       
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